REPERTORIO DELLE ESPOSIZIONI OCCUPAZIONALI AD AMIANTO: l’aggiornamento di Epidemiologia & Prevenzione

files/2024/ep48-6-s1/aggiornamento_amiantotoscana2024_cover.jpgIl Repertorio qui presentato è una raccolta di informazioni sull’utilizzo che l’industria e le varie attività connesse hanno fatto dell’amianto e dei materiali contenenti amianto, con particolare riferimento alla Toscana. Il lavoro è stato sviluppato presso l’ Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologia (ISPRO) di Firenze, dove dal 1988 è presente un’attività di ricerca e di sorveglianza epidemiologica in tema di amianto; dal 2016, l’Istituto svolge anche attività di coordinamento e valutazione tecnico-scientifica del programma regionale di sorveglianza sanitaria ex-esposti ad amianto.

Il Repertorio è uno strumento di lavoro per tutti gli operatori che si trovano a esaminare e classificare le storie di persone affette da patologie correlabili all’esposizione professionale ad amianto, come pure di soggetti potenzialmente ex-esposti ad amianto che si presentano agli ambulatori del programma di sorveglianza sanitaria. È, infatti, necessario che gli operatori conoscano o abbiano a disposizione una documentazione corretta e dettagliata sulle esposizioni occupazionali ad amianto per settore produttivo: questo Repertorio ne offre una facile consultazione per coadiuvare l’attività corrente di prevenzione e tutela dei danni da esposizione ad amianto.
Il volume consta di 29 schede specifiche per settore e/o comparto produttivo, alcune delle quali includono settori diversi, ma accomunabili per quanto concerne il rischio amianto. Sono stati considerati i settori e i comparti per i quali esistono evidenze sull’utilizzo di amianto come materia prima o di materiali contenenti amianto facenti parte dei semilavorati e dei prodotti finiti oppure anche come componenti ausiliari negli impianti di produzione.
In ogni scheda è riportata una descrizione degli utilizzi e della presenza di questi materiali e delle possibili occasioni di esposizione subite dai lavoratori addetti. Si tratta di una sintesi di informazioni tratte dalla letteratura scientifica e grigia, nonché dalle 8.097 storie rilevate nelle diverse interviste fatte ai lavoratori toscani affetti da mesotelioma maligno o ai loro congiunti e registrate a partire dal 1988 dal Centro Operativo Regionale (COR) mesoteliomi toscano. Alcune schede sono state riesaminate e arricchite da operatori che, durante la loro attività professionale, per alcuni già conclusa, hanno approfondito l’argomento. Ogni scheda include un elenco di domande specifiche per settore o comparto che l’operatore dovrebbe formulare nel caso abbia necessità di approfondire e meglio indagare l’eventuale pregressa esposizione professionale ad amianto del soggetto che ha di fronte. Riferimenti bibliografici per eventuali approfondimenti sono riportati sia alla fine di ogni scheda (in tal caso, sono specifici per i settori o comparti considerati) sia nella parte finale del volume (quindi di carattere generale).
In tutti i Paesi industrializzati, anche in quelli che non prevedono leggi di bando dell’amianto, si è iniziato a osservare una riduzione degli utilizzi di amianto e delle relative esposizioni professionali intorno alla fine degli anni Settanta, ovvero alcuni anni dopo il diffondersi del consenso sulla cancerogenicità di questo minerale nella comunità scientifica. Questo fenomeno è risultato ancora più evidente dalla fine degli anni Ottanta, quando hanno iniziato a essere applicate norme più restrittive per la tutela della salute, specialmente in ambienti di lavoro. Tuttavia, ancora oggi si osservano malattie associate alla passata esposizione professionale ad amianto, sebbene nei prossimi anni si assisterà a una loro riduzione; in particolare, dovrebbe diminuire l’incidenza del mesotelioma maligno, il tumore più specificamente associato a tale esposizione, nonché quello a peggiore prognosi e con la più lunga latenza tra quelli correlati ad amianto. Particolare attenzione dovrà ancora essere posta al settore edile e a tutte quelle attività che prevedono ristrutturazioni di immobili edificati con materiali contenenti amianto e la loro bonifica.
Questo Repertorio potrà essere, quindi, uno strumento di lavoro – anche se non esaustivo e sicuramente aggiornabile con l’acquisizione di nuove conoscenze – per tutti gli addetti ai lavori, dagli operatori sanitari a quelli degli enti assicurativi, ai datori di lavoro, ai responsabili della sicurezza sul lavoro e ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione che si occupano di tutela dei rischi da amianto.
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