Abbiamo finalmente un nuovo obiettivo da raggiungere in Italia: la completa depsichiatrizzazione della transessualità entro il 2022 grazie alla approvazione definitiva dell’ICD11 da parte dell’Assemblea dell’Oms. L’Oms ha ridefinito il Disturbo di Identità di Genere tra le malattie del corpo (leggi qui).
La stessa definizione di transessualismo è stata modificata in ‘Incongruenza di Genere’ come ‘condizione di salute sessuale’ da correggere con ormoni e chirurgia.
Se l’omosessualità è stata rimossa del tutto dall’elenco delle patologie psichiatriche fin dal 1990, ma non in Italia, dove usiamo ancora l’ICD9CM, la transessualità ha dovuto aspettare che la World Psychiatric Association riconoscesse nel 2016 i Diritti Sanitari di tutte le persone Lgbt.
Attraverso questo meccanismo si è arrivati per logica a stabilire che, se alle persone transessuali si modifica il corpo e in particolare i genitali, chirurgicamente o con ormoni sessuali, evidentemente non si può più parlare di malattia mentale.
Tornando alla decisione Oms, avete forse letto una nota del Ministero della Salute che ne parlasse?
Il MIUR ha per caso modificato i programmi di Formazione nelle Facoltà Sanitarie?
In Italia vige l’obbligo di attenersi al mandato OMS e alle valutazioni delle Società Scientifiche sempre oppure per le persone omosessuali, lesbiche, transessuali o bisessuali, si può rimandare tutto alle calende greche?
La vita e la salute delle persone Lgbt è gravemente compromessa da questo decennale silenzio!
La società italiana, va detto, è più rapida ad adeguarsi del Ministero della Salute o del MIUR e così oggi possiamo festeggiare l’elezione del primo Sindaco transessuale in Italia, Gianmarco Negri, giovane avvocato e da ieri sindaco di Tromello.