I servizi educativi per la prima infanzia sembrano essere sempre più marginali nell’agenda del Governo. Pubblichiamo le riflessioni e le sei proposte concrete che Alleanza per l’Infanzia formula a partire dalle mancate scelte che risultano nei Piani e nelle azioni adottate, chiedendo al Governo un atto di programmazione sostenuto da adeguate risorse, che tenga conto delle necessità che ogni famiglia con bambine e bambini piccoli vive giornalmente.
Alla luce di tutto ciò Alleanza per l’Infanzia esprime tutta la sua preoccupazione relativamente alle mancate scelte che risultano nei Piani e nelle azioni adottate e chiede al Governo un atto di programmazione sostenuto da adeguate risorse, che tenga conto delle necessità che ogni famiglia con bambine e bambini piccoli vive giornalmente.
Per questo, Alleanza per l’Infanzia ritiene indispensabile il rafforzamento del sistema integrato 0-6, come del resto prevede l’atto di indirizzo 2025 del Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara.
Avanza dunque le seguenti proposte:
- Supporto al consolidamento del sistema integrato 0-6 e suo raccordo con il sistema scolastico, per esempio mediante forme di valutazione della qualità dei servizi offerti, a partire da un curricolo verticale, come previsto dalla Raccomandazione dell’Unione Europea del 2022 sulla revisione degli obiettivi di Barcellona per il 2030.
- Gratuità o forte riduzione dei costi per i posti disponibili nei servizi per l’infanzia per i bambini da 0 a 3 anni, anche attraverso accordi specifici con le Regioni, sul modello di quanto già avviene ad esempio nella Regione Toscana.
- Sostegno deciso alla diffusione di servizi 0-3 nelle aree meridionali del Paese, mediante la promozione di accordi tra scuole statali e enti locali per la costituzione di poli infanzia 0-6.
- Revisione radicale delle Indicazioni Nazionali 2025 con l’inclusione dei servizi 0-3, evitando, sia per i nidi sia per la scuola dell’infanzia, forme di scolarizzazione precoce e la disciplinarizzazione dei campi di esperienza loro rivolti.
- Armonizzazione delle politiche sociali di conciliazione con quelle educative per i bambini e le bambine da 0 a 3 anni e per le loro famiglie, mediante previsione dell’estensione dei servizi educativi in accordo con il termine del congedo parentale di entrambi i genitori, in modo da favorire l’entrata o la permanenza nel mercato del lavoro dei genitori, così come già avviene in molti Paesi.
- Ripristino della Commissione 0-6, mediante nomina di rappresentanti del mondo accademico, dell’associazionismo e degli enti locali, a garanzia della qualità di sistema.
fonte: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/quale-europa-cronache/#1743584713234-e25b4911-d220