Giustizia nella comunità
Un modello originale di Lavori di Pubblica Utilità e di Messa alla Prova. Il libro dall’esperienza de la Società della Ragione
Questo volume presenta l’originale esperienza di una associazione, la Società della Ragione, riguardo l’accoglienza di persone cui sono prescritti i “lavori di pubblica utilità”, o come pena sostitutiva, o più spesso come parte fondamentale di un programma di “messa alla prova”. La società civile offre un’occasione di impegno alle persone che hanno compiuto reati minori – spesso legati alle droghe o all’abuso di alcol – facendosi in tal modo parte attiva della giustizia di comunità: una giustizia alternativa al carcere, non solo perché la riparazione del reato non contempla la segregazione “dentro le mura”, ma perché lo stesso concetto di “pena” è declinato diversamente.
La Società della Ragione ha lavorato per diversi anni per qualificare il modello di accoglienza delle persone in “lavori di pubblica utilità”. Il libro mira in primo luogo a socializzare le “buone pratiche” e a rafforzare il lavoro in rete dei soggetti, istituzionali e del privato sociale, che operano nel settore della giustizia alternativa; al fine di allargare il campo delle associazioni ed enti che accettano le persone per i lavori socialmente utili. Ma ha anche un’ambizione in più, di rappresentare un esempio di presa di parola “dal basso” sul dibattito pubblico in tema di giustizia e carcere, a partire dal “fare” sul campo.
Per verificare se dalla visuale delle pratiche alternative di giustizia sul territorio, si possa incidere sul senso comune: spostando l’attenzione dalla centralità del carcere nel suo continuo rigonfiamento, alle pratiche di giustizia di comunità, che si stanno sviluppando pur con molti limiti. Può la giustizia di comunità rappresentare un volano di cambiamento? A questa domanda cruciale, questo volume cerca di offrire qualche spunto di riflessione per articolare una risposta.