Il settore della sanità sta uscendo faticosamente dalla crisi generata dalla pandemia. Non siamo ancora in grado di stabilire quali “danni collaterali” alla salute degli italiani abbia causato l’emergenza sanitaria, sicuramente ha prodotto alcuni buoni propositi e l’iniezione di finanziamenti aggiuntivi derivanti dal PNRR.
Quello che è certo è che non ci sarà un aumento consistente del finanziamento ordinario del SSN da parte dello Stato, come testimonia lo stanziamento previsto nel Documento di Economia e Finanza 2023 che prevede, per il 2025, 135 miliardi di € e, per il 2026, 138 miliardi €. Si tratta di stanziamenti che lasciano sostanzialmente invariata la quota di ricchezza nazionale allocata sulla Sanità Pubblica, il 6,2% del PIL.
Dal lato dei buoni propositi, corroborati dalle risorse messe a disposizione dal PNRR, troviamo l’obiettivo di riorganizzare l’assistenza territoriale, di modernizzare il sistema puntando sulla digitalizzazione, investire sulla formazione del personale e rinnovare il parco tecnologico …leggi la premessa