In una soleggiata mattina di novembre arrivò la chiamata della Capitaneria di Porto per richiedere l’intervento del nostro Servizio, un lavoratore era caduto in mare da un peschereccio.
Il giovane marinaio si chiamava Nadir ed era originario della Tunisia, non aveva il permesso di soggiorno e lavorava, da qualche mese, a bordo di una motopesca attrezzata per la pesca a strascico.
Questa è la cento decima storia aggiunta al repertorio, nel quale sono raccolte le storie scritte dagli operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che partecipano al progetto “Identificare cause e soluzioni degli infortuni lavorativi. Il modello comunità di pratica e narrazione”.
Vai al repertorio delle storie di infortunio,
leggi direttamente la sintesi della storia
leggi direttamente la storia completa “Il marinaio invisibile”.