VACCINAZIONI IN EUROPA: le raccomandazioni di Etage, il Gruppo tecnico consultivo europeo di esperti sulle vaccinazioni

A fine gennaio 2019 sono state pubblicate le raccomandazioni dell’European Technical Advisory Group of Experts on Immunization (Etage, il Gruppo tecnico consultivo europeo di esperti sulle vaccinazioni) decise nell’ultimo meeting (12-13 novembre 2018 a Copenaghen). Il gruppo Etage, è un gruppo indipendente di 6-8 esperti (tra cui anche un ricercatore del Dipartimento Malattie infettive, Iss) designati dal Direttore regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il gruppo si riunisce annualmente per valutare le attività messe in atto dal Programma delle Malattie Prevenibili da Vaccinazione e Immunizzazioni (Vaccine-preventable Diseases and Immunization programme, Vpi) dell’Oms Europa, e fornisce raccomandazioni per facilitare e accelerare il raggiungimento degli obiettivi di controllo, eliminazione e eradicazione delle malattie prevenibili da vaccino nella Regione.

Nell’incontro, il Gruppo ha esaminato i progressi raggiunti verso tali obiettivi negli Stati membri della Regione europea e in particolare, ha discusso e fornito raccomandazioni su:

  • Controllo dello stato vaccinale al momento dell’ingresso nella scuola primaria: Etage raccomanda la verifica dello stato vaccinale dei bambini al momento dell’ingresso nella scuola primaria, in modo che i genitori siano informati di eventuali vaccinazioni mancanti e che ai bambini possano essere offerte le vaccinazioni non effettuate, in un momento in cui il rischio di esposizione alle malattie prevenibili è aumentato.
  • Vaccinazione degli operatori sanitari: Non esiste una definizione standard o univoca di “operatore sanitario” visto che il termine include un ampio range di professioni e attività lavorative, il cui rischio di esposizione varia da molto basso a molto elevato. L’Oms ha pubblicato dei position papers su malattie prevenibili da vaccino individuali che includono anche raccomandazioni per la vaccinazione degli operatori sanitari contro la specifica malattia; tuttavia non sono state pubblicate raccomandazioni generali o standard per la vaccinazione degli Os. Le evidenze disponibili indicano un aumentato rischio di infezione da malattie prevenibili con la vaccinazione negli Os e mettono in evidenza il potenziale impatto degli Os suscettibili nella trasmissione dell’infezione ai pazienti, impatto che molto probabilmente dipende dalla specifica malattia e dal livello di contatto con i pazienti. Per quanto riguarda il morbillo, sono disponibili evidenze che gli Os hanno un ruolo importante nella trasmissione nosocomiale dell’infezione. Il morbillo può pertanto servire come esempio per guidare lo sviluppo di standard di vaccinazione degli operatori sanitari. La vaccinazione degli Os dovrebbe fare parte di strategie più ampie per il controllo delle infezioni ospedaliere e la collaborazione tra i servizi di medicina del lavoro e quelli di controllo delle infezioni ospedaliere è auspicabile. Etage sottolinea anche che gli Os possono influenzare il comportamento dei pazienti verso le vaccinazioni, pertanto il miglioramento delle loro conoscenze e la loro sensibilizzazione sull‘importanza delle vaccinazioni possono avere dei benefici più ampi. Infine, Etage ribadisce che esiste un urgente necessità di approfondire quali siano gli ostacoli alla vaccinazione degli operatori sanitari, e di effettuare studi per valutare i loro atteggiamenti verso le vaccinazioni, l’esistenza di eventuali gap nelle loro conoscenze e di fattori che impediscano una efficace offerta vaccinale. Per concludere, Etage raccomanda che i Nitag e i programmi vaccinali nazionali considerino i benefici della vaccinazione degli operatori sanitari (inclusi gli studenti dell’area medica) che hanno contatti con pazienti, sottolinea l’importanza di effettuare studi per valutare gli atteggiamenti degli operatori sanitari nei confronti della vaccinazione, e sollecita gli Stati membri a raccogliere dati sulle coperture vaccinali e il burden di malattia tra gli operatori sanitari, per sviluppare strategie efficaci.
  • Vaccinazione delle donne in gravidanza, delle donne che stanno pianificando una gravidanza e delle donne nel post-partum: Etage raccomanda che i Nitag e i programmi vaccinali nazionali considerino i benefici di offrire determinati vaccini alle donne in gravidanza (inclusi i vaccini contro influenza e pertosse), alle donne che stanno pianificando una gravidanza (in particolare il vaccino contro la rosolia) e alle donne nel post partum. Le raccomandazioni devono essere basate sulle evidenze epidemiologiche locali e le priorità.

Durante l’incontro, sono stati discussi inoltre l’eliminazione del carcinoma della cervice uterina, il controllo dell’epatite B, le sfide per migliorare le coperture vaccinali tra i migranti, la collaborazione tra Nitag (National Immunization Technical Advisory Groups, Gruppi tecnici consultivi nazionali sulle vaccinazioni) e le sfide presenti nei Paesi a medio reddito.

 

Risorse utili

FONTE: EPICENTRO

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