SI MUOVE LA CITTÀ, CON LE PIAZZE E I GIARDINI…: rendere le nostre città posti migliori in cui vivere

È possibile rendere i nostri paesi, le nostre città posti migliori in cui vivere, dove tutte le persone hanno possibilità di raggiungere una qualità di vita salutare e che le soddisfa?

Questo articolo riflette su questa speranza con tre contributi – un position statement, una nuova rete e una guida – rivolti principalmente alla sanità pubblica e alle amministrazioni locali.


Con Better places. A position statement on behalf of the Scottish Public Health System – pubblicato ad agosto 2024 – la Sanità Pubblica scozzese risponde che questo potrebbe accadere quando si entra in contatto prima di tutto con i luoghi, intesi sia come aree geografiche sia come contesti sociali, per proteggere e promuovere la salute di chi vi abita, lavora, studia, invecchia – agendo dapprima nelle zone dove si concentrano situazioni di svantaggio socioeconomico, che si ripercuotono sulla salute e sulla qualità della vita di chi le vive sulla propria pelle.

Questo approccio parte dal principio che vi è interazione tra ambiente fisico e contesto socio-economico e riconosce l’impatto che questa dinamica ha sulle persone che si relazionano quotidianamente in questo ambiente e con questo contesto.

Per apportare miglioramenti nella salute, nell’inclusione e nel benessere degli abitanti di una località, chi opera nel settore pubblico, nel privato, nel terzo settore e sui territori locali può adottare l’ascolto attivo e la progettazione partecipata che parte dal conoscere i luoghi e individua interventi mirati e coerenti con i bisogni espressi dalla comunità stessa.

La Scozia ha investito da tempo su politiche e normative a supporto e sviluppo di luoghi e comunità a favore della salute e dell’inclusione: il sito web Our Place racconta questo percorso e raccoglie casi studio e strumenti per trasferire queste esperienze in altri territori.

Alla luce di quanto appreso, il position statement Better Places conclude con la necessità di lavorare in partnership su tre ambiti di azione:

• rafforzare la leadership e la governance per garantire politiche e norme che abbiano il massimo impatto sulla salute e sul contrasto delle disuguaglianze

• implementare un robusto sistema di sorveglianza sui centri abitati e sulle comunità locali per conoscere e monitorare la qualità di vita degli abitanti che vivono quei luoghi

• agire per migliorare tutte le componenti di un luogo che possano promuovere salute e benessere e condividere i piani e i progetti in corso, i loro risultati a livello nazionale, attivando reti di scambio, sostegno e comunità di pratica.


Per favorire buone pratiche e iniziative per ridurre le disuguaglianze di salute nelle città, a settembre 2024, nel nostro Paese è nata la rete italiana delle ‘Marmot cities’, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità.

A questa rete per attuare strategie contro le disuguaglianze che tengano conto dei determinanti sociali di salute, possono aderire amministrazioni locali, servizi sanitari e di cura, organizzazioni che promuovono l’attivismo dei cittadini, associazioni di volontariato, religiose e della comunità ad aderire.

Per approfondire cosa sono le Marmot Cities, invitiamo a leggere l’articolo a cura di Giuseppe Costa, pubblicato nel 2023 su Disuguaglianzedisalute.it.


Infine, una risposta alla nostra domanda iniziale arriva dall’attività fisica.

La pubblicazione realizzata da Promozione Salute Svizzera a marzo 2023 – Integrare strutture insediative che promuovono l’attività fisica e gli incontri negli strumenti di pianificazione territoriale. Una guida per i responsabili dei dipartimenti della sanità – accompagna la sanità pubblica e gli amministratori locali a ripristinare e progettare strutture pubbliche che diano opportunità a tutte le persone di incontrarsi e di fare attività fisica.

Il documento, disponibile in lingua italiana, connette la promozione dell’attività fisica alla promozione della biodiversità, che contribuisce a regolare il clima. L’invito è inserire questa sinergia negli strumenti previsti per la pianificazione territoriale, specialmente dei centri urbani, per favorire, aumentare, far nascere spazi accessibili a tutte le persone; luoghi che promuovono stili di vita attivi, la coesione sociale, il contatto con la natura, la resilienza ai cambiamenti climatici.

Per strutture insediative si intende: parchi e aree verdi, cortili scolastici per la ricreazione e attività sportive, parchi giochi, passeggiate e sentieri naturali, luoghi di ritiro, spazi verdi di collegamento nelle aree urbane, vivai e orti comunitari.

Sul tema natura, ambienti e salute, invitiamo a leggere il Dossier natura, ambienti e salute (Dors, 2024).

Il titolo di questo articolo è tratto dal brano La sera dei miracoli di Lucio DallaSONY BMG MUSIC ENTERTAINMENT (Italy) S.p.A. 1980.

fonte: https://www.dors.it/2024/11/si-muove-la-citta-con-le-piazze-e-i-giardini/ articolo di Paola Capra

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