Una mappa della letteratura sul tema clima e salute: lo studio Ettinger del 2025
I danni che i cambiamenti climatici in atto causano alla salute sono estesi e in rapida accelerazione. Tuttavia politiche sensibili e attente possono incidere in positivo sulla salute pubblica e nel contempo preservare l’abitabilità dell’ambiente: un esempio su tutti, la transizione dai combustibili fossili all’energia pulita, è in grado di ridurre malattie e decessi dovuti ad inquinamento atmosferico. L’adozione di politiche favorevoli alla questione clima e salute richiede di comunicare in modo efficace sul tema, innanzitutto con chi è chiamato a prendere decisioni e ad agire.
Quando si parla di strategie di comunicazione in questo ambito si fa riferimento agli approcci indirizzati ad informare i decisori politici e a persuaderli ad agire su questioni che coinvolgono tutta la società.
Esiste una letteratura dedicata alle strategie di comunicazione destinate specificamente ai decisori politici, sulla salute in generale, i cambiamenti climatici e l’interazione tra clima e salute, con una prevalenza del tema salute rispetto a cambiamenti climatici e clima e salute. Un corpus di ricerche prezioso, per l’entità dell’attuale crisi di salute pubblica causata proprio dai cambiamenti del clima.
Anche le indicazioni e i suggerimenti più in generale indirizzati alla comunicazione con il pubblico in generale, potrebbero essere applicabili alla comunicazione con i decisori politici sui temi della salute, i mutamenti climatici e il rapporto tra clima e salute. Secondo una recente revisione di letteratura sulla comunicazione rivolta alla popolazione inerente clima e salute, inquadrare il cambiamento climatico come un problema di salute può aumentare il coinvolgimento pubblico e il sostegno alle politiche sul clima, anche tra il pubblico più conservatore. È necessario approfondire per comprendere se collocare il cambiamento climatico nel contesto della salute sia argomento convincente per i decisori politici e, più in generale, per apprendere come comunicare in modo più efficace con i decisori politici su questo argomento.
Per sistematizzare tutto quanto è stato prodotto, la revisione di scoping Ettinger pubblicata su Lancet Planetary Health nel 2025 traccia una mappa della letteratura disponibile sulla comunicazione diretta con i decisori politici su argomenti relativi a clima, salute e nesso clima-salute. Gli obiettivi erano identificare e sintetizzare i risultati chiave e le opportunità di ricerca e fare il punto su: cosa è noto sulla comunicazione efficace con i decisori politici su salute, clima e nesso clima-salute? Quali sono gli attuali punti di forza, i limiti e le lacune della letteratura relativa alle strategie di comunicazione rivolte ai decisori politici?
La ricerca datata fino alla fine di novembre 2023 ha incluso articoli di riviste peer-reviewed e report redatti da organizzazioni di advocacy e think tank, scritti in qualsiasi lingua e di disegno vario, interviste, focus group, indagini, sperimentazioni controllate, quasi sperimentali, sul campo e casi studio metodologici.
Erano incluse solamente comunicazioni indirizzate a decisori politici al governo e al loro staff provenienti da parte di chi esercita azioni di advocacy (tra cui scienziati e lobbisti del settore) e escluse comunicazioni da decisori politici ad altri decisori politici e comunicazioni a qualsiasi attore diverso dai decisori politici al governo e dai membri dello staff.
Tipo di comunicazione e canale includevano comunicazioni mirate su qualsiasi canale, inclusi i social media e le conversazioni faccia a faccia, ed escludevano strategie di advocacy come boicottaggio, coinvolgimento della comunità, voto e incoraggiamento al voto, che non implicano comunicazioni mirate direttamente ai decisori politici.
Era inclusa la comunicazione sui cambiamenti climatici, la salute e l’intersezione clima e salute e escluse tutte le altre aree tematiche. Erano inclusi studi incentrati sulla valutazione di strategie di comunicazione volte a influenzare e/o informare le politiche, e esclusi studi incentrati sulla descrizione delle conoscenze e delle opinioni dei decisori politici o sulla descrizione dei processi decisionali, in cui le raccomandazioni di comunicazione erano un aspetto minore piuttosto che un focus sostanziale dello studio.
Una sintesi dei risultati dello studio
Dopo un progressivo processo di selezione proprio basato sui criteri di inclusione e esclusione i 9724 articoli della primissima fase di ricerca si sono alla fine ridotti a 137 articoli. Due articoli includevano due studi separati ciascuno, quindi il numero totale di studi era 139.
Ad un primo sguardo il numero di articoli incentrati sulla divulgazione ai decisori politici in materia di salute è aumentato notevolmente dal 2000 al 2023. Gli articoli sulla comunicazione dedicati a clima e salute sono aumentati un po’ in frequenza negli ultimi 7 anni, ma rimangono rari.
Parlando di numeri e percentuali, di 139 studi totali, 117 (84%) si sono concentrati su argomenti correlati alla salute, 13 (9%) su argomenti correlati al clima e 9 (6%) su argomenti correlati al clima e alla salute. Dedurre indicazioni generali e suggerimenti dalla letteratura incentrata su come comunicare ai decisori politici questioni climatiche è difficile, per la piccola dimensione del campione, e ancora più difficile se si fa riferimento alla comunicazione su clima e salute. Tuttavia, considerando che i 139 studi non presentano differenze sostanziali rispetto a metodi o risultati, l’analisi si è estesa a tutti gli studi nel loro complesso.
Gli studi sono stati condotti principalmente nei paesi ad alto reddito e in particolare negli Stati Uniti: 96 (69%) su 139 studi si sono concentrati sulla comunicazione con i decisori politici a livello nazionale, 36 (26%) studi si sono concentrati sui decisori politici a livello statale o provinciale e sette (5%) si sono concentrati sui decisori politici a livello cittadino.
Rispetto ai comunicatori, 66 studi (47%) si sono concentrati sulla comunicazione da parte dei ricercatori, 50 (36%) da altre figure di sostenitori, 19 (14%) da portatori di interesse del settore, nove (6%) da professionisti sanitari, sette studi (5%) non hanno specificato i loro comunicatori; e quattro si sono concentrati su altri tipi di comunicatori, tra cui donatori, imprenditori politici … .
Quanto ai disegni e alle metodologie di ricerca le interviste sono state il metodo più comunemente utilizzato (n=105; 76%), seguito da sondaggi (n=22; 16%) e studi di casi (n=22; 16%). Gli esperimenti sono stati condotti in 13 (9%) studi e alcuni studi hanno utilizzato metodi multipli.
Interviste, sondaggi e focus group sono stati in genere utilizzati (a volte in combinazione) per esplorare la conoscenza derivante da esperienza, dei ricercatori e di chi esercita l’advocacy. Alcuni ricercatori hanno anche intervistato e interrogato i decisori politici sulle loro preferenze rispetto alla ricezione di comunicazioni, come i formati preferiti per la comunicazione di evidenze scientifiche. Gli studi di caso spesso hanno indagato in che modo determinati promotori, aziende, comparti o ricercatori tentavano di influenzare le politiche su uno specifico argomento climatico o sanitario. Sono stati spesso abbinati a interviste e analisi del contenuto di documenti politici o altri materiali. I tredici studi sperimentali hanno testato empiricamente le strategie di comunicazione rivolte ai decisori politici su argomenti inerenti clima o clima e salute.
Le principali raccomandazioni sulle strategie di comunicazione ai decisori politici
I 139 studi inclusi nella revisione Ettinger hanno formulato 76 distinte raccomandazioni inerenti la comunicazione con i decisori politici e il loro staff, raccomandazioni che sono state classificate nelle categorie descritte nei paragrafi seguenti.
Strategia di messaggi personalizzati
La raccomandazione più frequente è stata quella di “confezionare su misura” i messaggi, adattandoli strategicamente ai “target audience” vale a dire i pubblici di riferimento (n=48 studi; 35%): presentare le prove della ricerca scientifica in modi che siano i più attraenti per specifici destinatari politici e condividere messaggi che siano in linea e sintonia con i valori del pubblico e gli interessi di determinati destinatari. Anche la scelta di chi comunica il messaggio (messengers), del mezzo di comunicazione e del contesto deve essere adatto al pubblico a cui ci si intende rivolgere.
Contenuto del messaggio
55 (40%) studi hanno fornito raccomandazioni relative al contenuto del messaggio, ovvero quali informazioni includere e come formularle. Le raccomandazioni più importanti sul contenuto del messaggio includevano la condivisione di dati e prove, in particolare sui costi o benefici economici e la condivisione di informazioni sulle credenze e convinzioni del pubblico, come nei sondaggi di opinione pubblica.
Stile del messaggio
33 (24%) studi hanno preso in esame lo stile del messaggio: innanzitutto presentare le informazioni in un modo comprensibile e conciso. Secondo uno studio australiano i politici sembravano prediligere “ricercatori che evitavano un linguaggio troppo tecnico e complesso… che arrivavano al sodo senza inutili giri di parole e erano in grado di esprimere concetti complicati con termini semplici”. Inoltre, viene raccomandato di usare uno stile narrativo e di raccontare storie sulle persone.
Altre caratteristiche del messaggio
Le raccomandazioni meno comuni includevano il formato (ad esempio, come confezionare il contenuto della comunicazione nei policy brief), la scala geografica delle informazioni condivise (ad esempio, discutere di questioni locali, regionali, nazionali o globali), i contenuti multimediali, i valori condivisi, l’uso di un linguaggio etico e suggeriscono di fare leva sulla emozioni.
Relazioni
Il 50% degli studi hanno sottolineato l’importanza di costruire relazioni a lungo termine e di fiducia con i decisori politici, il loro staff e altri individui influenti sulla politica. In più i comunicatori dovrebbero costruire delle coalizioni tra i diversi stakeholder e formare alleanze, piuttosto che cercare di influenzare la politica in modo isolato.
Comunicatori
Selezionare strategicamente il soggetto più adatto a veicolare la comunicazione viene raccomandato dal 38% degli studi, alcuni studi suggeriscono i tipi di stakeholder che potrebbero più efficaci nel comunicare specifici problemi su clima e clima e salute, ad esempio elettori, professionisti sanitari e esperti del clima. Si consiglia inoltre di ricorrere ai comunicatori che hanno relazioni con i decisori politici, ai sostenitori politici influenti, ai membri importanti della società, ad esperti politici con una buona rete di contatti, per comunicare sull’argomento di interesse. Di grande utilità, per aumentare l’efficacia è un miglioramento delle capacità comunicative individuali.
Pubblico di destinazione
28 (20%) studi hanno raccomandato di selezionare strategicamente i gruppi di destinatari: decisori politici e tutto lo staff dei decisori. Alcuni studi suggeriscono di estendere la selezione a una vasta platea di portatori di interesse.
Modalità di comunicazione
24 (17%) studi hanno offerto raccomandazioni relative alla modalità di comunicazione, tra cui dialogare direttamente con i decisori o fornire le testimonianze di esperti.
Tempistica e frequenza
Quanto ai tempi e alla frequenza della comunicazione (23 studi 17%) si raccomanda di fornire informazioni tempestive pertinenti alle attuali esigenze dei decisori politici, essere persistenti e lavorare su un dato problema a lungo termine e sfruttare gli eventi politici e le finestre di opportunità.
Altre considerazioni strategiche
22 (16%) studi hanno osservato che i comunicatori dovrebbero sforzarsi di comprendere concretamente in che cosa consiste il processo decisionale, per identificare potenziali leve e modi per influenzare la politica, 15 (11%) studi hanno raccomandato di anticipare e contrastare le tattiche di opposizione politica (ad esempio, preparare confutazioni per le contro argomentazioni previste).
In merito alle fasi della ricerca scientifica i suggerimenti includevano il coinvolgimento dei decisori politici già nella formulazione dei quesiti di ricerca, la conduzione di ricerche solide, credibili e pertinenti, riconoscere che le prove scientifiche da sole sono solitamente insufficienti per influenzare la politica.
Infine è importante ricorrere a molteplici strategie e canali di comunicazione e rivolgersi ad un pubblico eterogeneo.
Limiti dello studio e prospettive future
Gli studi analizzati dalla revisione Ettinger 2025, offrono indicazioni preziose su come comunicare con i decisori politici secondo le modalità strategicamente più efficaci: i ricercatori devono adattare i messaggi ai bisogni e alle preferenze di comunicazione dei decisori politici e garantire che possano accedere a informazioni pertinenti e tempestive per prendere decisioni basate sulle prove. Un’altra raccomandazione è lavorare in coalizioni, che possono potenziare la ripetizione del messaggio, la portata del messaggio e la diversità dei comunicatori.
In generale le raccomandazioni per comunicare con i decisori politici sui temi della revisione Ettinger erano affini alle raccomandazioni per comunicare con i decisori politici intese in senso più ampio, già in precedenza individuate dalla letteratura. Tuttavia, sono emerse alcune indicazioni specifiche rispetto alla salute, come il consiglio di utilizzare i professionisti sanitari per veicolare i messaggi.
Dal panorama delineato emerge una grossa lacuna della ricerca attuale dedicata alla comunicazione ai decisori politici: la scarsità di studi sul tema clima e salute e anche sul cambiamento climatico, in confronto alla ricchezza di studi sui medesimi temi indirizzata al pubblico in generale.
La revisione Ettinger presenta alcuni limiti: la maggior parte degli studi inclusi è stata condotta in paesi ad alto reddito (e in particolar modo negli Stati Uniti), gli studi si sono concentrati principalmente sull’ approccio di KTE, Trasferimento e scambio di conoscenze piuttosto che sull’advocacy (sebbene gli studi spesso non distinguano chiaramente tra i due approcci) e, in generale, non hanno esaminato approcci di advocacy da parte di oppositori come le proteste.
Inoltre molte delle raccomandazioni più comuni non sono state oggetto di sperimentazioni controllate, anzi talvolta i risultati sperimentali contraddicevano le raccomandazioni derivanti da interviste, sondaggi e studi di casi.
Secondo due studi sperimentali (Niederdeppe J, et al; Bergan 2023, at al.) raccontare storie su individui con problemi di salute, una delle più frequenti raccomandazioni di comunicazione, potrebbe inavvertitamente portare i decisori politici ad attribuire tali problemi di salute al comportamento individuale piuttosto che a determinanti strutturali della salute. Inoltre, sebbene interviste e sondaggi possono fornire utili spunti sul punto di vista e le preferenze degli stakeholder, potrebbero essere inclini a bias di risposta; in particolare, i decisori politici potrebbero enfatizzare l’impatto dei risultati scientifici sulle loro decisioni e minimizzare il ruolo di altri fattori, come il lobbying.
Gli studi di caso, sebbene non soggetti a bias di risposta, non consentono le condizioni controllate necessarie per stabilire l’esistenza di un rapporto causa effetto: nella comunicazione ai decisori politici prevale la tendenza ad analizzare studi di caso di successo, piuttosto che a valutare gli sforzi infruttuosi. Gli esperimenti hanno i loro limiti, ma sintetizzando i risultati sperimentali con le intuizioni basate sulla pratica dei comunicatori, dovrebbe essere possibile identificare strategie che hanno una solida base di prove attraverso più metodi.
Date queste limitazioni, c’è bisogno di maggiore ricerca, in particolare di esperimenti controllati, sulle strategie per comunicare con i decisori politici sul cambiamento climatico e le sue connessioni con la salute. Condurre esperimenti a cui partecipano i decisori politici pone notevoli sfide metodologiche, per cui potrebbe volerci molto tempo per costruire una solida base di prove: tuttavia, gli esperimenti indirizzati ai cittadini potrebbero rappresentare un risultato intermedio comunque valido. Considerando la lacuna della letteratura su clima e salute, saranno necessari nuovi studi per comprendere quali sono le strategie di comunicazione più utili ed efficaci su tematiche del clima o su clima e salute in differenti aree geografiche e contesti.
Infine, la maggior parte degli studi inclusi nella revisione Ettinger ha preso in considerazione solo alcuni aspetti della strategia di comunicazione. Per aumentare l’efficacia, i comunicatori dovrebbero adottare un approccio sistematico al processo di decision making, sfruttando le potenzialità di una strategia di comunicazione.
Quali domande per i comunicatori su clima e salute
Dagli studi esaminati sono emerse una lista di domande per i comunicatori su clima e salute:
• quali sono i nostri obiettivi di comunicazione?
• cosa conosciamo del contesto politico, inclusi i processi di policy making e di opposizione politica? Cosa non conosciamo del contesto politico e come possiamo aumentare la nostra comprensione?
• con chi dovremmo coordinarci per accrescere il nostro impatto?
• chi dovrebbe essere il nostro pubblico target principale?
• come possiamo costruire relazioni con questo pubblico?
• chi sono i comunicatori più efficaci per raggiungere questo pubblico?
• quali sono i canali e le opportunità di comunicazione più adeguate (ad esempio, policy brief, e-mail degli elettori, testimonianze in tribunale o attività di lobbying)?
• quali sono il contenuto, lo stile e la struttura più adeguati per i nostri messaggi?
• quando e con quale frequenza dovremmo comunicare con il nostro pubblico?
• come possiamo misurare il successo della nostra comunicazione?
Studio originale
Ettinger, Joshua et al. Communicating with policy makers about climate change, health, and their intersection: a scoping review. The Lancet Planetary Health 2025, Volume 9, Issue 1, e53 – e61
Foto di Andrea Schettino su Pexels https://www.pexels.com/it-it/foto/formazione-di-ghiaccio-nel-corpo-d-acqua-3923277/
fonte: https://www.dors.it/2025/02/come-comunicare-con-i-decisori-politici-su-clima-e-salute/