Indagine HBSC 2021-2022: i dati internazionali
In tutta la Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) più della metà degli adolescenti riferisce di non mangiare né frutta né verdura ogni giorno. Al contrario, il consumo di dolci e bevande zuccherate rimane elevato, con 1 adolescente su 4 che riferisce di consumare quotidianamente dolci o cioccolato. Oltre 1 adolescente su 5 è obeso o sovrappeso e solo il 25% dei ragazzi e il 15% delle ragazze raggiungono i 60 minuti di attività fisica da moderata a intensa al giorno. Un dato ancora più preoccupante sono le diseguaglianze di salute nei giovani provenienti da famiglie socioeconomicamente più svantaggiate, che presentano livelli più alti di abitudini alimentari non sane, obesità e inattività fisica, tutti fattori di rischio per molte malattie croniche tra cui patologie cardiovascolari, diabete e cancro.
Sono alcuni dei dati principali che emergono dal nuovo rapporto sull’indagine HBSC 2021-2022, pubblicato dall’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS a maggio 2024 (“A focus on adolescent physical activity, eating behaviours, weight status and body image in Europe, central Asia and Canada. Health Behaviour in School-aged Children international report from the 2021/2022 survey – Volume 4”). Il report, alla cui stesura ha partecipato anche il gruppo di ricercatori e ricercatrici italiani, è il quarto di una serie di volumi che riassumono i principali risultati relativi a specifici argomenti di salute indagati dalla sorveglianza HBSC negli adolescenti di 11, 13 e 15 anni di età nel periodo 2021-2022. L’indagine nel periodo considerato ha incluso nel questionario una sezione di domande riguardante l’impatto che la pandemia di COVID-19 ha avuto su vari aspetti della vita dei ragazzi e delle ragazze. I dati sono stati raccolti da 44 Paesi dell’Europa, Asia centrale e Canada partecipanti alla sorveglianza, inclusa l’Italia. La numerosità campionaria è stata di 279.117 adolescenti.
Quest’ultimo volume si concentra su abitudini alimentari, stato ponderale, attività fisica e percezione dell’immagine corporea, mettendo in luce l’allarmante “epidemia” di diseguaglianze sociali nei determinanti di salute degli adolescenti, soprattutto in contesti di vulnerabilità socioeconomica, evidente in ogni Paese della Regione per i ragazzi e le ragazze provenienti da famiglie a basso reddito.
Per quanto concerne le abitudini alimentari, meno di 2 adolescenti su 5 (38%) consumano frutta o verdura quasi tutti i giorni, percentuali che diminuiscono con l’età (dal 45% degli undicenni al 33% dei quindicenni per la frutta, e dal 40% al 36% per le verdure). Preoccupante il dato che più della metà dei ragazzi e delle ragazze riferisce di non mangiarne mai (56% dei ragazzi e 51% delle ragazze di 15 anni). Al contrario, il consumo di dolci e bevande zuccherate rimane elevato, con 1 adolescente su 4 (25%) che consuma quotidianamente dolci o cioccolato, con tassi più alti tra le ragazze (28%) rispetto ai ragazzi (23%). Un dato in aumento dall’ultima indagine del 2018, soprattutto tra le ragazze (dal 23% al 27% per le ragazze undicenni e dal 26% al 28% per le ragazze quindicenni). Inoltre, sebbene il consumo quotidiano di bibite gassate da parte degli adolescenti abbia mostrato un lieve calo complessivo, si attesta ancora al 15%, con valori più alti nei ragazzi (16% maschi vs 14% femmine) e negli adolescenti provenienti da famiglie meno abbienti. Il rapporto rivela un preoccupante legame tra stato socioeconomico e abitudini alimentari non salutari, con adolescenti provenienti da famiglie a basso reddito più inclini a consumare bevande zuccherate (18% contro 15%) e meno inclini a mangiare frutta (32% contro 46%) e verdura (32% contro 54%) ogni giorno.
Per quanto riguarda lo stato ponderale, calcolato applicando le curve dell’OMS, l’indagine conferma un aumento significativo di sovrappeso e obesità tra gli adolescenti rispetto alla rilevazione del 2018, con oltre 1 adolescente su 5 obeso o in sovrappeso (21% al 23% nel 2022) e tassi più alti tra i ragazzi (27%) rispetto alle ragazze (17%). Da queste percentuali emerge ancora una volta come l’obesità rappresenti un problema di salute pubblica nella Regione Europea dell’OMS.
Un ulteriore dato preoccupante mostra che gli adolescenti provenienti da famiglie economicamente più svantaggiate hanno maggiori probabilità di essere sovrappeso o obesi (27% rispetto al 18% dei loro coetanei più ricchi), trend che si osserva in più della metà dei Paesi appartenenti alla Regione Europea dell’OMS. Questa disparità evidenzia l’urgente necessità di affrontare i fattori socioeconomici sottostanti che contribuiscono a queste tendenze.
Relativamente alla percezione della propria immagine corporea, quasi un terzo degli adolescenti (29%) si percepisce troppo grasso, maggiore nelle ragazze rispetto ai ragazzi e al crescere dell’età, con la prevalenza più alta tra le ragazze di 15 anni (38%) e la più bassa tra i ragazzi di 11 e 15 anni (23%). Inoltre, tra i ragazzi di 23 Paesi e le ragazze di 19 Paesi, la percentuale più alta di adolescenti che si percepisce troppo grasso proviene da famiglie con basso reddito, a conferma di come le diseguaglianze socioeconomiche rappresentino un determinante di salute particolarmente importante.
Inoltre, i risultati dell’indagine mostrano bassi livelli di attività fisica tra gli adolescenti. A dispetto della raccomandazione dell’OMS, solo il 25% dei ragazzi e il 15% delle ragazze di 11, 13 e 15 anni praticano quotidianamente almeno 60 minuti di attività motoria moderata-intensa, con percentuali che diminuiscono con l’età, in particolare tra le ragazze (24% delle undicenni rispetto al 13% delle quindicenni). Inoltre, sebbene il 60% degli adolescenti svolga almeno tre ore settimanali di attività fisica intensa, come raccomandato dall’OMS, la percentuale è più bassa tra le ragazze (51% femmine vs 69% maschi) e diminuisce con il crescere dell’età (65% delle ragazze undicenni rispetto al 46% delle ragazze quindicenni). Ancora una volta, le disuguaglianze socioeconomiche sono evidenti, con gli adolescenti provenienti da famiglie più agiate che riportano livelli più alti sia di attività fisica moderata-intensa (16% vs 26%) che intensa (51% contro 69%). Questo suggerisce che fattori come l’accesso a spazi sicuri per l’attività fisica e la partecipazione a sport organizzati possono essere influenzati dal reddito familiare.
Le diseguaglianze socioeconomiche evidenziate nel rapporto hanno implicazioni di vasta portata, che vanno al di là dei problemi di salute a breve termine. Infatti, le conseguenze a lungo termine delle abitudini alimentari non salutari, dell’inattività fisica e del sovrappeso/obesità durante l’adolescenza possono portare a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e cancro in età adulta. Queste condizioni non solo influiscono sul benessere individuale, ma hanno anche un impatto significativo sui sistemi sanitari e sull’economia delle nazioni.
I risultati riportati nel documento dell’OMS Europa segnalano la necessità di interventi mirati per permettere agli adolescenti di adottare uno stile di vita sano, agendo soprattutto sui determinanti socioeconomici di salute che contribuiscono a sviluppare un circolo vizioso di svantaggio. I bambini provenienti da famiglie meno abbienti, infatti, hanno maggiori probabilità di sperimentare esiti di salute avversi che possono ostacolare il loro rendimento scolastico, le prospettive di lavoro e la qualità della vita complessiva, alimentando ulteriormente le disuguaglianze e limitando le opportunità di mobilità sociale verso l’alto.
Inoltre, i dati dell’indagine HBSC mostrano come il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2023 delle Nazioni Unite (ONU), in particolare l’obiettivo SDG 3.4 che invita tutti i Paesi a ridurre di un terzo la mortalità prematura per malattie non trasmissibili entro il 2030, imponga di affrontare urgentemente le cause sottostanti alle diseguaglianze di salute e di promuovere comportamenti sani tra gli adolescenti.
L’OMS Europa, che comprende 53 Stati Membri in Europa e Asia centrale, raccomanda le seguenti strategie globali:
- regolamentare il marketing alimentare, con l’implementazione di norme più severe nella vendita di cibi e bevande non salutari per bambini e adolescenti
- promozione di abitudini alimentari sane, con il miglioramento dell’accesso a cibi sani e a prezzi accessibili, in particolare per le famiglie socioeconomicamente svantaggiate, e implementazione di politiche per scoraggiare il consumo di cibi e bevande non salutari
- incrementare l’attività fisica, con la creazione di ambienti sicuri e accessibili per l’attività motoria e la promozione di iniziative che incoraggino gli adolescenti a praticare esercizi fisici regolarmente
- sviluppare interventi mirati per favorire stili di vita più sani tra gli adolescenti, in particolare per quelli provenienti da contesti svantaggiati, attraverso l’introduzione nelle scuole di programmi che promuovano una sana alimentazione e l’attività fisica, iniziative comunitarie che forniscano accesso a sport e strutture ricreative a prezzi accessibili e campagne di salute pubblica che sensibilizzino sull’importanza di comportamenti salutari tra gli adolescenti.
- affrontare le disuguaglianze sociali, con politiche mirate a ridurre le differenze socioeconomiche nei diversi Paesi, garantendo che tutti i giovani abbiano l’opportunità di condurre una vita sana.
Questo documento, sottolineando l’impatto delle diseguaglianze socioeconomiche nello stato di salute, evidenzia la necessità di interventi e politiche mirati che promuovano l’equità della salute per tutti i giovani e rappresenta una risorsa preziosa per i decisori politici e i professionisti della salute pubblica impegnati a comprendere e affrontare i complessi fattori che influenzano la salute e il benessere degli adolescenti.
HBSC (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) è uno studio multicentrico internazionale svolto in collaborazione con l’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS e pensato per approfondire lo stato di salute dei giovani e il loro contesto scolastico e sociale. L’indagine prevede una raccolta dati ogni quattro anni tra i ragazzi e le ragazze delle scuole di secondo grado, inferiori e superiori, di 11, 13 e 15 anni. In Italia lo studio HBSC è dal 2017 adottato quale Sistema di sorveglianza nazionale sugli stili di vita degli adolescenti di 11, 13 e 15 anni (DPCM , maggio 2017) e dal 2022 vengono raccolti dati anche sui 17enni.
leggi il documento completo
leggi la news sul sito dell’OMS Europa.
Testo scritto da: Paola Nardone, Silvia Ciardullo – Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute – CNaPPs, ISS
fonte: https://www.epicentro.iss.it/hbsc/rapporto-internazionale2021-2022