Autonomia regionale: positiva la scelta di una cornice unitaria, ora risorse e garanzie su principi e Lep. di Rossana Dettori

Apprezziamo l’impegno del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia (ndr: assunto nell’incontro con Cgil, Cisl, Uil del 5 febbraio sulla proposta di legge cornice per l’applicazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione) a definire una cornice unitaria per tutte le Regioni che vincoli il riconoscimento di autonomia alla definizione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep): sono stati recepiti importanti rilievi posti dalla Cgil, ora chiediamo risorse e garanzie sui principi”.

Non sarà concessa autonomia sulle materie che richiedono la definizione dei Lep prima che essi siano determinati e la loro definizione sarà operata dai Ministeri competenti e non da un commissario, che interverrà solo successivamente in caso di inadempienza. Inoltre il Ministro si è impegnato a non riconoscere alcuna autonomia in materia di istruzione”.

Positiva anche la previsione di un primo stanziamento per la perequazione infrastrutturale” ma … “riteniamo necessario che sia posto il vincolo anche sulle materie che richiedono norme nazionali di principio, che su queste sia possibile concedere autonomia solo per realizzare condizioni di miglior favore per la cittadinanza e che non sia consentito, in nessun caso, apportare deroghe in peggio”.

“Occorre prevedere stanziamenti di risorse conformi a rendere esigibili i Lep, e non invece definire questi ultimi in funzione delle risorse già stanziate, e a ridurre le disuguaglianze”.

Chiediamo ci sia un confronto su tutti i tavoli in cui saranno definiti i Lep e le materie oggetto di decentramento e contrasteremo ogni ipotesi che metta in discussione la coesione nazionale e l’uniformità dei diritti civili e sociali in ogni territorio, a cominciare dal sistema di istruzione che deve rimanere nazionale”.

Rossana Dettori è segretaria confederale CGIL nazionale

 

 

 

fonte: CGIL

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