Gentili lettori e amici di Ristretti,
da anni cerchiamo di garantire un’informazione davvero approfondita e puntuale sulle pene, sul carcere, sulla Giustizia, e lo facciamo gratuitamente, perché ci interessa soprattutto arrivare a più persone possibile, e conquistarle non alle nostre idee, ma a una visione più critica dei temi che ci sono cari.
Noi, tra l’altro, facciamo un lavoro di prevenzione per la collettività e alla sicurezza pensiamo davvero, incontrando ogni anno, nelle scuole e in carcere, migliaia di studenti che si confrontano con le persone detenute su come si può scivolare in comportamenti a rischio, e finire per rovinarsi la vita, e questo potrebbe essere un modello di educazione alla legalità per tanti ragazzi: i “cattivi” che mettono a disposizione le loro testimonianze in un progetto, che è un allenamento a “pensarci prima” di fare una scelta sbagliata e a diventare adulti responsabili.
Oggi i “buoni” pensano di essere tranquillamente e sicuramente buoni e di potersene fregare dei “cattivi”, e magari di lasciarli “marcire in galera”, e così poi, per chi come noi è impegnato con tutte le sue energie e le sue risorse in questo ambito, arriva un momento in cui le risorse si esauriscono e non ce la facciamo più, ancora una volta non per responsabilità nostra, ma perché attendiamo pagamenti da enti e istituzioni, che si dimenticano che noi dobbiamo retribuire lavoratori detenuti o che hanno finito di scontare la pena, che non possono certo permettersi il lusso di aspettare mesi lo stipendio per lentezze burocratiche.
Ci sono migliaia di persone che leggono il nostro Notiziario quotidiano dal carcere e pensano sia uno strumento utile, che utilizzano il nostro Sito internet e ne apprezzano la ricchezza e che partecipano alle nostre iniziative e le ritengono importanti occasioni di confronto. Molti si sentono partecipi quando esprimiamo queste difficoltà e ci sostengono come possono e in questa occasione li vogliamo ringraziare di cuore. Chiediamo uno sforzo anche agli altri, a chi magari rimanda da tempo la sottoscrizione di un abbonamento o l’invio di una offerta, perché pensa che non cambino la situazione, ecco invece noi contiamo proprio sul vostro appoggio.
Cari lettori, aiutateci a sopravvivere, e a continuare il nostro lavoro, al servizio di chi vuole rendere le pene più sensate e più utili alla società tutta.
L’obiettivo economico è “importante”: per non chiudere abbiamo bisogno di raccogliere 1.000 abbonamenti, o l’equivalente in donazioni. Contiamo su tutti voi, grazie fin da ora.
Padova, 14 dicembre 2019
Conto Corrente Postale 1042074151
intestato all’Associazione di Volontariato “Granello di Senape Padova”
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Il nuovo numero di Ristretti Orizzonti
Come può il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero vivere dentro le mura del carcere?