La tassazione delle bevande zuccherate (Sugar Tax) è stata adottata in vari paesi come misura per ridurre il consumo di zucchero. Una revisione sistematica condotta da Teng et al. (2019) ha dimostrato che una tassa del 10% sulle bevande zuccherate può portare a una significativa riduzione delle vendite e del consumo di queste bevande. Gli studi hanno rilevato una riduzione media del 10% negli acquisti e nel consumo di bevande zuccherate a fronte di un aumento del 10% del costo delle bevande. Leggi la pubblicazione completa: Santoro S. Tasse sulle bevande zuccherate: una strategia per promuovere la salute o no? – Dors
La tassazione delle bevande zuccherate è un intervento preventivo suggerito dall’OMS come strategia per promuovere un’alimentazione sana, contrastare l’obesità e le malattie non trasmissibili correlate ad una dieta scorretta (malattie cardiovascolari, diabete ecc.). Questa scheda illustra vantaggi e svantaggi della tassazione. Leggi la pubblicazione completa: De Vito M, Piccinelli C. Tassazione delle bevande zuccherate per ridurre l’apporto di zuccheri semplici. NIEBP – dettaglio scheda
Dall’esperienza in Gran Bretagna un avviso ai nostri governanti: ecco un’altra conferma, ammesso che ce ne fosse bisogno, dell’efficacia della sugar tax. In questo studio osservazionale, [1] gli autori hanno preso in esame i consumi di zuccheri liberi e di bevande zuccherate in due campioni rappresentativi, quasi 8000 adulti nel primo e quasi 7700 bambini da 1 a 19 anni di età nel secondo, delle inchieste britanniche annuali su dieta e nutrizione. Hanno analizzato i dati relativi al periodo antecedente l’introduzione della sugar tax (aprile 2018) e quelli di circa un anno dopo. La riduzione del consumo giornaliero di zuccheri liberi è stata di 4.8 g (IC 95%: 0.6-9.1) negli adulti e di 10.9 g (IC 95%: 7.8-13.9) nei bambini. Per lo zucchero in bevande zuccherate le riduzioni sono state di 3.0 g (IC 95%: 0.1-5.8) e 5.2 g (IC 95%: 4.2-6.1), rispettivamente. Questi risultati sono correlati ad altri pubblicati in precedenza e relativi alla diminuzione degli acquisti di bevande zuccherate dopo l’introduzione della sugar tax. Sempre per informazione ai nostri governanti: la sugar tax britannica, proporzionale alla quantità di zucchero presente nelle bevande, ha già convinto la maggioranza dei produttori a ridurre, chi più chi meno, i tenori di zucchero e ha permesso di incassare circa 250 milioni di sterline l’anno da investire in programmi per la prevenzione e il controllo dell’obesità, soprattutto nei bambini e nei giovani. Cattaneo A. Gran Bretagna: cambio nel consumo di zuccheri dopo la Sugar tax. No Grazie | Informazione indipendente, conflitto di interessi, trasparenza su farmaci, salute e medicina.
Le prove incluse in questa scheda indicano che esistono interventi efficaci, oltre alla sugar tax, che affrontano il consumo di bevande zuccherate a livello di popolazione. L’efficacia maggiore è dimostrata negli interventi domiciliari per quanto concerne la sostituzione casalinga di tali bibite con bevande a basso contenuto di zuccheri negli adolescenti. Leggi la pubblicazione completa: Fubini L. Interventi ambientali per ridurre il consumo di bevande zuccherate e i loro effetti sulla salute. NIEBP – dettaglio scheda
fonte: https://www.dors.it/2024/10/efficacia-degli-interventi-per-ridurre-il-consumo-di-bevande-zuccherate/