Le crisi alimentari, sanitarie, energetiche ed economiche degli ultimi anni hanno spinto decine di milioni di persone nella povertà.
Le condizioni finanziarie globali più restrittive sono state devastanti per i paesi con oneri debitori insostenibili. E l’aumento dei tassi di interesse e dei costi di prestito sui mercati internazionali ha fatto aumentare il rischio. Molti paesi in via di sviluppo sono sull’orlo del default.
La crisi alimentare ed energetica e i pagamenti del debito fino a due volte superiori al 2019 si sono combinati per mettere enormi pressioni fiscali sulla maggior parte dei paesi in via di sviluppo.
Le prove sono evidenti. Il sistema finanziario globale non è riuscito a proteggere i paesi in via di sviluppo in questo periodo di crisi senza precedenti, e Il “grande divario finanziario” rischia di diventare una duratura divergenza nello sviluppo sostenibile.
A sette anni dalla scadenza degli SDG, le Nazioni Unite chiedono una trasformazione finanziaria e industriale rivoluzionaria per raggiungere gli obiettivi e ridurre le crescenti disuguaglianze tra ricchi e poveri. Si chiama Piano di Stimolo degli SDG.
Il Rapporto 2023 sul Finanziamento dello Sviluppo Sostenibile illustra quali saranno i costi e come possiamo raggiungerli.
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FONTE: UNRIC