Protesta sul raddoppio dell’aliquota Ires per le organizzazioni non profit votata nel maxiemendamento sulla legge di bilancio 2019, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera: vedi dal DOSSIER dell’UPB: Articolo 1, commi 29-octiesdecies-noviesdecies (Abrogazione riduzione Ires enti non a scopo di lucro e Iacp)
“Questa tassa è una vergogna, una patrimoniale sulla solidarietà. Il conto lo pagheranno i più poveri” … Queste le parole contro la norma nel maxiemendamento che cancella l’Ires agevolata (con un aumento dall’attuale 12% al 24%) per istituti di assistenza sociale, istituti di istruzione senza scopo di lucro, fondazioni, enti ospedalieri …
Luciano Gualzetti (direttore Caritas Ambrosiana): “Il paese è in crisi e così si aggrava la situazione. Che senso ha cercare le risorse per il sociale prendendole dal mondo della solidarietà che già le mette a disposizione degli ultimi?”. “È brutto questo clima di sospetto, questa idea che c’è chi lucra sulla solidarietà: così si finisce a punire chi se ne occupa in modo trasparente, e soprattutto i meno fortunati”.
Roberto Zuccolini (portavoce della Comunità): “Una norma ingiusta, rischia di far sentire traditi dalle istituzioni migliaia di volontari”. “Davanti alla crescente povertà è giusto che lo stato intervenga ma stando accanto a chi già aiuta. Questo provvedimento invece va nella direzione opposta”.
Fiaschi (Forum Terzo Settore) “La Manovra costa al Terzo settore 118 milioni di euro”
Redattore Sociale: Ires, “vogliono colpire chi si occupa di sociale”. Il governo ci ripensa