Grazia Zuffa compagna e amica. di Maria Grazia Giannichedda

“Grazia Zuffa compagna e amica”. Il ricordo di Maria Grazia Giannichedda nel seminario del 12 aprile “NO a manicomi e OPG, vecchi e nuovi”

Certamente Grazia Zuffa sarebbe stata qui con noi oggi: come molti di voi sanno, ci ha lasciato il 9 febbraio scorso, quasi all’improvviso, per un infarto che si è rivelato irrimediabile. Qualche giorno prima, aveva partecipato a un incontro proprio per questa iniziativa, ne avevamo parlato insieme al telefono dicendoci che in un momento pesante come questo è necessario non perdere il filo, continuare a pensare e a fare, le due cose insieme possibilmente, e a tenerci insieme anche noi.

Ho sempre ammirato l’intelligenza e la competenza di Grazia e anche la generosità, la tenacia, il rigore con cui lei portava avanti idee e iniziative: la sua eredità è davvero luminosa, come hanno scritto le compagne per il seminario del 18 marzo alla Casa delle donne, e il cammino fatto da Grazia, e da noi con lei, illumina la strada che abbiamo di fronte e nella quale anche oggi cercheremo di fare qualche passo avanti.

Il sito della Società della ragione presenta bene il grande lavoro fatto da Grazia, i suoi contributi di ricerca e la sua attività politica. Non voglio perciò indugiare qui su questa parte che sappiamo centrale della sua vita e che merita un’attenzione di studio che non mancherà. Ora vorrei solo condividere con voi qualche ricordo di lei, uno in particolare, di molto tempo fa, primi anni novanta credo, quando collaboravo con la Sinistra Indipendente in cui Franca Ongaro era senatrice. Un giorno, forse alla fine di una settimana di lavoro, Franca ed io abbiamo visto Grazia e Franco Corleone che “scappavano insieme”, così ci era sembrato, in un modo tanto allegro e complice che ci aveva fatto dire che c’era “del tenero” tra di loro, e non sbagliavamo…  Quell’immagine mi è rimasta da allora, inattesa e abbastanza incongrua rispetto al luogo, e mi è tornata in mente questi giorni in cui giustamente celebriamo Grazia, ciò che ha detto fatto scritto.

Ma va anche bene che ricordiamo il suo modo di essere, il suo personale, che è anche politico, come abbiamo cominciato a dire tanto tempo fa…. Così voglio ricordare, ad esempio,  quel certo anticonformismo di Grazia, a volte così dissacrante da rasentare la “cattiveria”, quell’allegria da ragazza discola che a volte le veniva fuori, quel suo non prendersi troppo sul serio e deridere gentilmente i tanti che lo fanno sempre, e mi piaceva la sua curiosità per le persone e per le loro vite, per i “dietro le quinte” e i “fuori onda”,  che possono essere rivelatori come sappiamo, o possono semplicemente ricordarci che le cose non sempre sono come sembrano. Anche per questo, per tutto questo Grazia ci mancherà.

Grazia Zuffa compagna e amica. di Maria Grazia Giannichedda 

Print Friendly, PDF & Email