LE ARTI FANNO BENE ALLA SALUTE E INCIDONO SULLE DISUGUAGLIANZE: il report Oms nel dossier Dors

Il report OMS sulle evidenze su arte e salute

L’OMS ha presentato a novembre una review di letteratura tratta da oltre 900 pubblicazioni, che includono 200 review (che a loro volta ricomprendono oltre 9000 studi a partire dal 2000): le arti fanno bene alla salute, migliorano la malattia e la qualità della vita, contribuiscono ad un’assistenza e una cura integrata e attenta alla persona.

Per la natura inclusiva della pratica dalle arti nella dimensione del benessere e della salute, esse incidono sui determinanti sociali delle disuguaglianze di salute. La ricerca bibliografica e il report è stato realizzato dalla Rete delle Evidenze sulla Salute (Health Evidence Network – HEN).

Il corpus delle evidenze è relativo ai benefici per la salute e il benessere: sia quelli dovuti a una partecipazione passiva – ad esempio una visita al museo o la fruizione di uno spettacolo o di un film – o a una partecipazione attiva – ad esempio la partecipazione ad un laboratorio teatrale o uno stage di danza.

Il Report individua cinque categorie artistiche:

  • le arti performative (teatro, danza, canto, musica, film…)
  • le arti visive (design, artigianato, pittura, fotografia…)
  • la letteratura (scrittura, lettura, partecipare a festival…)
  • la cultura (visitare un museo, una galleria d’arte… assistere a concerti o spettacoli teatrali…)
  • le arti online, digitali e informatiche (animazioni, videogiochi…).

Le arti quindi, nelle loro differenti forme, fanno bene alla salute, individuale e collettiva, e incidono sulle disuguaglianze, creando legami sociali inclusivi e sostenendo la maturazione di identità collettive aperte e plurali. La peculiarità delle arti è di creare condizioni che permettono un “sentire artistico” che stimola la lettura della propria realtà sotto una nuova luce e con differenti prospettive. Queste possono essere una premessa per un’azione individuale e collettiva di trasformazione della realtà. Nell’ultima Carta sulla promozione della salute (Shangai, 2016) viene proprio sottolineata la necessità di interpretare la promozione della salute come una strategia trasformativa, che intende produrre un cambiamento che tiene fortemente presente vincoli e opportunità degli ambienti di vita e dei contesti politici. Le arti possono contribuire a sviluppare un sentimento e un pensiero creativo e critico, che sono competenze preliminari, life skill individuali e gruppali, per innescare processi trasformativi nella comunità locale, nei servizi sanitari e nella società.

La factsheet, (disponibile in calce) tradotta in italiano da Dors in collaborazione con il Social and Community Theatre Centre dell’Università di Torino, riassume i risultati del rapporto della review.

Le arti possono essere soluzioni costo-efficaci vantaggiose perché tengono conto delle disponibilità economiche, sia delle organizzazioni che delle persone, e della accessibilità delle offerte. Il rapporto sottolinea comunque la necessità di ulteriore ricerca nell’ambito della economia sanitaria in relazione a quella culturale.

Le evidenze sintetizzate forniscono indicazioni per le politiche, le pratiche e la ricerca affinché ci sia una maggiore integrazione e sinergia tra i settori della cultura, del sociale e della sanità per sostenere e promuovere il benessere e la salute e migliorare l’assistenza e la cura durante il corso della vita. Le indicazioni sono strutturate tenendo conto dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Le indicazioni delineate nel report sono rivolte in prima istanza ai decisori della sanità ed altri attori (sociale, culturale…):

  • assicurare la disponibilità e l’accessibilità di programmi di arte per la salute e il benessere all’interno delle comunità locali con una particolare attenzione al valore dell’inclusione per incidere sulle disuguaglianze di salute
  • sostenere le organizzazioni artistiche e culturali nel considerare la salute e il benessere come valore nel proprio lavoro
  • promuovere nell’opinione pubblica la consapevolezza dei benefici che si possono trarre dal coinvolgimento nelle arti
  • introdurre o rinforzare le modalità di invio degli assistiti e dei pazienti dal settore delle cure sanitarie e dell’assistenza sociale a programmi o attività artistiche
  • fare un maggiore investimento in ricerca, e in particolar modo nel rendere scalabili e diffusi interventi di arte e salute, e valutare la loro implementazione.

Il report è uno dei risultati del progetto Contesti Culturali per la Salute e il Benessere (Cultural Contexts of Health and Wellness – CCH) dell’Ufficio Regionale Europa dell’OMS, che sta coinvolgendo trasversalmente le varie direzioni. Il progetto nasce come parte dello sviluppo degli obiettivi di Salute 2020 per la regione europea. Per un approfondimento sull’obiettivo prioritario 4 “Creare ambienti resilienti e favorevoli alla salute” di Salute 2020 si rimanda all’articolo-intervista a Elena Cometti,  fondatrice e direttrice artistica dell’Associazione Esseosse.net Onlus (https://www.esseoesse.net/), che da sempre promuove laboratori di ricerca espressiva, personale e sociale, e ha contribuito inoltre a fondare la Rete dei Teatri di Resilienza.

Le evidenze

LEGGI Il contributo di DoRS e dell’SCT Centre I Unito

 

Foto articolo di SCT I Unito www.socialcommunitytheatre.com

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