A Los Angeles, l’intensità del caldo aumenta il rischio di mortalità, anche quando non ne è la causa diretta. L’aumento più significativo dei decessi è stato osservato tra gli individui ispanici. In una giornata estiva, l’esposizione diretta al sole può far percepire una temperatura fino a 20 gradi più alta rispetto all’ombra. Un albero opportunamente piantato può abbassare la temperatura interna di un edificio di 18 gradi rispetto a una situazione di piena esposizione solare.
Di caldo si può morire, ma questa minaccia non grava ugualmente su tutti. Un potente promemoria delle sfide urbane e delle ingiustizie ambientali che Alejandra Borunda ci racconta attraverso gli occhi di Miguel nel suo articolo (1) “Los Angeles confronts its shady divide”.
Miguel ricorda perfettamente quando comprese per la prima volta il valore ed il potere dell’ombra. Era a scuola a Los Angeles, correndo in un campo da calcio trascurato di Huntington Park, sotto un sole cocente. Un colpo di calore gli fece offuscare la vista e battere forte il cuore. Confuso, inciampò sotto l’unico albero visibile del campo. In quel rifugio, i sintomi di Miguel si mitigarono. Il suo cuore rallentò. Si riprese, rinvigorito dall’ombra fresca e densa di quell’albero. Scoprì poi, lavorando della piantumazione di alberi, che quella semplice benedizione è abbondante solo nelle zone benestanti di Los Angeles. Nei quartieri neri e ispanici come Huntington Park, dove gli ispanici rappresentano il 97 percento della popolazione, trovare ombra è estremamente raro (1).
Los Angeles sperimenta temperature estremamente alte, una condizione che può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno (2). È noto che la città ha sempre dato grande importanza alla luce solare, e il sud della California ha sedotto individui da ogni angolo del paese con la promessa di un sole perpetuo e una luce straordinaria. Anche l’architettura urbana è stata concepita per ottimizzare l’irraggiamento solare; le direttive costruttive comunali hanno imposto restrizioni precise sull’estensione delle ombre prodotte dagli edifici, con lo scopo di evitare che aree come cortili interni, aree verdi o terrazze restino troppo in ombra. Ma non è stato sempre così. Quando i colonizzatori spagnoli arrivarono nel bacino di Los Angeles, si imbatterono in un’area curata con attenzione dai nativi Tongva, caratterizzata da un’abbondante varietà ecologica e zone d’ombra fornite da foreste di querce. Gli spagnoli modificarono questo paesaggio, abbattendo alberi per il legname e sostituendo l’ombra naturale degli alberi con quella artificiale degli edifici. Nei secoli successivi, i coloni arrivati dall’est del paese stravolsero nuovamente il paesaggio ed introdussero nuove colture e, nel XX secolo, l’importazione di acqua trasformò Los Angeles in una “foresta urbana”(1,3).
Dopo la Seconda guerra mondiale, il sogno americano si concretizzò nell’immagine di una casa con giardino, resa ancora più idilliaca da un albero rigoglioso e un’auto nel vialetto, simboli di prosperità e benessere. Questa aspirazione portò a un significativo aumento della densità degli alberi a Los Angeles, che crebbe del 150 percento dal 1920 ai primi anni del 2000, con oltre 10 milioni di alberi a punteggiare la città (1). Ma, le foreste urbane crescono sul denaro, la cui distribuzione non è mai stata uniforme. Infatti, fino a tempi recenti, quasi il 20 percento degli alberi era concentrato in appena cinque blocchi censuari, dove viveva solo l’uno percento della popolazione (4). Il redlining – pratica discriminatoria adottata da banche e istituzioni finanziarie che comporta il rifiuto o l’applicazione di costi maggiorati per servizi quali prestiti o assicurazioni, basandosi sulla razza o sul reddito dell’individuo – nella prima metà del XX secolo aveva negato a molte persone di colore il finanziamento ipotecario per il Sogno Americano e aveva causato un notevole ridimensionamento degli investimenti in infrastrutture pubbliche, compresi gli alberi.
Ad oggi, la disparità persiste. Nel contesto attuale di cambiamento climatico, può il sole di Los Angeles essere ancora considerato un vantaggio incondizionato?
A Los Angeles, l’intensità del caldo aumenta il rischio di mortalità, anche quando non ne è la causa diretta. L’ondata di calore record di 10 giorni nel settembre 2022 ha visto un aumento del tasso di mortalità generale del 5%, con 395 decessi in più rispetto al previsto. L’aumento più significativo dei decessi è stato osservato tra gli individui ispanici (5). In una giornata estiva, l’esposizione diretta al sole può far percepire una temperatura fino a 20 gradi più alta rispetto all’ombra. Un albero opportunamente piantato può abbassare la temperatura interna di un edificio di 18 gradi rispetto a una situazione di piena esposizione solare (6). Così, l’ombra contribuisce a mantenere fresco l’ambiente, un fatto che la città calda sta iniziando a valorizzare.
In Italia la questione dell’ombra e della giustizia ambientale assumono contorni particolari, considerando il contesto storico, culturale e climatico del paese. Un’indagine condotta in Europa e divulgata da The Lancet (7) nel 2022 ha esaminato anche il caso di tre metropoli italiane – Roma, Napoli e Milano – rilevando una variabilità nella densità del verde urbano, con percentuali medie rispettivamente del 9%, 13% e 6,4%. Le città esaminate erano in media 1,5 gradi più calde rispetto alle zone rurali limitrofe. Sempre secondo la stessa ricerca, circa 6700 decessi legati alle isole di calore urbane avrebbero potuto essere prevenuti aumentando la copertura arborea al 30% nelle città, il che avrebbe richiesto un raddoppio degli alberi esistenti.
Christopher Hawthorne a Los Angeles propone un’integrazione dell’ombra nelle politiche di urbanistica, spostando l’attenzione dalla tradizionale valorizzazione del sole a progetti che offrono protezione dal calore. “E’ l’ora di spengere il sole” (8). Quest’idea sta prendendo piede anche in Italia, orientando verso soluzioni che migliorano sia la qualità dell’aria che la vivibilità delle città, contribuendo a ridurre le disuguaglianze per l’accesso a spazi verdi e ombreggiati. Hawthorne suggerisce l’importanza di riconoscere un “diritto all’ombra” come fattore cruciale per il benessere nelle aree urbane.
A Miguel, il bambino con il colpo di colore ed adesso piantatore di alberi a Los Angeles questo messaggio suonerà come un’eco familiare. Miguel conosce bene il valore di un momento di ombra. Sa che conta ancora di più per le abuelitas nel suo quartiere che si addentrano nell’afa estiva per andare a prendere i loro nipoti; per i lavoratori e lavoratrici domestiche che camminano verso la fermata dell’autobus nella torrida estate; per tutti-e coloro che non hanno il privilegio di vivere in una casa ben isolata.
Miguel ha una visione a lungo termine “Questo è un impegno che richiede tempo. Gli effetti non saranno immediati, non quest’anno, né il prossimo, forse nemmeno tra dieci anni. Saranno le future generazioni a beneficiarne”. Ma, come affermava il poeta R. Tagore “chi pianta alberi sapendo di non godere mai della loro ombra ha capito il vero significato della vita”.
Ambra Chessa, medico specializzando Ospedale Universitario di Ginevra, Ginevra Columbia University, New York
BIBLIOGRAFIA
- Longcore, T., & Turner, V. K. Los Angeles Confronts Its Shady Divide. Institute of the Environment and Sustainability at UCLA. https://www.ioes.ucla.edu/news/travis-longcore-and-v-kelly-turner-in-national-geographic-los-angeles-confronts-its-shady-divide/
- California Natural Resources Agency. Los Angeles Region – Climate Resilience. https://climateresilience.ca.gov/regions/los-angeles.html
- Native American Heritage Commission. Gabrielino (Tongva) Nation. Retrieved from https://nahc.ca.gov/cp/tribal-atlas-pages/gabrielino-tongva-nation/
- A StoryMap by Esri. https://storymaps.arcgis.com/stories/8cb768e7b28a4fba92f79bea4b0bac3b
- California Department of Public Health. (2022). Excess Mortality During the September 2022 Heat Wave in California. https://www.cdph.ca.gov/Programs/OHE/CDPH%20Document%20Library/Climate-Health-Equity/CDPH-2022-Heat-Wave-Excess-Mortality-Report.pdf
- The Different Group. Ambiente. https://www.thedifferentgroup.com/ambiente/?fbclid=IwAR2C6XRl-XHfEqFH14do0Mmwqk-Aiq1o5pgnLj6rNmQgEeFX754Lgb2WimU
- (2022) The Lancet. Retrieved from https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(22)02585-5/abstract?hss_channel=lcp-1155238&utm_campaign=lancet&utm_medium=social&utm_content=236875431&utm_source=linkedin
- Fuller, T. (2019, December 1). Los Angeles Tries to Shade Itself from a Warming Climate. The New York Times. https://www.nytimes.com/2019/12/01/us/los-angeles-shade-climate-change.html
fonte: https://www.saluteinternazionale.info/2024/03/il-diritto-allombra/