- monitorare i fattori comportamentali di rischio per le malattie croniche (come fumo, alcol, alimentazione e attività fisica) attraverso indagini di popolazione
- creare una città libera dal fumo, così da proteggere la popolazione dal fumo passivo attraverso la promulgazione di regolamenti che rendano anche gli spazi pubblici all’aperto smoke free
- eliminare le pubblicità sul tabacco, sia quelle dirette che indirette (come le sponsorizzazioni)
- ridurre il consumo di bevande zuccherate, creando e migliorando politiche fiscali sulla produzione di questi prodotti e sulla loro vendita
- ridurre il consumo di sale, ad esempio richiedendo che i menù dei ristoranti indichino il contenuto di sale dei piatti o lavorando con l’industria per riformulare i prodotti
- creare vie pedonali e piste ciclabili, sia attraverso la creazione di percorsi ad hoc, che attraverso il miglioramento delle infrastrutture cittadine che favoriscano l’attività fisica nel tempo libero e per gli spostamenti
- migliorare la qualità dell’aria cittadina outdoor, attraverso interventi nei settori inquinanti, come i trasporti, i rifiuti e le industrie, e dell’aria indoor attraverso la promozione di tecnologie più efficienti per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici e l’uso di combustibili più “puliti”
- ridurre il consumo di alcol, in particolare tra i guidatori, intervenendo, dove necessario, sulle legislazioni vigenti
- gestire i limiti di velocità automobilistici in funzione delle caratteristiche stradali urbane, abbassandoli dove possibile, intervenendo anche su tecnologie innovative dei veicoli finalizzate al controllo intelligente della velocità
- rafforzare la legislazione esistente per aumentare l’uso dei dispositivi di sicurezza, come cinture di sicurezza e caschi.
Obiettivi di sviluppo sostenibile: il ruolo delle città
Un impegno che ritroviamo anche negli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) ed in particolare:
- SDG 3 assicurare la salute e il benessere per tutti, a tutte le età (“Ensure healthy lives and promote well-being for all at all ages”) i cui obiettivi principali sono la riduzione del numero di decessi per malattie croniche e il dimezzamento del numero di morti per incidenti stradali. In questo senso le città possono giocare un ruolo importante attraverso l’attuazione e il miglioramento di politiche efficaci.
- SDG 11 rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resistenti e sostenibili (“Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable”): le città possono incoraggiare una migliore pianificazione urbana che dia priorità al miglioramento dell’accesso a sistemi sicuri, agli spazi verdi e pubblici, e che migliori la qualità dell’aria così da ridurre il numero di vittime della strada e promuovere l’attività fisica.
Inoltre, le città possono giocare un ruolo importante nella lotta alla fame, la promozione della sicurezza alimentare e la lotta al sovrappeso e all’obesità dell’SDG 2 (porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile, “End hunger, achieve food security and improved nutrition and promote sustainable agriculture”).
In linea con questi suggerimenti, è importante evidenziare che nel 2018 è stato istituito un Tavolo di lavoro sulla “Urban Health” presso la Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute che vede coinvolti i principali stakeholder attualmente in campo, tra i quali l’Istituto Superiore di Sanità, le Regioni, i ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione, Università e Ricerca e l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI), oltre a importanti esperti nel settore. Tale Tavolo sta lavorando con l’obiettivo di produrre un documento di indirizzo, a supporto degli amministratori cittadini, che mira a ottimizzare le politiche di pianificazione urbanistica in un’ottica di sanità pubblica, con particolare riferimento alla promozione della salute e dei corretti stili di vita.
- scarica il documento dell’Oms “The Power of Cities: Tackling Noncommunicable Diseases and Road Traffic Injuries”
articolo di
fonte: EpiCentro