Secondo i dati dell’OMS il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. È riconosciuta da tempo l’associazione con i tumori del polmone, del cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e di alcuni tipi di leucemie. L’OMS calcola che 8 milioni di persone perdono la vita ogni anno per i danni da tabagismo, a cui si aggiungono 1,2 milioni di non fumatori che muoiono a causa dell’esposizione al fumo passivo. Al fumo di sigaretta è attribuibile l’85-90% di tutti i tumori polmonari.
Dal Report “I numeri del cancro in Italia 2019” si rileva che nel 2019 sono attese in Italia 42.500 nuove diagnosi di tumore del polmone (29.500 negli uomini e 13.000 nelle donne). La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con tumore del polmone in Italia è pari al 16%, condizionata negativamente dalla grande proporzione di pazienti diagnosticati in stadio avanzato. La sopravvivenza a 10 anni dei pazienti con tumore del polmone in Italia è pari al 12% (11% tra gli uomini e 15% tra le donne). Includendo le varie cause (tabacco; esposizioni ambientali o professionali a radon, asbesto e metalli pesanti quali cromo, cadmio e arsenico che producono un incremento del rischio; esposizione al particolato atmosferico e all’inquinamento atmosferico; processi infiammatori cronici; …) la possibilità di morire a causa di un tumore del polmone in Italia è pari a 1/11 negli uomini e 1/45 nelle donne …LEGGI LA MOZIONE CNB