LA SECONDA NOTTE: infortunio sul lavoro in un’azienda meccanica, storia n. 71

Maria lavora in quell’azienda da poco più di un mese, ha un contratto di lavoro interinale. La volta dell’infortunio stava lavorando di notte, era la sua seconda notte.

Si era portata da casa dei guanti di gomma, quelli in lattice che si usano per le faccende domestiche, e stava lavorando al tornio. Il suo compito era sbavare le bacchette che si usano per costruire fucili subacquei. Per questa operazione usava due spazzole di cui una lamellare e l’altra in fili di ferro che erano montate su un perno filettato di un tornio.

Ad un certo punto la mano di Maria è stata presa dal filetto di supporto delle due spazzole che gli ha strappato il guanto e il dito della mano destra.

Un infortunio a cui hanno concorso vari fattori; tra cui l’uso di attrezzature non adeguate, poca formazione e assistenza, la mancanza dei più elementari dispositivi di protezione individuale, il lavoro di notte e un contratto di lavoro precario per cui è meglio non farsi troppe domande.

Questa è la settantunesima storia aggiunta al repertorio delle storie di infortunio, nel quale sono raccolte le storie scritte dagli operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che partecipano al progetto “Dall’inchiesta alla storia: costruzione di un repertorio di storie di infortunio sul lavoro”.

Il progetto è descritto nel seguente articolo: La narrazione degli infortuni sul lavoro come base per il miglioramento delle attività preventiveMed Lav. 2016 May 26;107(3):178-90.

Lidia Fubini, O. Pasqualini*, Luisella Gilardi, Elisa Ferro, M. Marino*, S. Santoro, Eleonora Tosco, Antonella Bena*, M. Elena Coffano.

DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 – Regione Piemonte.

* SC a DU Servizio di Epidemiologia, ASL TO3 – Regione Piemonte.

Se interessati all’articolo completo, fate richiesta scrivendo a info@dors.it

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leggi direttamente la sintesi della storia o la storia completa “La seconda notte”. 

fonte: DORS

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