Gli interventi prosociali sono associati a migliori risultati di salute?
Questa revisione sistematica e meta-analisi di 30 studi ha rilevato che gli interventi prosociali sono stati associati a migliori risultati di salute tra i gruppi vulnerabili e sono stati utili per affrontare le disuguaglianze di salute. Gli approcci con anticipo del pagamento (pay-it-forward) sono stati associati a una maggiore diffusione di test diagnostici e vaccini tra i gruppi vulnerabili e la connessione con la comunità ha facilitato gli interventi prosociali.
Gli interventi prosociali incoraggiano azioni volontarie a beneficio degli altri. La solidarietà della comunità in risposta alla pandemia di COVID-19, l’espansione dei programmi di mutuo soccorso e i problemi del personale sanitario hanno accelerato i processi di empatia e altruismo (interventi sanitari prosociali).
L’Obiettivo di questa revisione sistematica è stato indagare l’associazione degli interventi prosociali con i risultati di salute in studi clinici e studi osservazionali.
La ricerca bibliografica è stata effettuata su 5 database (MEDLINE [via PubMed], Embase, CINAHL, PsycInfo e Scopus) dall’inizio del database fino al 23 febbraio 2023. La ricerca includeva i termini relativi ad altruismo, comportamenti prosociali, risultati sulla salute e tipo di studio. Gli studi inclusi, analizzati da più revisori, hanno confrontato i risultati di salute in un gruppo di intervento prosociale con un gruppo di non intervento. Seguendo le linee guida Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-analysis, l’estrazione e la sintesi dei dati hanno accomunato dati quantitativi e qualitativi.
Il principale esito ricercato era se gli interventi prosociali fossero associati a migliori risultati di salute. Sono stati valutati gli ostacoli e i facilitatori dell’attuazione di questi interventi.
Risultati
La ricerca ha identificato 5229 citazioni; nella sintesi sono stati inclusi 30 studi. Gli studi hanno indicato che gli interventi prosociali erano associati a risultati positivi per la salute dei donatori e dei riceventi.
Gli interventi prosociali includevano atti di gentilezza (12 studi [40,0%]), regali in denaro (7 [23,3%]), approcci pay-it-forward (6 [20,0%]) ed espressioni di gentilezza (5 [16,7%]). Sono stati segnalati miglioramenti nella depressione, nell’adesione ai test per le malattie sessualmente trasmissibili, nell’assenso ai vaccini, nell’attività fisica e nei singoli biomarcatori. I dati di 6 studi (20,0%) hanno dimostrato che gli approcci pay-it-forward erano associati a una maggiore diffusione di test diagnostici e vaccini tra i gruppi vulnerabili (moderata certezza dell’evidenza). I dati di 14 studi (46,7%) hanno suggerito che la connessione con la comunità ha facilitato gli interventi prosociali. Le vulnerabilità condivise tra i gruppi (p.es., individui appartenenti a minoranze sessuali, anziani) possono fornire un contesto per la mobilitazione collettiva per migliorare la salute nelle comunità locali.
La tendenza degli esseri umani ad aiutarsi l’un l’altro è profondamente radicata, fornendo l’opportunità di organizzare interventi prosociali. Tali interventi incoraggiano azioni volontarie a beneficio degli altri.
Prima della pandemia di COVID-19, il volontariato era in aumento negli Stati Uniti e le prove a sostegno degli interventi prosociali si sono ampliate; inoltre, la pandemia di COVID-19 ha alimentato gruppi di mutuo aiuto: i dati dei sondaggi globali sulla generosità suggeriscono che la gentilezza è aumentata durante le restrizioni legate al COVID-19 stimolando lo sviluppo di programmi di mutuo soccorso e le relative iniziative guidate dalla comunità hanno fornito percorsi per aiutare le persone a vicenda a livello locale. Molti di questi programmi sono persistiti dopo la pandemia.
Sono stati individuati 5 tipi di interventi prosociali:
- Atti di gentilezza
- Espressioni di gentilezza
- Pagamenti in anticipo
- Donazioni di beneficenza per la partecipazione
- Spesa prosociale per gli altri
Gli interventi prosociali possono generare benefici sia per il donatore che per il ricevente. I dati aggregati suggeriscono che gli approcci pay-it-forward sono stati associati a una maggiore diffusione di test diagnostici e vaccini tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e le lavoratrici del sesso in Cina. Gli interventi prosociali possono fornire l’opportunità di rafforzare i legami all’interno del gruppo e le caratteristiche condivise tra i gruppi emarginati.
La maggior parte degli studi ha rilevato che gli interventi prosociali erano associati a risultati positivi per la salute di donatori e riceventi. Si immagina che essi possano influenzare i risultati di salute per la natura connessa degli esseri umani e della loro intrinseca volontà di aiutarsi a vicenda. La pandemia di COVID-19 potrebbe aver incoraggiato lo sviluppo di interventi prosociali a causa della maggiore attenzione alla coesione sociale e al comportamento altruistico, ma solo 4 degli studi inclusi sono stati condotti durante le restrizioni legate al COVID-19.
I dati suggeriscono inoltre che gli approcci pay-it-forward sono stati associati a un aumento dei test e dell’adesione ai vaccini tra le popolazioni vulnerabili in Cina. Ciò è coerente con la letteratura sugli incentivi finanziari e sociali per migliorare la diffusione dei servizi di prevenzione. Dato che i test diagnostici e i vaccini spesso richiedono piccole tariffe, un approccio pay-it-forward che renda gratuiti questi servizi può essere particolarmente efficace tra le persone a basso reddito per le quali una tassa potrebbe limitare l’accesso. I dati indicano che gli interventi prosociali possono essere particolarmente efficaci tra le popolazioni vulnerabili.
I dati di questo studio hanno implicazioni per la ricerca e la politica. Dal punto di vista della ricerca, sono necessari studi clinici per esaminare gli interventi all’interno dei sistemi sanitari esistenti. Questo è importante per capire come gli interventi prosociali potrebbero integrare ed estendere i servizi sanitari per gruppi specifici. La ricerca futura incentrata sul motivo per cui alcuni interventi funzionano mentre altri no sarà un utile contributo alla comprensione di questi interventi. Da un punto di vista politico, i servizi gratuiti forniti come parte di interventi pay-it-forward potrebbero costituire passi incrementali verso la copertura sanitaria universale. Pay-it-forward fornisce anche un meccanismo di finanziamento innovativo per valorizzare il sostegno alla salute all’interno delle comunità locali, diminuendo la dipendenza da donatori esterni. La maggior parte degli studi in questa revisione sono stati condotti in paesi ad alto reddito, ma risultano necessarie ulteriori indagini sull’uso di interventi prosociali nei paesi a basso reddito.
Conclusioni e rilevanza
Questa revisione sistematica e meta-analisi ha rilevato che gli interventi prosociali sono stati associati a migliori risultati di salute tra i gruppi vulnerabili e che questi approcci sono stati utili per affrontare le disuguaglianze nella salute. L’innata tendenza degli esseri umani a cooperare e ad aiutarsi l’un l’altro fornisce una solida base per gli interventi di salute prosociale. Piccoli atti di gentilezza possono essere contagiosi, diffondendosi nelle comunità e migliorando la salute lungo il percorso. Gli interventi prosociali possono aiutare a migliorare la salute, generare finanziamenti per i programmi sanitari e migliorare le risposte collettive alle malattie. Sono tuttavia necessari ulteriori test pilota per capire meglio come ampliare questi approcci.
Bibliografia
Byrne M, Tan RKJ, Wu D, Marley G, Hlatshwako TG, Tao Y, Bissram J, Nachman S, Tang W, Ramaswamy R, Tucker JD. Prosocial Interventions and Health Outcomes: A Systematic Review and Meta-Analysis. JAMA Netw Open. 2023 Dec 1;6(12):e2346789. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2023.46789. PMID: 38064214; PMCID: PMC10709779.