Riscoprire l’importanza di promuovere collaborazioni tra le istituzioni per rispondere ai bisogni delle comunità e alle criticità delle aree urbane e periurbane anche attraverso la progettazione di interventi di architettura del paesaggio efficaci e lo sviluppo di strumenti digitali innovativi. Se ne è parlato al convegno “Il benessere verde nelle nostre città. Alla ricerca di dati, bisogni e sperimentazioni progettuali”, che si è svolto a Verona il 14 febbraio ed è stato organizzato dalle Università di Verona, Firenze e Genova.
Negli ultimi anni, in Italia, si è sviluppata una crescente consapevolezza ambientale, accompagnata da maggiore attenzione da parte delle autorità competenti nell’adozione di strumenti specifici per il rispetto degli standard ambientali e la tutela degli equilibri ecologici. La legge n. 10 del 2013 riconosce il 21 novembre come “giornata nazionale degli alberi” al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del Protocollo di Kyoto, ratificato dalla Legge n. 120 del 2002, e dalle politiche orientate alla riduzione delle emissioni di gas serra. Al centro di questi temi ci sono anche la prevenzione del dissesto idrogeologico, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la vivibilità degli insediamenti urbani e la valorizzazione delle tradizioni culturali legate all’albero in Italia. La Legge del 2013 ha, infatti, formulato la prima definizione univoca a livello nazionale di “albero monumentale”, prevedendo disposizioni per la tutela e salvaguardia di questi alberi e istituendo l’“elenco degli alberi monumentali d’Italia” dove ogni Comune e Regione può aggiungere quelli presenti sul proprio territorio dopo averli censiti in coordinamento con i carabinieri Forestali. Gli strumenti normativi disponibili, come i Piani paesaggistici, i Piani territoriali di coordinamento, i Piani regolatori e i Piani del Verde, sono fondamentali per gli amministratori e i pianificatori, che devono orientare le politiche di gestione del territorio verso la qualità ambientale e la sostenibilità. In questo contesto, il verde urbano o pubblico si conferma un’importante risorsa, fungendo da “polmone verde” per le città.
L’ecosistema naturale, costituito dagli spazi verdi urbani e dagli spazi agro-naturali che la città ha incorporato generano importanti benefici, con le molteplici funzioni ecologiche e sociali, per la qualità dell’ambiente urbano e per la vita dei cittadini. Una gestione sostenibile della città non può prescindere dal considerare questo patrimonio naturale come oggetto di specifiche politiche di pianificazione e controllo, ma questo richiede un approccio interdisciplinare, capace di integrare i principi delle scienze naturali negli strumenti di pianificazione del paesaggio.
In un contesto di ricerca dinamico, il Ministero dell’Università e della Ricerca promuove eventi utili per coordinare progetti collettivi. Tra i Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PNRI) rientra il convegno “Il benessere verde nelle nostre città. Alla ricerca di dati, bisogni e sperimentazioni progettuali” che si è svolto a Verona il 14 febbraio 2025 organizzato dalle Università di Verona, Firenze e Genova. L’evento ha permesso di riscoprire l’importanza di promuovere collaborazioni tra le istituzioni, orientate a rispondere tempestivamente ai bisogni delle comunità e alle criticità delle aree urbane e periurbane. Ciò include la progettazione di interventi di architettura del paesaggio efficaci e lo sviluppo di strumenti digitali innovativi per favorire collaborazioni e relazioni che il tema della natura urbana e gli interventi sulla natura stanno generando.
L’efficacia dei progetti collettivi di interventi metropolitani o sovralocali deve basarsi innanzitutto sulla scelta strategica della localizzazione di intervento, commisurando benefici e modalità che permettano di rispondere ai bisogni delle comunità. In questo contesto, il concetto di sostenibilità necessita di essere declinato sotto gli aspetti ambientale, socioculturale ed economico, innescando processi in grado di mitigare le vulnerabilità territoriali.
Oltre a strumenti digitali innovativi che permettano di esplorare e condividere diverse prospettive sul ruolo della natura urbana a fronte dei rapidi cambiamenti paesaggistici, il verde urbano necessita di essere esplorato anche dal punto di vista economico. L’allocazione delle risorse si riferisce sia ai progetti di architettura che lavorano sulle diversità dei paesaggi e tematiche sia trasversali che specifiche del territorio, sia alla progettazione e la realizzazione interventi di qualità, che apportino un valore ricreativo e benefici in grado di giustificare l’investimento.
Pianificare il verde urbano non vuol dire unicamente incrementare il numero di alberi e aree verdi; come si evince anche dalle “Linee guida per la gestione del verde urbano”, approvate dal Ministero dell’ambiente nel 2017, alla quantità è necessario affiancare la qualità dell’intervento, valorizzando le diverse funzionalità dello stesso, in chiave tanto ecologico-ambientale quanto di benessere sociale ed economico. Concetto ribadito dalla recente Strategia nazionale per la biodiversità per il 2030, che abbraccia una concezione pluridimensionale del verde urbano, dove ai target di forestazione si affiancano obiettivi volti ad arrestare la perdita di ecosistemi verdi, favorendo la diffusione delle natued based solutions.
Le sfide dell’Antropocene richiedono un’azione dinamica da parte degli attori coinvolti nella raccolta e nell’accesso a dati sociosanitari, demografici e ambientali locali, essenziali per misurare e valutare la qualità del benessere verde di prossimità. Gli spazi verdi urbani non solo contribuiscono al miglioramento della salute pubblica, ma favoriscono anche l’interazione sociale e la coesione della comunità. Iniziative come quella alla quale abbiamo attivamente partecipato si inseriscono pienamente nella visione della salute globale e della One Health, concetti che sono stati ampiamente recepiti anche dai più recenti Piani della Prevenzione. Questo approccio integrato è fondamentale per affrontare le sfide complesse che il nostro tempo ci impone, promuovendo un futuro più sostenibile e salubre per tutti.
- la pagina del sito dell’Università di Verona dedicata al convegno “Il benessere verde nelle nostre città. Alla ricerca di dati, bisogni e sperimentazioni progettuali” (Verona, 14 febbraio 2025) dove è disponibile la locandina dell’evento (pdf 950 kb)
- la Legge 1 giugno 2002, n. 120. “Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l’11 dicembre 1997”
- sul sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, la pagina dedicata all’“Elenco degli alberi monumentali d’Italia ai sensi della Legge n. 10/2013 e del Decreto 23 ottobre 2014”
- le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” (pdf 3,0 Mb).
Fonte EpiCentro ISS Testo scritto da: Angela Nardin, Aurora Mancini – Dipartimento Ambiente e Salute, ISS