La salute in conflitto. di Chiara Giorgi

Il governo non trova i soldi per la sanità, l’Italia spende la metà della Germania. I temi dell’universalismo, della privatizzazione e delle disuguaglianze nella salute sono al centro della tre giorni del Laboratorio su salute e sanità che si tiene dal 6 all’8 settembre 2023 a Fiesole.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha chiesto al governo nei giorni scorsi 4 miliardi di finanziamento straordinario per il Servizio Sanitario Nazionale. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha promesso 2,5 miliardi nel prossimo bilancio dello Stato. I “buchi” nei conti riguardano gli effetti dell’inflazione sui costi, le mancate assunzioni e le stabilizzazioni del personale sanitario, la spesa sempre più disuguale delle Regioni, con molte Regioni a rischio di commissariamento per i bilanci in rosso della sanità, l’incapacità di rilanciare la medicina territoriale, i finanziamenti sempre più alti alla sanità privata. Sul fronte del PNRR, le modifiche decise dal governo Meloni prevedono di ridurre i progetti per ospedali e Case della comunità, e di rimodulare altre spese previste.

La situazione della sanità in Italia è davvero da codice rosso, e anche il ministro Schillaci non ha potuto più nascondere il sottofinanziamento della salute in Italia.

La fotografia più recente è venuta dai nuovi dati Ocse, riportati nella Figura 1, che mostrano in Italia una spesa sanitaria per abitante (pubblica e privata) per il 2022 pari a 4.920 dollari (a parità di potere d’acquisto), poco più della metà di quanto si spende in Germania (oltre 8 mila dollari), mentre in Francia la spesa è di 6.500 dollari. Negli Stati Uniti i valori così elevati sono largamente dovuti al modello – gravemente distorto e disuguale – dominato dalle assicurazioni e dalle strutture sanitarie private finanziate dai fondi pubblici e dalla spesa individuale.

Figura 1.

Fonte: OECD Health data, luglio 2023 e Saluteinternazionale https://www.saluteinternazionale.info/2023/07/compiti-per-le-vacanze-2023/

La questione della salute in Italia dovrebbe tornare al centro dell’agenda politica e dei conflitti sociali attuali e futuri. Tra le diverse iniziative di questi mesi – compresa la ControCernobbio di Sbilanciamoci dell’1-2 settembre a Como (https://sbilanciamoci.info/il-programma-dellaltra-cernobbio-a-como/) – va segnalata la tre giorni organizzata da LABOSS, Laboratorio su salute e sanità, dal 6 all’8 settembre a Fiesole (Firenze) su “Il Servizio sanitario nazionale è in pericolo. Le sfide dell’universalismo”.

Il Laboratorio è una rete interdisciplinare di studiose e studiosi impegnati su questi temi per sviluppare analisi, interpretazioni comuni dei processi in corso e possibili alternative per le politiche su salute e sanità in Italia, in una prospettiva internazionale (https://sbilanciamoci.info/perche-la-sanita-e-allo-stremo-dopo-la-pandemia/).

Le giornate residenziali promosse da LABOSS sono articolate su tre temi specifici:

– La portata dell’universalismo, il suo percorso storico in Italia e nel mondo, le difficoltà attuali nel rendere esigibile il diritto alla salute, fisica e psichica, individuale e collettiva, come diritto sociale e di libertà.

– Il rapporto pubblico-privato, la crescente privatizzazione dei servizi sanitari, lo sviluppo del settore assicurativo privato e le conseguenze economiche e sociali.

– Le crescenti diseguaglianze nella salute e il ruolo delle politiche sanitarie.

Il Servizio Sanitario Nazionale, il suo finanziamento, le politiche che lo condizionano è al centro di tutti e tre i temi che saranno affrontati. Più problemi mettono in pericolo la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale, già indebolito dalle recenti e meno recenti trasformazioni in alcune sue funzioni essenziali; le attuali misure decise dal governo Meloni rischiano di comprometterne definitivamente le attività.

La tavola rotonda conclusiva (che sarà in inglese e trasmessa online) porterà lo sguardo sull’orizzonte internazionale, con contributi di relatori e relatrici di diversi paesi europei che presenteranno l’evoluzione delle politiche sanitarie e dei conflitti in corso sulla salute.

Tra i partecipanti italiani alle giornate di Fiesole ci saranno Giuseppe Costa, Nicoletta Dentico, Marco Geddes, Chiara Giorgi, Gavino Maciocco, Giovanna Vicarelli (coordinatori dell’incontro) e ancora Vittorio Agnoletto, Nerina Dirindin, Francesco Forastiere, Silvio Garattini, Carlo Saitto, Maria Elisa Sartor, Francesco Pallante, e molti altri. Parteciperanno operatori dei servizi sanitari e di epidemiologia, studiosi, attivisti, esponenti dell’Anaoo, di associazioni e sindacato. Il programma completo è riportato qui sotto. Per contatti: labsalutesanita@gmail.com

fonte: https://sbilanciamoci.info/la-salute-in-conflitto/

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