STRUMENTI AD ALTA RISOLUZIONE PER L’AZIONE IN SANITÀ PUBBLICA: i materiali dei sistemi di sorveglianza sanitaria PASSI e PASSI d’Argento

PASSI e PASSI d’Argento, strumenti ad alta risoluzione per l’azione in Sanità Pubblica:

il convegno del 10 dicembre 2024

Il 10 dicembre 2024 all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si è tenuto il convegno “PASSI e PASSI d’Argento, strumenti ad alta risoluzione per l’azione in Sanità Pubblica”. Il convegno, organizzato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS, aveva come obiettivo quello di illustrare il valore informativo dei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento ai fini dell’azione e della programmazione in sanità pubblica, ma anche in ambito della comunità scientifica. A 18 anni dall’avvio di questi sistemi di sorveglianza, l’evento è stato occasione per affrontare anche più in generale i temi complessi della prevenzione, della sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e del principio della salute universale. Il convegno era rivolto a esponenti delle Direzioni Regionali e Aziendali della Prevenzione, dei Piani Regionali della Prevenzione, di istituzioni non sanitarie impegnati nel governo della Sanità locale, ai Referenti Regionali e Aziendali e alla rete degli operatori coinvolti nei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento.

Il valore aggiunto delle sorveglianze oggi

Oggi, PASSI e PASSI d’Argento rappresentano uno strumento strategico in tutti gli ambiti in cui entrano in gioco la definizione e la valutazione delle politiche di prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e di promozione della salute.

Per la programmazione delle politiche di prevenzione e promozione della salute è fondamentale disporre di strumenti in grado di “misurare” in modo accurato i profili di salute della popolazione, ma nell’accezione più ampia di salute intesa come benessere psico-fisico e sociale. Per questa ragione è necessario identificare i bisogni di salute dei cittadini, tenendo conto delle peculiarità di ciascun gruppo e territorio, è importante conoscere l’attenzione dei cittadini alla prevenzione e la loro percezione del rischio perché queste guidano le loro scelte, così come è importante conoscere l’adesione dei cittadini ai programmi che il Paese sta attuando in tema di prevenzione (come gli screening oncologici o le vaccinazioni) o le motivazioni per cui non lo fanno; infine è necessario disporre di informazioni sui determinanti sociali che concorrono alle scelte individuali degli stili di vita e condizionano fortemente il contesto di vita, lavorativo, sociale e ambientale che influenzano quelle scelte e gli esiti di salute, è infatti necessario conoscere anche le barriere di accesso alla salute e alla prevenzione che l’ambiente pone per poterle rimuovere. È necessario disporre di strumenti in grado di monitorare tutto questo, nel tempo e nello spazio, che siano in grado di offrire un valido supporto per orientare le politiche sanitarie e programmare interventi di prevenzione mirati, ma anche di monitorarne l’efficacia in termini di esiti di salute. PASSI e PASSI d’Argento, rappresentano strumenti in grado di offrire questo tipo di dettaglio; nel titolo di questo convegno si è voluto definirli “strumenti ad alta risoluzione”, mutuando questa espressione dal linguaggio clinico degli strumenti diagnostici, proprio per sottolineare questa loro capacità e potenzialità.

PASSI e PASSI d’Argento sono inoltre strumenti incardinati nel sistema sanitario nazionale perché sono condotti dai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, coordinati dalle Regioni e si avvalgono del supporto tecnico e scientifico dell’ISS per il coordinamento a livello centrale. Poiché sono disegnati come uno strumento delle ASL e per le ASL, sono in grado di produrre dati con un dettaglio territoriale difficilmente reperibile da altri sistemi o flussi di dati.

Per i fenomeni indagati forniscono stime tempestive e facilmente fruibili. Sono strumenti estremamente flessibili e recettivi a rispondere a nuovi bisogni conoscitivi dettati da nuovi programmi, da nuove indicazioni definite dalle strategie nazionali o internazionali in tema di prevenzione o dettati da esigenze regionali, anche in situazioni di emergenza (come ad esempio durante la pandemia di influenza A/H1N1 in PASSI nov 2019-gen 2010 o durante la pandemia di COVID-19).

La continuità della raccolta dati di questi sistemi rappresenta poi un ulteriore punto di forza e valore aggiunto che offre l’opportunità di analizzare i cambiamenti nel tempo, di breve, medio e lungo periodo e di cogliere perturbazioni nell’andamento di un fenomeno legate ad un preciso intervento o fatto contingente. La qualità, la solidità, la disponibilità, i tanti temi indagati, il dettaglio e la capacità di andare in profondità di questi sistemi rendono i dati delle sorveglianze un patrimonio informativo rilevante utile alla programmazione ma anche alla comunità scientifica come testimoniano anche le molte alleanze avviate con i diversi gruppi e centri di competenza.

Il convegno del 10 dicembre 2024

L’evento è stato organizzato in sezioni tematiche, ognuna delle quali ha offerto una panoramica dai dati delle sorveglianze e portato il punto di vista di un esperto sugli argomenti trattati.

La prima sessione “Prevenzione: la chiave per la salute del domani” ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione, anche per la sostenibilità di un sistema universalistico come il nostro, e ha offerto una panoramica della situazione in Italia dal 2008 ad oggi a partire dai dati delle sorveglianze sui fattori di rischio comportamentali connessi alla salute (fumo, alcol, sedentarietà, eccesso ponderale, basso consumo di frutta e verdura) e sulla partecipazione dei cittadini ai programmi di prevenzione per la diagnosi precoce dei tumori.

Scarica le presentazioni della I sessione:

La seconda sessione intitolata “La salute diritto universale: sfide in una società in trasformazione” ha posto l’attenzione sulle disuguaglianze sociali nella salute sui determinanti sociali, sulle differenze di genere e in generale sulle barriere di accesso alla salute, ponendo l’accento sulla capacità di questi sistemi di cogliere le differenze nella salute fra i gruppi della popolazione più vulnerabili, a partire dagli anziani.

Scarica le presentazioni della II sessione:

Ha chiuso la mattinata una Tavola Rotonda che ha ospitato i diversi interlocutori istituzionali, a vario titolo coinvolti nell’azione e nel governo, nazionale e regionale, della Sanità (Ministero della Salute e Regioni) ma anche altri portatori di interesse e Società Scientifiche (Osservatorio Nazionale Screening, Siti, Rete citta sane OMS) per una riflessione sull’uso dei dati dei sistemi di sorveglianza nella governance sanitaria e in ambito scientifico.

Il convegno si è concluso con una terza sessione “Esperienze dal territorio” dedicata a un momento di confronto fra le Regioni per definire obiettivi e strategie comuni alla luce della complessità organizzativa di ciascuna Regione.

Scarica le presentazioni della III sessione:

Guarda la videopresentazione:

Scarica i poster (zip 53 Mb) del convegno.

Relatori, relatrici, moderatori e moderatrici

  • Carla Bietta – Dipartimento di Prevenzione, USL Umbria 1, Perugia
  • Stefano Campostrini – Dipartimento di economia, Università Ca’ Foscari, Venezia
  • Giovanni Capelli – CNaPPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma
  • Giuliano Carrozzi – Dipartimento di sanità pubblica, Ausl Modena
  • Benedetta Contoli – CNaPPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma
  • Marco Cristofori – Unità operativa sorveglianza e promozione della salute, Ausl Umbria 2, Orvieto
  • Gianpiero Dalla Zuanna – Dipartimento di Scienze Statistiche, Università degli Studi di Padova; Accademia dei Lincei
  • Angelo D’Argenzio – Dipartimento di Prevenzione, Asl Caserta
  • Pirous Fateh Moghadam – Dipartimento di Prevenzione, Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Trento
  • Daniela Germano – Direzione Centrale Salute, Politiche Sociali e Disabilità, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia; Centro regionale di riferimento Passi e PASSI d’Argento, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), Trieste
  • Cristiano Gori – Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Trento
  • Maria Masocco – CNaPPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma
  • Valentina Minardi – CNaPPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma
  • Francesco Moscone – Dipartimento di economia, Università Ca’ Foscari, Venezia; Brunel University of London (UK)
  • Francesco Perrone – Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM); Unità Sperimentazioni Cliniche, Istituto Nazionale Tumori – IRCCS Fondazione Pascale, Napoli
  • Mauro Ramigni – Dipartimento di Prevenzione, Aulss 2 Marca Trevigiana, Treviso
  • Pasquale Stefanizzi – Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, Università degli Studi di Bari Aldo Moro
  • Massimo Oddone Trinito – Dipartimento di Prevenzione, Asl Roma 2

 

Data di pubblicazione della pagina: 12 dicembre 2024

Fonte EpiCentro ISS

Testo scritto da: Maria Masocco, Federica Asta, Benedetta Contoli, Valentina Minardi e Valentina Possenti – Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (CNaPPS), ISS

Print Friendly, PDF & Email