L’ultima newsletter del 2024 di DORS è dedicata a una riflessione condivisa riguardante Connessioni, l’appuntamento con cui abbiamo concluso i festeggiamenti per i 25 anni di Dors lo scorso 11 ottobre, presso la Lavanderia a Vapore – Centro di residenza per la danza a Collegno (TO).
Lo facciamo per restituire a chi c’era, ma anche per dare l’opportunità a chi non c’era di capire almeno un po’ e di unirsi al lavoro di sostegno alla costruzione del prossimo Piano della Prevenzione. Questo era infatti l’intento di Connessioni: riflettere sul presente e il futuro della Promozione della Salute che ispira e sostiene, strategicamente e metodologicamente, il Piano della Prevenzione e il contrasto alle disuguaglianze, intrecciando quanto si sta facendo con gli stimoli forniti dagli esperti e le proposte dei partecipanti.
L’11 ottobre abbiamo realizzato un grande laboratorio dove il tema delle CONNESSIONI tra inclusione e salute globale, è stato affrontato attraverso tre prospettive: ambiente, cultura e linguaggi (il programma). Qui potete trovare le slide e il video della presentazione di Antonella Bena, direttrice di Dors.
Abbiamo dato spazio di espressione a tutti i partecipanti: c’erano 95 persone provenienti da 9 Regioni e con attività svolte a livello nazionale, regionale, locale. In prevalenza erano donne, provenienti da settori decisamente eterogenei (sanità, università, terzo settore, cultura, scuola, ambiente, amministratori locali, trasporti) e con professionalità diversificate (medicə, infermierə, psicologə, sociologə, assistenti sociali, educatə, biologə, veterinarə, statisticə, antropologə, tecnici della prevenzione, ingegnerə, artistə, comunicatə, architettə, insegnanti, giornalistə, economistə, laureatə in giurisprudenza, scienze politiche, lettere, scienze naturali).
Alberto Pagliarino ci ha aiutato a entrare nel tema con un breve intervento teatrale tratto da “Il respiro del mondo. Monologo semiserio sulla crisi climatica” – di e con Alberto Pagliarino, Regia Alessandra Rossi Ghiglione. I facilitatori di SCT Centre UniTo e di Hangar Piemonte sono riusciti a mettere i partecipanti in una condizione aperta, collaborativa e non giudicante. I conduttori dei gruppi sono quindi riusciti a raggiungere l’obiettivo di selezionare priorità di azione e riflessione future: un compito non facile vista la numerosità e la varietà dagli intervenuti.
I tre relatori hanno fornito molti stimoli e spunti di riflessione.
È complesso sintetizzare in 20 minuti lo stato dell’arte e le priorità in tema di ambiente e salute: Lucia Bisceglia, dell’Agenzia Regionale di Sanità della Regione Puglia, è partita dal concetto generale di ambiente – “tutto ciò che io non sono” – descrivendone l’impatto sulla salute (l’OMS stima che 1 decesso su 4 sia attribuibile all’esposizione a fattori di rischio ambientali, che contribuiscono ad un largo spettro di malattie e infermità: 13 milioni di decessi evitabili, di cui 7 milioni attribuibili all’esposizione all’inquinamento atmosferico) e sottolineando la necessità di un approccio globale, one health, partendo dalla sanità pubblica e favorendo la partecipazione dei cittadini:
“I servizi di prevenzione e i medici potrebbero guidare il cambiamento per stabilire un confronto strutturato sulla prevenzione con i cittadini e pazienti, che includa raccomandazioni per scelte di salute in campo di mobilità, uso dell’energia, nutrizione. In aggiunta, dovrebbero far sentire la propria voce… per indicare cambiamenti strutturali…”
E dal 2020 ci siamo nostro malgrado dovuti rendere conto di essere in presenza di una sindemia (termine che richiama le complesse interazioni tra fattori biologici, ambientali e sociali che concorrono a incrementare la suscettibilità individuale e di gruppi vulnerabili di popolazione peggiorando gli esiti di salute), sostenendo la necessità di una strategia dei co-benefici, cioè di politiche di investimento e crescita autenticamente sostenibili, in grado di legare lo sviluppo alla promozione contestuale del miglioramento della qualità ambientale e alla tutela della salute degli esseri viventi. Queste politiche sono anche politiche di pace, di mitigazione dei contrasti, di prevenzione delle violenze.
L’intervento ha offerto dunque importanti spunti per alcuni programmi che compongono il Piano di Prevenzione 2020-2025: il programma predefinito PP9 – Ambiente, clima e salute -, il programma predefinito PP2 – Comunità attive, il programma libero PL12 – La promozione della salute nella cronicità e il PL13 – Alimenti e salute.
Qui potete trovare le slide e il video dell’intervento.
Pieluigi Sacco, dell’Università di Pescara-Chieti, ha sintetizzato le conoscenze della relazione tra cultura e salute, un ambito molto effervescente e in grande movimento con investimenti importanti anche da parte dell’Unione Europea. Sono state trovate associazioni positive tra attività culturali e diversi outcome di salute (depressione, ansia, declino cognitivo negli anziani, qualità della vita correlata alla salute nei pazienti con condizioni croniche, benessere generale e psicologico, competenze cognitive, emotive e sociali); molti sono gli interventi sul campo (e l’Italia è uno dei paesi tra i più prolifici in Europa). Le politiche più promettenti sono quelle in cui i ministeri o le agenzie della sanità e della cultura lavorano insieme sviluppando meccanismi intersettoriali per supportarne l’espansione, la valutazione e le infrastrutture specifiche per consentirne l’effettiva implementazione. La progettazione del prossimo Piano della Prevenzione, con la sua particolare attenzione all’intersettorialità e all’equità, rappresenta un contesto privilegiato per lavorare in questo senso.
Qui potete trovare il video dell’intervento.
E infine Michele Marangi, dell’Università Cattolica di Milano, ha affrontato la relazione tra linguaggi e salute.
“Un linguaggio non è una lingua, non ha regole definitive, non ha grammatica in senso proprio, si adatta e aggiorna continuamente – evidenziando che siamo nell’epoca del “post”: post medialità – i media si frammentano e ricompongono continuamente, difficilmente isolabili e identificabili, nel flusso continuo di una comunicazione ininterrotta – ; post digitale – viviamo onlife, nella continua ibridazione tra ciò che accade offline e online – post verità – la scelta e la sopravvalutazione delle informazioni o degli aspetti di realtà che confermano il proprio punto di vista e le proprie attese – post realtà – la convinzione che la realtà sia coerente con quel tipo di informazioni e convinzioni, oltre ogni evidenza “scientifica” o “oggettiva”“.
Per poter promuovere efficacemente cambiamento, il Piano della Prevenzione deve dotarsi di strategie comunicative capaci di adattarsi e aggiornarsi costantemente, curando le capacità degli operatori coinvolti in prima linea. Qui potete trovare le slide e il video dell’intervento.
Gli approfondimenti che ci sono stati offerti dai tre relatori sono in grande sintonia con lo studio di previsione di EuroHealthNet “Il futuro della salute pubblica in Europa”, il cui report di sintesi dei risultati è stato recentemente tradotto da Dors, che ha partecipato ai lavori.
Connessioni è dunque un modo concreto e partecipato per collaborare allo sviluppo di politiche locali, regionali e nazionali, in linea con le sfide chiave che gli intervistati coinvolti da EuroHealthNet hanno indicato per la salute pubblica in Europa entro il 2035. Il lavoro per il Piano di Prevenzione è in continua evoluzione e pronto ad entrare nella nuova fase di progettazione futura. Il Ministero della Salute ha dichiarato l’intenzione di costituire nel 2025 specifici gruppi di progettazione che coinvolgano le Regioni.
Dors cercherà di sostenere questo processo proprio a partire da quanto emerso da Connessioni e dalle conclusioni dei tre gruppi di lavoro:
• a gennaio pubblicheremo il report completo, contenente i dettagli dei lavori e i messaggi e le priorità, co-costruiti con tutte le persone partecipanti, ad uso dellə lettorə Dors e in particolare dellə diversə responsabili locali, regionali e nazionali del Piano di Prevenzione
• stiamo predisponendo un piano editoriale che nel corso del 2025 offrirà ulteriori spunti e approfondimenti su Ambiente, Cultura e Linguaggi
• riuniremo gli stimoli di Connessioni all’interno di proposte formative che possano sostenere le azioni in essere e la progettazione del prossimo Piano di Prevenzione.
Ci piacerebbe farlo ancora una volta in modo partecipato e intersettoriale. Per questo invitiamo chiunque lo desideri a scriverci e fornirci idee e riflessioni, porre domande alla relatrice e ai relatori, dare la disponibilità a scrivere o rileggere.
Per approfondire, guarda la playlist composta da 12 video su Connessioni – prima parte e conclusioni.
Ho usato fin qui il plurale perché questo editoriale è scritto a più mani da tutta Dors ed è la sintesi del lavoro collettivo di un anno con diversi partner: Hangar Piemonte, Lavanderia a Vapore, SCT Centre UniTo, Cultural Welfare Center. Utilizzo però adesso la prima persona singolare per dirvi che il 2025 sarà per me un altro inizio: lascerò infatti Dors per andare in pensione. Ringrazio tuttə per questi anni passati insieme: sono stati belli, stimolanti, generativi. Le idee che abbiamo condiviso e le esperienze che abbiamo fatto insieme mi affiancheranno nella vita nuova.
Auguri di serene e riposanti feste.
fonte: https://www.dors.it/2024/12/connessioni-tra-inclusione-e-salute-globale-2/