ALIMENTAZIONE, ATTIVITÀ MOTORIA & ABITUDINI: il progetto Okkio alle 3 A

Okkio alle 3A è un progetto rivolto alla scuola dell’infanzia e primaria – prime classi: a questa età (3 – 6 anni) i bambini risultano più sensibili all’adozione di stili di vita salutari ed è maggiore la probabilità di coinvolgimento e motivazione delle famiglie.
Attraverso il forte coinvolgimento partecipativo di tutti i destinatari, il progetto vuole modificare le conoscenze, gli atteggiamenti, i comportamenti collegati alle scelte alimentari salutari e allo stile di vita attivo da parte di insegnanti, famiglie e bambini.
Gli operatori sanitari svolgono il ruolo di facilitatore e aiutano insegnanti e genitori nell’ideazione e pianificazione del percorso di ricerca-azione da proporre durante l’anno ai bambini con ausilio di materiali didattici.
Nell’anno scolastico 2017/18 nella provincia di Genova hanno aderito al progetto 9 scuole dell’infanzia con 17 classi, 356 alunni e 37 insegnanti formati. Le scuole primarie sono state 13 con 27 classi, 550 alunni e 21 insegnanti formati. Nell’anno scolastico 2018/19 hanno aderito ulteriori 4 scuole primarie con 13 classi e 256 alunni e 4 scuole infanzia con 11 classi e 240 alunni. il progetto ha ottenuto un buon gradimento di insegnanti e familiari coinvolti.
Il Piano di Prevenzione della Regione Liguria ha previsto dal 2018 uno specifico indicatore di piano per gli interventi finalizzati alla corretta alimentazione, tra cui il progetto Okkio, e l’indicatore è stato raggiunto al 100%.
I principali punti di forza
Ben descritto e articolato, questo progetto ha diversi punti di forza:
  • l’impianto è partecipativo ed è destinato prevalentemente ai “moltiplicatori dell’azione preventiva”, insegnanti e genitori, dei quali favorisce l’empowerment
  • la scuola è coinvolta nel suo complesso attraverso la creazione di una Commissione specifica e la stipula di un Patto educativo in linea con i principi delle “Scuole che promuovono salute”
  • le attività si articolano sia sul livello dell’organizzazione generale sia su quello di classe in modo coerente e integrato
  • l’analisi del contesto locale (profilo della scuola) è la base di partenza su cui è costruito l’intero impianto operativo
  • la documentazione è ricca di materiali educativi, pensati anche per le famiglie, e di strumenti.
Le riflessioni dei responsabili del progetto
Dors ha chiesto alle responsabili del progetto, Federica Pascali, Franca Favareto, Gianna Elisa Ferrando, Elena Nicosia, di raccontare le ricadute di questa esperienza sul gruppo di lavoro e sul territorio.
Ecco le loro riflessioni in merito:

Cosa abbiamo imparato nel realizzare questo intervento?

Come gruppo di lavoro da questo progetto abbiamo imparato moltissimo e abbiamo tratto alcune considerazioni:

– la conferma che gli interventi di prevenzione adeguati sono quelli integrati – con la partecipazione di famiglie, scuole, operatori della salute e comunità – e multicomponenti – che abbiano durata pluriennale

– la conferma dell’importanza della continuità della relazione, che costituisce il principale strumento educativo ed è anche un punto di forza nell’attività di educazione alla salute propria dell’educatore (tale continuità manca invece all’esperto esterno che entra nella scuola in modo estemporaneo per svolgere un intervento “spot”)

– la conferma dell’importanza della formazione/esperienza – l’educatore adeguatamente formato utilizza metodi come: l’educazione socio-affettiva, una metodologia in grado di promuovere le cosiddette life skills (competenze della vita quotidiana) per lo sviluppo sociale ed emotivo dei soggetti in età evolutiva; l’apprendimento cooperativo, una metodologia di insegnamento (e specularmente di apprendimento) che prevede una gestione cooperativa dei compiti ripartiti tra tutti i soggetti presenti nel gruppo classe, condizione che permette a ciascun soggetto di fornire un personale contributo al progetto complessivo

– si è resa evidente la necessità di mantenere il supporto da parte delle Istituzioni con l’inserimento del progetto nel Piano Regionale di Prevenzione e nell’offerta formativa per le scuole, e l’importanza di valorizzare e far conoscere le attività di prevenzione operanti sul territorio – spesso poco conosciute tra gli operatori sanitari di servizi diversi.

Da questa esperienza è maturata la nostra volontà, nonostante le difficoltà crescenti per la progressiva diminuzione del personale sanitario, di proseguire il progetto nelle scuole dell’infanzia e provare ad estenderlo a tutta la scuola primaria, visto anche il gradimento degli insegnanti che avevano partecipato alla formazione negli anni precedenti.

Ci sono ancora sul territorio attività riconducibili a questo progetto? Quali?
Il progetto è ancora attivo su parte del territorio regionale e nell’ambito dell’ASL 3 Liguria; è stato da poco completato un corso di formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie che hanno aderito al progetto per l’anno scolastico 2019 – 2020.
In totale hanno partecipato al corso 22 insegnanti di 5 Istituti Comprensivi comprendenti 7 plessi scolastici.
Volete candidare un vostro progetto perché sia valorizzato come buona pratica?
Se il vostro progetto è già caricato nella banca dati Pro.Sa. visitate la sezione buone pratiche (http://www.retepromozionesalute.it/buonepratiche.php) dove troverete tutte le informazioni necessarie.
Se invece non è in banca dati, per caricarlo consultate la sezione come si usa Pro.Sa. (http://www.retepromozionesalute.it/comesiusa.php) e successivamente la sezione buone pratiche.

DOWNLOAD & LINK

Il progetto Okkio alle 3A in Pro.Sa.

Il progetto Okkio alle 3A in buone pratiche

Il progetto Okkio alle 3A è una buona pratica (sintesi punteggi)

 

fonte: DORS

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