Nel mondo, più dell’80% degli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS per uno stile di vita sano. Un problema che risulta essere particolarmente pronunciato per le ragazze: ad eccezione di 4 Paesi (Tonga, Samoa, Afghanistan e Zambia), dal 2001 al 2016 non hanno mostrato nessun miglioramento nel numero di ore dedicato all’attività fisica. A rivelarlo uno studio condotto dai ricercatori OMS e pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health, un’indagine che restituisce per la prima volta un trend mondiale relativo all’attività fisica degli adolescenti.
Per la ricerca sono stati analizzati i risultati di 298 sondaggi raccolti dall’OMS nel periodo 2001-2016 in 146 Paesi, che rappresentano 1,6 milioni di adolescenti (l’81,3% del totale). Per metà dei Paesi (tra cui l’Italia) i ricercatori hanno avuto a disposizione i dati di almeno 2 sondaggi realizzati nel corso dei 15 anni in esame, consentendo quindi di stabilire un trend.
Alcuni dati
I risultati indicano che, nel 2016, 4 adolescenti su 5 (81%) non erano sufficientemente attivi. Complessivamente, dal 2001 al 2016 il livello di attività fisica giornaliero è migliorato per i maschi (da una media di 80,1% a 77,6%), mentre non si è osservato nessun cambiamento significativo per le femmine (dal 85% a 84,7%). Secondo i ricercatori, se il trend resterà inalterato, non si riuscirà a raggiungere l’obiettivo di una prevalenza della sedentarietà inferiore al 70% entro il 2030.
La situazione italiana
L’Italia, insieme all’Australia, mostra un trend negativo con un incremento di oltre il 3% del numero di adolescenti inattivi (altri 6 Paesi, inclusi gli Stati Uniti mostrano un aumento maggiore al 5%). In Italia la prevalenza di adolescenti che non svolgono regolare attività fisica è dell’88,6%: nei ragazzi è passata dall’82,9% del 2001 all’85,9% del 2016; nelle ragazze dal 90,6% del 2001 al 91,5% del 2016.
Le raccomandazioni OMS
Per gli adolescenti l’OMS raccomanda di svolgere almeno 60 minuti al giorno di attività, da moderata ad alta intensità. Un’adeguata quota di attività fisica nell’adolescenza migliora il sistema cardiovascolare e muscolare, lo sviluppo osseo e il controllo del peso corporeo, con benefici che persistono nel corso dell’età adulta. Inoltre, l’attività fisica influisce positivamente sulla salute mentale e la socialità. È pertanto fondamentale, per gli autori dello studio, identificare e intervenire sulle cause adottando politiche che implementino l’attività fisica tra gli adolescenti.
Risorse utili
- leggi il comunicato stampa sul sito OMS
- leggi l’articolo “Global trends in insufficient physical activity among adolescents: a pooled analysis of 298 population-based surveys with 1·6 million participants” pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health (21 novembre 2019)
fonte: EpiCentro