LEGGE DI BILANCIO, IL GIUDIZIO E LE PROPOSTE DEI SINDACATI: senza confronto sarà mobilitazione

A Milano, Roma e Napoli si sono tenuti gli attivi di Cgil, Cisl e Uil sulla manovra finanziaria per discutere, sulla base della piattaforma unitaria varata lo scorso 22 ottobre, il percorso da intraprendere qualora le priorità del sindacato per la legge di bilancio 2019 non si tradurranno in modifiche alla manovra.

Gli attivi unitari nazionali sono stati organizzati dalle tre confederazioni dopo l’incontro con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Al quale è stato presentato un documento unitario critico nei confronti della legge di Bilancio, approvato dagli esecutivi il 22 ottobre scorso, contenente una serie di proposte per il rilancio dell’economia e degli investimenti.

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L’Attivo di Roma, al Teatro Ambra Jovinelli, è stato chiuso dal leader della Uil Carmelo Barbagallo (per Cgil e Cisl erano presenti i segretari confederali Gianna Fracassi e Ignazio Ganga); in quello di Milano  al Teatro Nuovo le conclusioni sono state affidare al numero uno della Cisl Annamaria Furlan (per Cgil e Uil erano presenti i segretari confederali Roberto Ghiselli e Domenico Proietti), mentre a Napoli è intervenuta il segretario generale della Cgil Susanna Camusso (per la Cisl era presente il segretario generale aggiunto Luigi Sbarra e per la Uil la segretaria confederale Ivana Veronese).

Susanna Camusso (CGIL) “Sulla manovra il presidente Conte non ha detto molto, a parte illustrarci i loro meriti. Sul metodo, il premier ha ammesso che c’è stato un ritardo nel dialogo con i sindacati e che questo era dovuto alla fase convulsa del governo. In futuro, ha detto, si rimedierà. Ma a noi servono indicazioni e confronto su questa manovra, non su quella dell’anno prossimo. Conte ci ha detto di aver recepito e che solleciterà i ministri a procedere a incontri e approfondimenti, ma è troppo poco per parlare di una svolta”. ..Il  reddito di cittadinanza “deve essere una misura di inclusione e non assistenziale e occorre capire il ruolo dei centri dell’impiego e di quanto verranno incentivati, in realtà è una norma che ancora non conosciamo”, … quota 100 è “un mistero”, … resta una misura del tutto parziale rispetto alla necessità di cambiare a fondo la previdenza, pensando ai giovani e alle donne”.

Annamaria Furlan (CISL): Abbiamo incontrato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Conte che ci ha promesso l’apertura di un confronto con il sindacato sui temi della crescita, del fisco, delle pensioni e della riforma della pubblica amministrazione. Abbiamo mandato anche un piccolo promemoria al premier. Le risposte devono arrivare. Noi siamo fiduciosi sull’apertura di questo confronto. Se questi incontri non ci saranno, crediamo che sia arrivato il momento di una grande iniziativa nazionale per far sentire la voce di tredici milioni di uomini e donne che continuano ad affidare il loro mandato e la loro rappresentanza a Cgil, Cisl, Uil.

Carmelo Barbagallo (UIL): Proseguiamo la nostra mobilitazione: al Governo chiediamo di attivare i tavoli di trattativa»

Fonte:

CGIL

CISL

UIL

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