Qual è la disponibilità e l’integrazione dei dati sulla salute dei rifugiati e dei migranti nei sistemi informativi sanitari all’interno della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)? È questa la domanda a cui ha cercato di rispondere il rapporto 66 della serie Health Evidence Network (HEN) dell’OMS, pubblicato a ottobre 2019. La Rete HEN è, infatti, un servizio di informazione in materia di sanità pubblica dedicato ai decisori che sintetizza le migliori evidenze disponibili, propone considerazioni di policy, affinché i responsabili politici possano formulare raccomandazioni e politiche nel proprio contesto nazionale.
Il recente aumento del flusso migratorio registrato nei Paesi europei evidenzia l’importanza di avere a disposizione dati affidabili sulla salute di rifugiati e migranti al fine di una pianificazione efficace per la salute pubblica. Tuttavia, questi dati non sono sempre sistematicamente raccolti dai sistemi informativi sanitari delle diverse nazioni. I documenti “Strategy and action plan for refugee and migrant health in the WHO European Region”, “Global action plan promoting the health of refugees and migrants” e “Global compact for safe, orderly and regular migration” sottolineano la necessità di rafforzare i sistemi informativi sanitari e di integrare le variabili relative alla salute dei migranti nei dataset nazionali. Per monitorare i progressi verso questo obiettivo e determinare lo stato corrente, sono necessarie informazioni sintetiche sulle varie pratiche di raccolta dei dati. Inoltre, è necessaria una panoramica delle policy relative ai sistemi informativi sanitari per informare il processo decisionale in materia di salute pubblica (a livello nazionale ed europeo), tenendo conto delle considerazioni etiche relative alla raccolta, all’uso e alla diffusione dei dati su rifugiati e migranti.
Per rispondere a tutte queste esigenze è stata condotta una revisione della letteratura peer-reviewed e grigia pubblicata in inglese, tedesco e russo tra il 2000 e il 2018. La revisione ha preso in considerazione:
- studi teorici ed empirici che analizzano il sistema informativo sanitario in uno o più Paesi della Regione europea dell’OMS per quanto riguarda i dati sulla salute dei rifugiati e dei migranti
- studi empirici e relazioni che utilizzano sistematicamente dati raccolti da questi sistemi per rispondere a una domanda specifica relativa alla salute di rifugiati e migranti.
I dati sulla salute di queste popolazioni erano disponibili in 25 dei 53 Stati membri della Regione europea dell’OMS, ma esistevano differenze nella disponibilità, nel tipo di dati e nelle principali fonti. Inoltre, ad eccezione dei Paesi con registri di popolazione, le fonti predominanti erano cartelle cliniche e record specifici di malattia. L’integrazione dei dati era spesso limitata, e le indagini di monitoraggio della salute e gli approcci di record-linkage erano sottoutilizzati.
Le principali considerazioni di policy per la Regione europea dell’OMS che emergono dai risultati della revisione sono:
- facilitare l’armonizzazione di indicatori e le definizioni dello status di rifugiato e migrante nei sistemi informativi sanitari dell’OMS Europa, per mitigare le sfide della comparabilità transfrontaliera a causa di definizioni eterogenee
- designare un organo sovranazionale responsabile della governance, della leadership e della supervisione della raccolta di dati sulla salute dei rifugiati e dei migranti per favorire un migliore coordinamento, scambio e apprendimento tra Paesi, nonché l’armonizzazione delle strategie di raccolta dei dati (compresi aspetti come la qualità dei dati, l’integrazione e la protezione)
- monitorare periodicamente le prestazioni dei sistemi informativi sanitari europei in merito alla disponibilità e all’integrazione dei dati sulla salute dei rifugiati e dei migranti utilizzando strumenti di valutazione adeguati.
Dalla revisione emerge anche che le principali considerazioni di policy per il miglioramento dei sistemi di informazione sanitaria a livello nazionale sono:
- rafforzare i sistemi informativi sanitari esistenti per la popolazione in generale, poiché ciò potrebbe anche migliorare la disponibilità di dati sulla salute dei rifugiati e dei migranti
- integrare elementi chiave relativi a rifugiati e migranti (ad esempio: Paese di nascita, nazionalità, durata del soggiorno, motivo della migrazione) nei sistemi di raccolta dati esistenti per facilitare l’analisi stratificata dei dati, identificare sottogruppi a rischio e garantire la comparabilità transfrontaliera
- stabilire e/o rafforzare un approccio proattivo e personalizzato alla raccolta di dati per rifugiati e migranti che affronti le difficoltà di accesso a queste popolazioni, il loro accesso limitato all’assistenza sanitaria, le loro barriere linguistiche e le dimensioni ridotte dei campioni
- utilizzare e ampliare le Health Monitoryng Survey nazionali per integrare efficacemente rifugiati e migranti e facilitare un migliore collegamento dei dati dell’indagine con i dati di registrazione anagrafica
- stabilire e/o rafforzare i collegamenti di dati tra i Registri (per esempio i Registri di popolazione, basati sulle strutture e sondaggi sulle famiglie) al fine di:
- massimizzare le informazioni sanitarie disponibili, in particolare nei Paesi in cui i dati sulla salute dei rifugiati e dei migranti non vengono regolarmente raccolti a causa dei sistemi informativi sanitari decentralizzati e della mancanza di registrazioni anagrafiche
- generare informazioni complete sulla salute dei rifugiati e dei migranti combinando informazioni sull’utilizzo dei servizi sanitari e lo stato della migrazione.
- il rapporto “Health Evidence Network (HEN) synthesis report 66. What is the evidence on availability and integration of refugee and migrant health data in health information systems in the WHO European Region?” pubblicato dall’OMS Europa a ottobre 2019
- la pagina del sito dell’Oms Europa dedicata agli evidence report prodotti dall’Health Evidence Network (HEN)
fonte: EpiCentro
Silvia Dedlich è Ricercatore ISS