Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo chiesto alla ministra Giulia Grillo un incontro sul dramma delle liste d’attesa, abbiamo alcune proposte. Penso che questo governo e questa ministra devono obbligatoriamente dare risposte ai cittadini e ai lavoratori”. … “i due pilastri della riforma sanitaria di quarant’anni fa, cioè prevenzione e riabilitazione, sono oggi completamente assenti”.
… un paese che si ferma al 6,5% della spesa pubblica destinata alla sanità mette a rischio la salute pubblica. “La Corte dei Conti ha attestato che siamo al 6,6% con una previsione di scendere al 6,3%. Spero la ministra … abbia letto quel rapporto, perché i dati sono davvero preoccupanti. La previsione al 6,3% vuol dire che non saremo più in grado di garantire i livelli essenziali delle prestazioni in maniera identica in tutto il paese, cosa che peraltro avviene già e su cui bisognerebbe porre riparo”.
… bisogna correre immediatamente ai ripari: “Da una parte con lo sblocco del turn-over e nuove assunzioni mirate allo sviluppo della sanità territoriale. Dall’altra, investendo sulle tecnologie, perché non si possono costringere le persone a trasferirsi di regione in regione soltanto per una Tac. Poi c’è anche un altro aspetto che riguarda la digitalizzazione: se ne parla tanto, però nella sanità la maggior parte degli operatori non sanno cos’è e non per colpa loro, nel senso che non sono mai stati introdotti meccanismi che la rendano strutturale”.
Fonte: Radio Articolo 1