ALLATTAMENTO AL SENO: stop alle disuguaglianze

La Settimana per l’Allattamento Materno (SAM), in Italia si celebra ogni anno dal 1 al 7 ottobre ed è finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori rispetto all’alimentazione infantile, attraverso l’approfondimento di un tema specifico e diverso ogni anno.
L’argomento è scelto dall’Alleanza Mondiale per gli Interventi a favore dell’Allattamento (WABA), costituita da individui, reti ed organizzazioni che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento (partendo dalla Dichiarazione degli Innocenti e la Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini dell’OMS e dell’UNICEF).

Il tema della SAM 2024  è stato “stop alle disuguaglianze” finalizzato a mettere in evidenza la necessità di incrementare il sostegno all’allattamento per ridurre le disuguaglianze sociali, in particolare in  situazioni di emergenza e di crisi.

Le disuguaglianze sociali nell’allattamento possono essere sia strutturali che organizzative. Le prime comprendono la mancanza di una politica nazionale efficace sull’alimentazione dei neonati e dei bambini e, in molti Paesi, il divario tra aree urbane e rurali (le ragioni per cui i tassi di allattamento sono più bassi nelle aree rurali potrebbero dipendere dal mancato accesso alle informazioni e al sostegno all’allattamento forniti dal sistema sanitario e dallo stato socioeconomico).

Inoltre, durante i periodi di emergenza, l’eventuale mancanza di una politica globale sull’alimentazione infantile, contribuisce all’interruzione dell’allattamento anche a causa dell’influenza negativa delle ditte produttrici di sostituti del latte materno le quali bersagliano le persone più fragili con campagne pubblicitarie mirate. Infatti il reddito e soprattutto il livello di istruzione delle donne influiscono significativamente e in tanti modi sui tassi di allattamento: più sono bassi più le donne devono   affrontare difficoltà nell’accesso a un’alimentazione adeguata, all’assistenza sanitaria, alle informazioni e al sostegno durante la gravidanza e il post partum e, contemporaneamente, non hanno le risorse per acquistare sostituti del latte materno.

Le disuguaglianze legate a motivi organizzativi includono le carenze nell’implementazione dell’Iniziativa Ospedali Amici dei Bambini che prevede buone pratiche finalizzate a favorire l’avvio dell’allattamento: contatto pelle-a-pelle, roaming in e poppate a richiestala carenza di banche del latte per i neonati prematuri o con patologie sono limitate in numero e nella distribuzione geografica e questo comporta un accesso non equo da parte dei bambini che ne avrebbero più bisogno; si registrano anche carenze nel sostegno alle donne con disabilità o patologie mentali e/o fisiche: per fare un esempio, le madri positive all’HIV potrebbero non ricevere informazioni accurate e indicazioni appropriate in ottemperanza alle Linee Guida su HIV e allattamento.
Anche la durata del congedo di maternità riveste un ruolo determinante: secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro più di 830 milioni di donne non hanno un’adeguata tutela e i progressi sono lenti nel recepire la raccomandazione dell’OMS di offrire almeno 6 mesi di congedo retribuito per facilitare l’allattamento esclusivo. Difficoltà importanti si registrano anche nei casi in cui non sia previsto un periodo di congedo per il partner, in cui sul posto di lavoro non vi sia nessun sostegno e per tutte le categorie di lavoratrici informali (più della metà della forza lavoro globale).

La formula (un tempo detta latte artificiale) è costosa per le famiglie, non ha tutti i vantaggi dell’allattamento sulla salute materna e infantile ed ha un forte impatto sull’ambiente[1]
Per la SAM 2024 l’UNICEF Italia ha pubblicato una guida all’implementazione e rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno[2]  e all’identificazione delle violazioni del medesimo[3] e il Rapporto 2024 sullo stato di applicazione del Codice in collaborazione con IBFAN Italia[4]: le due pubblicazioni rappresentano due strumenti utili per gli operatori e le operatrici per proteggere le famiglie dalle pressioni commerciali e sostenerle nelle scelte basate su informazioni indipendenti.

Gli obiettivi della SAM 2024 sono quindi stati: radicare il concetto che attraverso l’allattamento si possono ridurre le differenze sociali, informare sul rischio di disparità in tema di diffusione e sostegno dell’allattamento, attivare azioni appropriate per ridurre le disparità nel sostegno ponendo particolare attenzione alle donne, coppie, famiglie più vulnerabili.

A breve uscirà il tema per il 2025 e tutti gli operatori  le operatrici lo attendono con trepidazione pur sapendo che il vero risultato sarebbe non esser più costretti a difendere l’allattamento dalle ditte, dai servizi sanitari inefficienti, dai datori di lavoro insensibili.


A cura di Luisa Mondo, Servizio di Epidemiologia ASL TO3, Regione Piemonte, luisa.mondo@epi.piemonte.it

[1] ricavata principalmente da latte vaccino trasformato e poi imballato, trasportato, ricostituito con acqua (spesso in bottiglia), riscaldato, somministrato in biberon a loro volta in plastica. Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento sono azioni amiche delle mamme, dei bambini, delle famiglie, degli animali e del pianeta.

[2] https://www.ibfanitalia.org/cosa-e-il-codice/

[3] https://www.datocms-assets.com/30196/1727683081-cosa_devo_sapere_ita.pdf

[4] https://www.datocms-assets.com/30196/1727885862-code-statusreport2024-who-unicef-ibfan-ita.pdf

fonte: https://www.disuguaglianzedisalute.it/stop-alle-disuguaglianze-tema-della-settimana-per-lallattamento-al-seno-di-questanno/

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