CORTE DEI CONTI, SANITA’ RELAZIONE AL PARLAMENTO: spesa privata superiore a media UE, spesa pubblica inferiore a Francia, Germania, UK

Pubblicata la Relazione della Corte dei Conti al Parlamento sulla gestione dei Servizi sanitari regionali 2022-2023.

La presente relazione, deliberata dalla Sezione delle autonomie nell’adunanza del 14 marzo 2024 e proseguendo la linea tracciata nel precedente (del. n. 19/SEZAUT/2022/FRG), intende offrire al Parlamento una più ampia disamina delle tematiche riguardanti i servizi sanitari regionali, estesa alla rilevazione dei divari territoriali nella erogazione dei servizi. Viene svolta una valutazione complessiva degli equilibri finanziari, sia dei sistemi sanitari regionali, sia dell’insieme degli Enti sanitari che spesso rappresentano a livello locale le entità economicamente più rilevati presenti sul territorio leggi tutto: Corte dei Conti: Relazione al Parlamento sulla gestione dei Servizi sanitari regionali 2022-2023 – Delibera n. 4/SEZAUT/2024/FRG [4,745 MB PDF]

Dal documento emerge una situazione preoccupante per la tenuta del SSN:

“… Gli effetti negativi della pandemia sulle erogazioni di servizi sanitari si protraggono anche nel biennio 2022-2023 e appaiono ben lontani dall’essere recuperati …”

“… Il relativo contenimento della spesa pubblica sanitaria e il fenomeno delle liste di attesa hanno come corollario una spesa privata al di fuori del Servizio sanitario nazionale che appare assai elevata, crescente, e molto superiore a quella degli altri paesi dell’UE...”

“Nel confronto internazionale prendendo a riferimento l’anno 2022, la spesa sanitaria pubblica italiana, pari a circa 131 miliardi, risulta ridotta rispetto ai 423 della Germania e ai 271 della Francia. A parità di potere d’acquisto, la spesa italiana pro capite risulta meno della metà di quella della Germania. Nel biennio della pandemia, 2020-2021, la spesa sanitaria pubblica è aumentata, in valore cumulato, del 15,5% in Italia, un incremento molto superiore al decennio precedente, ma inferiore a quello registratosi in Francia (+19,2%), Germania (18,4%), e Regno Unito (+28,6%).”

fonte: https://www.corteconti.it/HOME/Documenti/DettaglioDocumenti?Id=87de6638-1611-4838-85f5-57f1521dde2c

 

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