Negli ultimi anni è andato crescendo un movimento globale che ha posto il tema del rispetto dei diritti umani nell’ambito delle politiche sulle droghe, riferito sia alle persone che usano sostanze che alle comunità locali, per esempio dei produttori.
Il tema è entrato con forza anche nelle sedi istituzionali, come testimoniano posizioni assunte da molte agenzie ONU, come quella espressa nel documento UN Common Position on drug policy, siglato da 31 agenzie internazionali, e lo stesso Documento finale di UNGASS 2016, ripreso dalla Risoluzione ONU del Segmento di alto livello del 2019. Si moltiplicano, inoltre, le sedi internazionali in cui si invita a correlare la politica sulle droghe agli obiettivi sostenibili dell’agenda 2030 dell’ONU, che dovrebbero appunto sottrarre le politiche all’autoreferenzialità della war on drugs per ancorarle a quelle dello sviluppo globale, ai diritti umani, appunto, allo sviluppo sostenibile e al diritto alla salute. Anche più rilevante, e forse più potenzialmente incisiva, l’inclusione delle variabili relative al rispetto dei diritti umani nella valutazione delle politiche globali e locali, come suggerito dalle linee guida International Guidelines on Human Rights and Drug Policy, varate sotto l’egida di WHO, UNAIDS, UNDP. (https://www.undp.org/content/undp/en/home/librarypage/hiv-aids/international-guidelines-on-human-rights-and-drug-policy.html)
Sul tema Forum Droghe ha lavorato negli ultimi anni, sollecitando l’adozione di nuovi approcci alla valutazione (vedi la co-produzione dell’annuale Libro Bianco) e anche in termini di advocacy, come nei percorsi condotti nell’ambito dei progetti sostenuti dalla Commissione europea CSI-DP e CSFD I.
Tra le più recenti iniziative di Forum Droghe, la presentazione, in partnership con Harm Reduction International e con l’adesione di LILA, Società della Ragione e ITAnpud, di una relazione su diritti umani e politiche sulle droghe in Italia per il Committee on Economic, Social and Cultural Rights (CESCR) dell’ONU, nell’ambito del periodico monitoraggio sullo stato dei diritti umani dedicato all’Italia. IL CESCR è un comitato composto da 18 esperti che ha il compito di monitorare l’implementazione della Convenzione internazionale sui diritti Economici, Sociali e Culturali da parte degli Stati che l’hanno sottoscritta.
Il CESCR raccoglie segnalazioni e relazioni da diversi attori, incluse le associazioni della società civile, e dopo una analisi e un vaglio delle denunce e degli input pervenuti, redige un documento sulla base di interrogativi a cui i governi devono dare formale risposta. Il documento relativo all’Italia include interrogativi sul rispetto dei diritti umani in ogni ambito della vita economica, sociale e culturale.
La relazione sui diritti umani nelle politiche sulle droghe inviata da Forum Droghe e HRI era molto articolata e i suoi argomenti sono stati spiegati e sostenuti in sede di meeting on line con il Comitato (scarica il documento delle associazioni).
Alcuni punti sono stati accolti dal CESCR e inclusi nel Rapporto sull’Italia (articoli 24 e 25). Il governo italiano dovrà fornire risposta scritta ai quesiti posti, originariamente entro giugno 2020, scadenza posticipata al marzo 2021 a causa della crisi da COVID19. Scarica il documento del CESCR.