Il prossimo 14 ottobre a Roma, a partire dalle ore 10.00, presso la Sala di Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica, Antigone e lo European Prison Observatory organizzano un incontro pubblico per affrontare il tema delle carceri europee. Verrà presentato il primo Rapporto sulle carceri in Europa nonché le proposte dello European Prison Observatory da presentare alle istituzioni europee.
In un’epoca in cui il sovraffollamento carcerario investe molti Stati membri, l’assistenza sanitaria e psichiatrica rivolta ai detenuti è troppo spesso inadeguata, le opportunità di lavoro sono carenti e poco qualificate, l’uso della forza da parte del personale penitenziario è stato motivo di preoccupazione in vari Paesi europei, cosa possono fare le istituzioni dell’Unione Europea per garantire condizioni di detenzione rispettose della dignità della persona privata della libertà? Durante l’incontro verranno presentati i risultati di una ricerca condotta dallo European Prison Observatory nell’ambito del progetto “Prison de-radicalization strategies, programmes and risk assessment tools in Europe”, realizzato con il sostegno del Programma Giustizia (2014-2020) della Commissione Europa, un tema al quale l’intera Europa ha dedicato una grande attenzione negli ultimi anni.
Lo European Prison Observatory è una rete di associazione ed enti di ricerca europei coordinato da Antigone e sviluppato con il sostegno-del Programma di Giustizia dell’Unione Europea. Questo osservatorio studia, attraverso analisi quantitative e qualitative, la condizione dei sistemi penitenziari nazionali e dei relativi sistemi di alternative alla detenzione, confrontandola con le norme e gli standard internazionali rilevanti per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti. Mette in evidenza le “buone pratiche” esistenti nei diversi paesi, sia per la gestione delle carceri che per la protezione dei diritti fondamentali, e promuove l’adozione degli standard del CPT e degli altri strumenti giuridici internazionali per la gestione delle carceri in Europa.
Nel 2017 lo European Prison Observatory ha avviato un progetto sulla prevenzione ed il contrasto alla radicalizzazione in carcere, e sull’impatto che queste misure possono avere sui diritti fondamentali delle persone detenute.
Per partecipare all’evento è necessario accreditarsi, entro e non oltre le ore 11.00 dell’11 ottobre, mandando una e-mail a: segreteria@antigone.it. L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima; I giornalisti devono accreditarsi secondo le modalità consuete inviando un fax al numero 06.6706.2947.
Di seguito il programma con i partecipanti:
Saluti: Loredana De Petris (Senatrice, Presidente Gruppo Misto).
Coordina: Alessio Scandurra (Antigone, coordinatore European Prison Observatory).
Introducono: Mauro Palma (Garante nazionale persone private della libertà personale); Patrizio Gonnella (presidente Antigone).
Relazioni: Antonio Pedro Dores (ISCTE-IUL): European Prison Observatory: chi siamo, cosa facciamo?; Federica Brioschi (Antigone): Prisons in Europe; Giovanni Torrente (Università di Torino),Daniela Ronco (Università di Torino), Alvise Sbraccia (Università di Bologna): La radicalizzazione in carcere; Christine Graebsch, Melanie Schorsch (Fachhochschule Dortmund): Radicalizzazione e approcci operativi; Susanna Marietti (Antigone): Carceri d’Europa: cosa può fare l’Unione Europea? Le proposte dello European Prison Observatory.
Conclude: Massimiliano Smeriglio (Parlamentare Europeo PD – S&D)
Fonte: ANTIGONE