Da sapere
La lettura è un’attività potenzialmente molto ricca di benefìci, a breve e a lungo termine, per la salute psicologica e la salute in generale.
Leggere fa bene. Migliora le competenze linguistiche, logiche e di comprensione del testo. Aumenta la conoscenza del mondo ma anche la conoscenza di sé e degli altri, mantiene attive le funzioni cognitive di memoria, attenzione e concentrazione, ragionamento e capacità critica. I libri insegnano a comprendere il mondo, ad approfondire, a riflettere, a pensare. Propongono la calma e la temperanza.
Le storie permettono di accedere alla sfera dei sentimenti e delle emozioni dei protagonisti e in questo modo aumentano l’alfabetizzazione emotiva. Il vocabolario emotivo diventa più ampio e ciò migliora la definizione, l’espressione e la comprensione delle emozioni proprie e altrui. L’immedesimazione nei personaggi delle storie consente di sviluppare la capacità di sentire l’emotività dell’altro (cosa sta provando e come) ovvero l’empatia.
Inoltre, la pagina sollecita la mente a immaginare, illustrare protagonisti, luoghi, vicende, storie attivando una creatività personale. A differenza delle fiction della televisione e del cinema, i libri lasciano ai lettori la libertà di costruire le proprie immagini, con gradualità e con i propri tempi.Lasciarsi andare all’immaginazione, all’astrazione, ha il potere di sospendere l’esperienza del momento presente e trasportare il lettore in altri mondi, di distanziarlo dalla realtà del quotidiano, senza perdere il contatto con essa. Per questo motivo la lettura riduce le tensioni e lo stress.
La lettura si configura quindi come uno strumento proficuo per la promozione del benessere individuale e sociale. Gli effetti della lettura sono stati studiati da discipline diverse (psicologia, sociologia, pedagogia, ecc).
Nel 2015 è stata pubblicata la revisione di letteratura ‘The impact of reading for pleasure and empowerment’ che ha analizzato l’impatto della lettura di testi a scopo ricreativo o di sviluppo personale in diversi target di popolazione.
Il termine“reading for pleasure”è usato nella revisione per indicare la lettura ricreativa, che non prevede obiettivi di apprendimento ma il cui scopo è quello di intrattenimento. Il termine ‘reading for empowerment’ si riferisce ad una lettura indirizzata alla crescita personale e alla conoscenza di sè, ad esempio libri di auto-aiuto o manuali pratici.
La revisione di letteratura aveva inoltre l’obiettivo di costruire una solida base di evidenze per informare e orientare gli interventi di promozione della lettura sul territorio inglese.
Quanti sono gli italiani che leggono e chi sono? I dati ISTAT del 2017 aiutano a costruire una fotografia della situazione.
- I lettori sono in calo dal 2010, nel 2016 solo il 40,5% della popolazione ha letto almeno un libro nell’ultimo anno.
- La popolazione femminile mostra una maggiore propensione alla lettura già a partire dai 6 anni di età: complessivamente il 47,1% delle donne, contro il 33,5% degli uomini,ha letto almeno un libro nel corso dell’anno.
- Leggono di più i giovani tra gli 11 e 14 anni (51,1%) rispetto a tutte le altre classi di età.
- La lettura è legata al livello di istruzione: legge il 73,6% dei laureati, il 48,9% dei diplomati e solo il 23,9% tra chi possiede la licenza elementare.
- Persistono i divari territoriali: legge meno di una persona su tre nelle regioni del Sud (27,5%) mentre in quelle del Nord-est si raggiunge la percentuale più elevata (48,7%).
- Meno della metà dei lettori (45,1%) dichiara di aver letto al massimo tre libri nei 12 mesi precedenti l’intervista; si tratta dei così detti “lettori deboli”. Solo il 14,1% si annovera tra i “lettori forti”, avendo dichiarato di aver letto almeno 12 libri nell’ultimo anno.
- Nel 2016 circa una famiglia su dieci non aveva alcun libro in casa, dato ormai costante da quasi un ventennio.
- L’effetto della familiarità è forte nell’abitudine alla lettura: legge libri il 66,9% dei ragazzi tra i 6 e i 18 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 30,8% tra i figli di genitori che non leggono libri.
Risultati
Un primo aspetto molto importante emerso dalla revisione, da intendersi come prerequisito fondamentale per altri risultati, è il piacere che deriva dall’attività della lettura . Lo studio, inoltre,sottolinea l’importanza e la necessità di partire dalle motivazioni intrinseche dei potenziali lettori.
Gli outcome presi in esame coinvolgevano l’impatto della lettura nel corso di tutta la vita e su diverse dimensioni della persona, quali: gli aspetti cognitivi (memoria, attenzione, prestazioni scolastiche, alfabetizzazione, ecc); gli aspetti relazionali (come comunicazione, capacità di interazione, empatia), gli aspetti emotivi (alfabetizzazione emotiva, capacità di comprendere le proprie e altrui emozioni, modulazione delle proprie emozioni) e gli aspetti specifici di salute (depressione, ansia, deterioramento cognitivo, ecc).
La revisione ha permesso di creare delle mappe degli outcome, organizzate sia per tipologie di destinatari – popolazione generale, bambini e giovani, genitori e care giver adulti con problemi di salute, adulti con “bisogni speciali” (persone provenienti da contesti sociali particolarmente svantaggiati, persone con scarsa alfabetizzazione e persone in situazioni particolari come i detenuti) – e per livello coinvolto: personale (cambiamenti che hanno luogo nell’individuo), relazionale (cambiamenti relativi a come le persone si relazionano con gli altri o cambiamenti all’interno di gruppi di persone), ambientale (cambiamenti osservabili più facilmente da una prospettiva globale/complessiva del contesto esterno).
In totale sono state prodotte 6 mappe, una generale (Figura 1) e 5 specifiche per ognuno dei target di popolazione.
Figura 1 – Mappa complessiva degli outcome
Popolazione generale adulta
Forte correlazione tra lettura e sviluppo emotivo e personale. La lettura ricreativa aumenta l’empatia, la comprensione di se stessi, la propria identità sociale, la capacità di comprendere meglio la propria personalità e quella degli altri e la capacità di comprendere culture diverse dalla propria. In particolare lo studio di Billington (2015) dimostra che la lettura ricreativa è positivamente correlata con un maggiore senso di comunità, un più forte senso di inclusione sociale e un potenziamento delle capacità di socializzazione e comunicazione.
Bambini e giovani
Uno dei principali e importanti risultati relativi a questo target riguarda la positiva correlazione tra lettura e divertimento/piacere. La lettura si rivela un’attività piacevole di per sé e la componente di piacevolezza permane se il lettore ha l’opportunità di scegliere liberamente se e cosa leggere. Il piacere di leggere inoltre è fondamentale per alimentare una motivazione intrinseca che è prerequisito essenziale per il raggiungimento di altri obiettivi. Gli studi mostrano una forte correlazione tra lettura e aumento di conoscenza di sé e degli altri, migliori relazioni sociali, aumento del capitale sociale e culturale, incremento delle capacità di immaginazione, migliori capacità di attenzione e concentrazione. La lettura in questa fascia di età migliora, inoltre, il rilassamento e la regolazione dell’umore, aumenta le capacità comunicative e i risultati scolastici in tutto il corso degli studi.
Genitori e care giver
Uno degli studi esaminati (Hong and Lin, 2012) ha evidenziato come la partecipazione ad un club di lettura riservato a genitori abbia effetti positivi sulle interazioni genitore-bambino e sul pensiero positivo. Altri risultati positivi derivano dalla valutazione del programma Bookstart (Venn, 2014) che mostra un aumento dell’autoefficacia genitoriale, un incremento del coinvolgimento dei genitori nella relazione con i propri figli, un aumento delle interazioni genitori-figli e un aumento dell’interesse dei genitori verso i propri bambini.
Adulti con problemi di salute
Forte evidenza dell’impatto positivo della lettura ricreativa sulla capacità delle persone di affrontare disturbi mentali minori (common mental health disorders) come ansia e stress e sull’ aumentare la consapevolezza relativa a temi e abitudini di salute.
Per quanto riguarda problemi di salute cronici, come la depressione e la demenza, gli studi esaminati hanno evidenziato che:la lettura ricreativa riduce i sintomi di depressione; nelle persone anziane con demenza la lettura aumenta sentimenti di gioia, di autenticità e migliora il senso di identità personale. Mentre sul piano cognitivo migliorano le capacità di ascolto, di memoria e di attenzione (Billington, 2013). Leggere inoltre diminuisce il rischio di demenza in età senile.
Non ci sono chiare evidenze rispetto all’impatto positivo della lettura ricreativa su persone che hanno problemi neurologici, questo indica la necessità di ulteriori studi in questo ambito.
Adulti con bisogni speciali
Gli studi esaminati evidenziano che la lettura ricreativa aumenta la fiducia in se stessi, migliora alcune capacità personali come le capacità comunicative, la capacità di capire ed esprimere se stessi e l’autostima. La lettura in questo particolare target aumenta anche l’empatia e le capacità relazionali.
I principali outcomes della lettura ricreativa emersi dagli studi esaminati riguardano: l’aumento della conoscenza di sé, dell’altro, del mondo circostante vicino e lontano; una maggiore capacità di comprendere il punto di vista degli altri; la possibilità di evasione insita nella lettura ricreativa e il conseguente effetto di distrazione e relax.
La revisione conclude che la lettura aumenta la capacità empatica, potenzia la conoscenza di sé stessi, migliora le relazioni con gli altri, riduce i sintomi di depressione e di deterioramento cognitivo senile e incrementa il benessere lungo tutto il corso della vita. La lettura, inoltre, ha un impatto positivo anche sul senso di appartenenza alla comunità e sul capitale sociale e culturale.
Metodologia
La metodologia di ricerca per condurre la revisione di letteratura si è basata sulle linee guida dell’EPPI Centre e ha esaminato:
- analisi di letteratura fornita da “The Reading Agency” e dal gruppo di progetto
- studi individuati attraverso una ricerca sistematica su “web of knowledge” e “Google Scholar”
- letteratura grigia
Sono stati stabiliti dei criteri d’inclusione concordati con “The Reading Agency” che prevedevano:
- pubblicazioni degli ultimi 10 anni
- programmi e interventi sulla promozione della lettura individuale (inclusi programmi extracurricolari e programmi condotti nel contesto scolastico ma finalizzati al potenziamento della lettura fuori della scuola)
- i programmi potevano includere la lettura per apprendere ma non l’apprendimento della lettura.
In totale erano 51 gli articoli inclusi, dopo progressiva selezione.
I disegni di studio erano:
- valutazione di efficacia dell’intervento: la maggior parte dei progetti aveva come obiettivo l’incremento della lettura ricreativa
- disegni quasi sperimentali, principalmente pre-post
- disegni di ricerca esplorativi che ricorrevano a metodi qualitativi per esplorare la percezione, comprensione e preferenze legate alla lettura e altri risultati
Conclusioni
In sintesi dalla revisione emergono due importanti aspetti che dovrebbero orientare gli interventi di promozione della lettura: l’importanza della dimensione del piacere e l’attenzione alle motivazioni intrinseche del lettore.
I risultati attesi confermano:
- l’aumento della capacità di rilassarsi e svagarsi che derivano dalla lettura
- la correlazione tra leggere e l’aumento di alcune competenze quali: la conoscenza di sé e del mondo circostante (sviluppo della propria identità), la gestione dello stress e dell’ansia in particolare attraverso il rilassamento, lo svago, la distrazione
Alla luce delle evidenze e dei risultati emersi, la revisione, vuole responsabilizzare maggiormente tutti gli stakeholder (pubblici e privati) affinchè si impegnino a promuovere la lettura tra target diversi di popolazione, considerando che i benefici della lettura hanno un evidente e misurabile impatto sul benessere presente e futuro delle persone.
Bibliografia
The Reading Agency e BOP Consulting. The impact of reading for pleasure and empowerment. Giugno 2015.
ISTAT Produzione e lettura dei libri in Italia. Report ISTAT 2017 www.istat.it
A. Sandalo – Psicologo psicoterapeuta, formatore, speaker. Si occupa di promozione della salute e di Libroterapia attraverso la lettura in progetti psico-sociali sul territorio. Studia il fenomeno dei gruppi di lettura e ne cura la progettazione e nascita in collaborazione con AIB Associazione Bibliotecari Italiani.
Fonte: Dors