LA CONFERENZA UNIFICATA Nell’odierna seduta del 20 febbraio 2020:
VISTO l’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e, in particolare, il comma 2, lettera c), che affida a questa Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi tra il Governo, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere in collaborazione attività di interesse comune;
VISTO l’Accordo sancito da questa Conferenza nella seduta del 30 ottobre 2014 sul documento recante “Piano nazionale delle demenze – Strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze” (Rep. Atti n. 135/CU), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2015, n. 9;
VISTO l’Accordo sancito da questa Conferenza nella seduta del 26 ottobre 2017 sui documenti “Linee di indirizzo nazionali sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le demenze” e “Linee di indirizzo nazionali sull’uso dei Sistemi informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze” (Rep. Atti n. 130/CU);
VISTA la nota pervenuta il 19 dicembre 2019 con la quale il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ai fini del perfezionamento dell’Accordo da parte di questa Conferenza, ha trasmesso un documento recante “Linee di indirizzo nazionali per la costruzione di Comunità amiche delle persone con demenza”, diramata il 2 gennaio 2020;
TENUTO CONTO che è stata convocata una riunione tecnica per il giorno 11 febbraio 2020 nel corso della quale i rappresentanti del Ministero della salute hanno condiviso il documento mentre l’ANCI nell’esprimere parere favorevole ha formulato un’osservazione che è stata accolta;
VISTA la nota pervenuta l’11 febbraio 2020, diramata 13 febbraio 2020, il con la quale le Regioni hanno trasmesso il testo definitivo che recepisce le richieste dell’ANCI;
VISTA la nota del 18 febbraio 2020 con la quale questo Ufficio di Segreteria ha trasmesso la bozza di Accordo;
ACQUISITO, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza, l’assenso del Governo, delle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano e degli Enti locali;
SANCISCE ACCORDO
tra il Governo, le Regioni e le Province autonome e gli Enti locali, nei seguenti termini:
premesso che:
- Il Rapporto Mondiale Alzheimer 2015 (redatto da Alzheimer’s Disease International) rileva che ci sono nel mondo 46,8 milioni di persone con demenza, numero che sarà triplicato nel 2050. Ogni 3 secondi nel mondo una persona sviluppa la demenza. I costi economici e sociali della demenza hanno raggiunto nel 2018 i 1000 miliardi di dollari;
- Nel maggio del 2017 nell’ambito della 70esima Assemblea Mondiale sulla Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha adottato il Piano Globale di Azione sulla Risposta di Salute Pubblica alla Demenza 2017-20253 (GADP). L’obiettivo generale del Piano Globale di Azione è quello di migliorare la vita delle persone con demenza e dei loro familiari e di ridurre l’impatto della demenza sia su loro stessi sia sulle comunità e sulle nazioni.In particolare il target 2.2 prevede che il 50% dei Paesi Membri avrà almeno una iniziativa amica delle persone con demenza al fine di perseguire il raggiungimento di una società inclusiva entro il 2025;
- tutti i documenti prodotti da Alzheimer’s Disease International, Federazione mondiale delle Associazioni per le demenze, richiamano l’importanza di costruire, “in attesa di una cura per la patologia, comunità e città che accolgano e coinvolgano le persone con demenza invece di isolarle ed escluderle”;
- la Joint Action triennale dell’Unione Europea “ACT on Dementia”, conclusasi a dicembre 2019, ha dedicato uno specifico Work Package al tema delle Dementia-Friendly Communities a cui l’Italia ha partecipato come partner, producendo un report finale che fornisce agli Stati Membri chiare e documentate evidenze scientifiche per formulare raccomandazioni su come promuovere cambiamenti culturali e miglioramenti delle attività a sostegno delle persone con demenza e dei loro familiari proprio attraverso la costruzione di “Comunità amiche”;
- in Italia esistono già alcune interessanti esperienze di sperimentazione di percorsi virtuosi per coinvolgere i territori e promuovere un diverso approccio inclusivo delle persone con demenza, esperienze che tuttavia devono essere meglio conosciute, rese replicabili e valutabili per portarle a regime nelle diverse regioni italiane;