Sono online i risultati preliminari della VI raccolta dati di COSI (Childhood Obesity Surveillance Initiative) effettuata nelle scuole primarie di 37 Paesi della Regione europea dell’OMS nel periodo 2022-2024 e che ha coinvolto circa 470.000 bambini e bambine di 7-9 anni.
Il documento fornisce un quadro significativo sui livelli di sovrappeso e obesità infantile dopo la pandemia di COVID-19.
Complessivamente, la prevalenza dell’eccesso ponderale (che include sovrappeso e obesità) è del 25%, con un valore più alto tra i bambini (26%) rispetto alle bambine (23%). Nella maggior parte dei Paesi almeno un bambino/a su dieci è obeso, mentre in numerose nazioni circa un bambino/a su cinque è sovrappeso.
Rispetto alle stime degli anni precedenti, in quasi tutti i Paesi partecipanti alla sorveglianza non si sono registrate riduzioni dei livelli di sovrappeso e obesità, dati che dimostrano come queste due condizioni continuino a rappresentare un importante problema di salute pubblica.
L’eccesso ponderale, infatti, è tra le principali cause di morte e disabilità nella Regione europea dell’OMS in quanto aumenta il rischio di molte patologie non trasmissibili, inclusi malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e tumori, e causa più di 1,2 milioni di decessi all’anno.
L’Italia partecipa al COSI attraverso i dati della sorveglianza in età pediatrica OKkio alla SALUTE, coordinata dal CNaPPS dell’ISS, designato WHO Collaborating Centre sull’obesità infantile.
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