NATURA, AMBIENTI E SALUTE: Dossier Dors

Introduzione

Da aprile 2022 questa pagina raccoglie risorse gratuite e autorevoli, pubblicate negli ultimi cinque anni, sul tema natura e contesti di vita, così attuale e importante, descrivendo quanto oggi è noto rispetto ai benefici che derivano dalla presenza e accessibilità di spazi verdi e blu per la salute – intesa come prevenzione, promozione della salute e del benessere e come cura –  per la salute mentale, per gli stili di vita attivi, per l’equità e la salvaguardia dell’ambiente.

Le risorse selezionate sono accompagnate da brevi recensioni e sono periodicamente arricchite.

Il dossier è organizzato in: prove di efficacia, policy e raccomandazioni, metodi e strumenti, approfondimenti, siti web tematici, pratiche promettenti e, da aprile 2023, si è aggiunta la sezione buone pratiche.

Questo mese aggiorniamo:

  • prove di efficacia
  • metodi e strumenti
  • siti web tematici
  • pratiche promettenti
  • buone pratiche

Le nove recensioni aggiunte ad aprile 2023 sono precedute dalla voce – New.

Prove di efficacia

New – Klompmaker JO, Laden F, Browning MHEM, et al. Associations of Greenness, Parks, and Blue Space With Neurodegenerative Disease Hospitalizations Among Older US AdultsJAMA Netw Open. 2022; 5(12):e2247664. doi:10.1001/jamanetworkopen.2022.47664

Un recente studio della Harvard Chan School of Public Health di Boston suggerisce come la vicinanza ad ambienti naturali possa avere un effetto positivo sui malati di Alzheimer e Parkinson, riducendone/rallentandone il peggioramento.
Gli autori hanno preso spunto da precedenti studi che indagavano l’associazione tra l’indice di vegetazione (greenness o, in gergo tecnico, Normalized Difference Vegetation Index – NDVI, indica «la copertura vegetale rilevata da satellite»), la presenza di spazi verdi e blu (i corsi d’acqua o la vicinanza a mare e laghi) e il rischio di ammalarsi, i cui risultati evidenziavano come passare del tempo all’aperto contribuisse a ridurre lo stress, favorire la socializzazione, l’attività fisica, ridurre l’esposizione agli inquinanti e il rischio di depressione, e promuovesse più o meno direttamente una serie di comportamenti associati a benefici di salute.
Nello studio vengono anche citate alcune ricerche che evidenziavano un effetto protettivo degli ambienti naturali contro il rischio di ictus e il declino cognitivo: gli autori hanno pertanto ampliato il campo di indagine per verificare se i benefici si estendessero a specifiche malattie neurodegenerative, analizzando i dati di oltre 60 milioni di americani ricoverati per Alzheimer e altre demenze o Parkinson, incrociandoli con  il livello di esposizione a zone verdi, parchi e aree blu, e osservando che vivere in aree con un maggior indice di vegetazione si associa a un minor rischio di ricovero per Alzheimer e demenze, mentre per le persone affette da Parkinson l’associazione riguarda tutte le «fonti» naturali (aree verdi, parchi e aree blu). Anche tenendo in conto il ruolo degli inquinanti, le associazioni si mantenevano, sebbene attenuate.

Sprague NL, Bancalari P, Karim W, Siddiq S. Growing up green: a systematic review of the influence of greenspace on youth development and health outcomesJ Expo Sci Environ Epidemiol. 2022 Sep;32(5):660-681. doi: 10.1038/s41370-022-00445-6. Epub 2022 May 25. PMID: 35614136; PMCID: PMC9482936

Vivere e crescere in luoghi che offrono tanto verde giova allo sviluppo di bambini e adolescenti. Eppure negli anni il rapporto giovani natura ha subito un netto declino. E’ stato addirittura coniato un termine nature deficit disorder, disturbo da deficit di natura, che si pensa abbia contribuito a numerosi altri disordini fisici, sociali ed emotivi.

La revisione sistematica Sprague pubblicata nel 2022 su una rivista del gruppo editoriale Nature, Journal of Exposure Science & Environmental Epidemiology, ha preso in esame solo studi longitudinali, che hanno misurato l’associazione tra essere esposti a spazi verdi e i vari risultati relativi allo sviluppo, in un periodo di tempo che si estende da 2 a 18 anni di età dei bambini e adolescenti.

Gli studi inclusi sono 28 e la loro qualità è stata valutata medio-alta,  con una checklist a 10 voci. Gli esiti relativi allo sviluppo giovanile sono stati classificati in 5 categorie: sviluppo cognitivo e del cervello, salute mentale e benessere, attenzione e comportamento, allergia e problemi  respiratori, obesità e sovrappeso. Complessivamente il 79% degli studi suggerisce che esiste un’associazione positiva tra spazi verdi e migliore sviluppo giovanile e questo vale in particolare per le categorie salute mentale e benessere e attenzione e comportamento, mentre per le altre categorie i risultati sono misti e meno coerenti.

La netta maggioranza degli studi è stata condotta nei ricchi paesi di Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Canada, e probabilmente (perché non ci sono dati demografici su etnia e minoranze) riguarda innanzitutto la popolazione bianca. Questo limita la possibilità di generalizzare i risultati e solleva un problema di equità, essendo documentato che le minoranze etniche hanno meno accesso alle aree verdi e perciò meno probabilità di beneficiare degli effetti salutari. Diventa pertanto prioritario intervenire con misure infrastrutturali e sull’ambiente, per garantire a tutti i bambini e adolescenti la possibilità di accedere ad aree verdi e goderne i vantaggi.
Vella-Brodrick, D.A., Gilowska, K. Effects of Nature (Greenspace) on Cognitive Functioning in School Children and Adolescents: a Systematic ReviewEduc Psychol Rev, OPEN ACCESS, 2022

La natura ha il potere di alleviare/alleggerire il sovraccarico cognitivo, ridurre lo stress e aumentare il livello di benessere – fattori che favoriscono l’apprendimento.
Ma fino a che punto gli ambienti naturali possono influenzare l’apprendimento nei contesti scolastici?

Una recentissima review sistematica ha esaminato gli effetti degli interventi in ambienti naturali sul funzionamento cognitivo dei ragazzi dai 5 ai 18 anni. Si tratta di esperienze di apprendimento outdoor (all’aria aperta), attività svolte nei parchi/aree gioco, passeggiate in contesti naturali, presenza di piante in classe, vista di un paesaggio naturale dalle finestre dell’aula, che variano sia come durata sia come livello di interazione (passivo o attivo).

I 12 studi sperimentali e quasi-sperimentali inclusi nella review sono stati considerati di qualità medio-alta, hanno riguardato soprattutto interventi di breve durata, e hanno utilizzato misure standardizzate per rilevare i benefici della natura su aspetti cognitivi quali l’attenzione selettiva, l’attenzione costante e la memoria operativa, e indagare i meccanismi sottostanti (l’aumentato senso di benessere, la rigenerazione cognitiva, la riduzione dello stress – probabili facilitatori della relazione natura-apprendimento).
I risultati consentono di dire che dare ai ragazzi opportunità di contatto e connessione con la natura, in particolare nei setting educativi, differenziate per età e livelli scolastici, può favorire un aumento/miglioramento delle funzioni cognitive: più contesti educativi “verdi” ed esperienze in natura potrebbero ridurre lo stress e il sovraccarico cognitivo, migliorando il benessere e l’apprendimento.

Green and Blue spaces and Mental Health: New Evidence and Perspectives for Action. World Health Organization (WHO), 2022

Il report, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Salute, sintetizza due recenti revisioni sistematiche che indagano quali caratteristiche e tipologie di “spazi verdi” e “spazi blu” urbani sono maggiormente efficaci nel promuovere/migliorare la salute mentale della popolazione.

Qui di seguito riportiamo la sintesi delle conclusioni del report; le azioni – definite strumenti politici – per lo sviluppo di spazi verdi e blu nei contesti urbani:

  • adottare un approccio olistico che contempli il ruolo della natura e i suoi benefici di salute/benessere per realizzare servizi a supporto/protezione dell’ecosistema
  • governare e pianificare le trasformazioni delle città alla luce delle valutazioni dei benefici prodotti da spazi verdi e blu a livello di salute urbana
  • prendere in considerazione le evidenze di studi e osservazioni scientifiche sull’impatto positivo derivante da spazi verdi e blu ben progettati e gestiti
  • concentrarsi sulla salute mentale e sul benessere come approccio che riguarda ambiti inter-correlati (ad esempio l’adattamento climatico, l’inclusione sociale, la crisi socio-economica), come emerso dalle ricerche durante la pandemia di COVID-19 e durante la fase successiva di recovery.

New – Piras P F, Barbiero G. Malattie croniche e terapie forestali: la sfida della complessità. Ambiente e salute: la terapia forestale. In Il Cesalpino 54/2021

Un recente articolo – a cura della Rete italiana Terapie Forestali e del Gruppo di Ricerca in Educazione all’Ambiente e alla Natura dell’Università della Valle d’Aosta – fa il punto sulle Terapie Forestali e il loro collegamento con le malattie croniche.
Le TR sono una pratica di sanità pubblica evidence-based che consiste in una serie di attività in ambienti caratterizzati da un ampio range di «naturalità». Gli autori analizzano le numerose ricerche effettuate per individuare i singoli elementi delle foreste che possono agire sulla salute umana, anche in relazione all’osservata efficacia nei confronti delle malattie croniche, e introducono il concetto di «esposoma»: gli effetti della frequentazione delle foreste sull’organismo umano vengono espressi in termini sistemici, e si supera l’idea di organi e apparati indipendenti l’uno dall’altro e collegati a singoli elementi naturali.
L’articolo si conclude con l’invito a far uso delle prescrizioni mediche di TF, riconoscendo che queste possono essere l’ambiente ideale per affrontare alcune malattie croniche.

Policy e raccomandazioni

Ruckelshaus M A. D., Guerry L., Mandle A., Vogl and N. Nathan. Report on Natural Capital Approaches. The Natural Capital Project at Stanford University, Stanford CA, USA. June 10, 2022

Con capitale naturale si intende un’estensione della nozione economica di capitale a beni e servizi forniti dall’ambiente naturale. Il capitale naturale è definito come lo stock mondiale di risorse naturali. Tra queste, alcune risorse forniscono alle persone beni e servizi gratuiti, chiamati servizi ecosistemici.
Il policy brief sintetizza gli esiti dello studio svolto da The Natural Capital Project at Stanford University. Lo studio ha analizzato le esperienze di diversi Paesi che hanno applicato l’approccio del capitale naturale nella presa di decisioni politiche ed economiche. Il policy raccoglie lezioni apprese e strumenti.


WHO and other UN Guidance on health and environment
. Aggiornamento dell’1 aprile 2022

Si tratta di una guida aggiornata sulle politiche e le azioni che possono aumentare la consapevolezza e promuovere la capacità di realizzare interventi in tema di ambiente e salute, con i contesti cittadini e altri ambienti urbani considerati prioritari. La Guida può essere consultata per sezioni/temi. Per quanto riguarda la sezione Natura & Salute viene evidenziata la relazione tra la salute/benessere umano e l’ambiente naturale (fonte di aria pulita, acqua, suoli fertili, cibo), che comprende gli ecosistemi (foreste e boschi, sistemi marini e fluviali, montagne e colline, e le specie animali che vi abitano).

Mental health and the environment: Bringing nature back into people’s lives. Institute European Environmental Policy (IEEP), Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), 2021

Secondo un numero sempre maggiore di studi e ricerche, il contatto con la natura può avere degli effetti positivi enormi sulla salute mentale delle persone. Di contro, il degrado ambientale, inclusi il cambiamento climatico e l’inquinamento, rappresentano una grave minaccia al nostro benessere e al nostro equilibrio emotivo.

Concetti chiave del documento sono:

  • accesso alla natura: trascorrere del tempo in contesti naturali aiuta a ridurre ansia, depressione,…
  • disastri legati al clima: le conseguenze del cambiamento climatico e gli eventi estremi correlati al clima possono avere un profondo impatto sulla salute mentale, in particolare per le persone anziane
  • inquinamento atmosferico: recenti studi scientifici evidenziano una correlazione positiva tra alcuni agenti inquinanti dell’aria e una serie di problemi di salute mentale tra cui depressione, ansia, psicosi, demenza, ritardo nello sviluppo cognitivo infantile
  • inquinamento chimico: c’è una associazione positiva tra inquinanti chimici ambientali e disturbi del comportamento infantile
  • inquinamento acustico: alti livelli di rumore ambientale sono associati a sintomi quali ansia, stress, nervosismo, nausea, mal di testa, instabilità emotiva, irritabilità, impotenza sessuale, alterazioni dell’umore, aumento di conflittualità, nevrosi, psicosi, suicidi
  • disuguaglianze: vivere in aree dotate di spazi verdi riduce in maniera significativa le disuguaglianze di salute legate al reddito, controbilanciando le conseguenze della deprivazione.

WHO Manifesto for a healthy recovery from COVID-19: Prescriptions for a healthy and green recovery. 2020

La pandemia ha evidenziato la necessità per il genere umano di proteggere il proprio ambiente: la ripresa/recupero non può essere visto come un ritorno alla precedente normalità, e deve tener conto delle esperienze/situazioni positive che comunque sono emerse in questi 2 anni (solidarietà tra le persone, riduzione dei livelli di inquinamento, diffusione mobilità sostenibile, telemedicina, ecc).
Per promuovere un mondo più sano, più equo, più verde, tra le indicazioni del Manifesto evidenziamo:
– proteggere e preservare la Natura, fonte primaria di salute per il genere umano
– costruire ambienti cittadini più “sani” e “vivibili”.

Healthy environments for healthier populations: why do they matter, and what can we do? WHO, 2019

Il documento presenta una panoramica delle azioni di settore che i vari stakeholder (organizzazioni internazionali, governi, attori nazionali e locali) possono intraprendere – col supporto di WHO – per creare ambienti più sani, più equi e più sostenibili, in particolare in ambiti quali i luoghi di lavoro, le città, i servizi socio-sanitari.
Per quanto riguarda il settore CITTA’, tra i fattori di una pianificazione urbana che promuove salute è evidenziato il ruolo degli “spazi verdi” fruibili da tutta la cittadinanza, che creano opportunità per sviluppare uno “stile di vita urbano salubre” (luoghi per attività fisica, attività di socializzazione, tempo libero).

Metodi e strumenti

New – Meneguzzo F. Zabini F., (a cura di, 2022) Terapia Forestale 2. Una collaborazione tra il Club Alpino Italiano e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Club Alpino Italiano. Cnr Edizioni, 2022. ISBN 978 88 8080 430 7

Il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e CAI – Club Alpino Italiano – in collaborazione con il CERFIT – Centro Regionale di Riferimento in Fitoterapia presso l’Ospedale Careggi a Firenze – hanno prodotto due report sulla Terapia Forestale nel 2020 e nel 2022. Il report 2022 presenta e sistematizza le conoscenze acquisite negli ultimi decenni di ricerca scientifica sugli effetti diretti e misurabili dell’immersione nelle foreste, sull’azione ad ampio spettro derivante da questi preziosi «servizi eco-sistemici» che investe, tra le altre, la sfera psicologica, neurologica, cardiocircolatoria e immunitaria.
Il Report inoltre racconta alcune esperienze dirette di Terapia Forestale, condotte tra estate e autunno 2020 – periodo che ha preceduto la seconda ondata della pandemia di COVID-19 – i cui risultati evidenziano in maniera particolare i benefici a livello psicologico, in linea con le esperienze realizzate all’estero.
Le ricerche condotte congiuntamente da CAI e CNR, sempre di concerto con CERFIT, prevedono, tra le varie iniziative, la creazione/riqualificazione di stazioni di terapia forestale diffuse su gran parte del territorio nazionale, per i nuovi “turisti della salute” e auspicabilmente i pazienti inviati dalle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Vilcins D, Sly PD, Scarth P and Mavoa S. Green space in health research: an overview of common indicators of greennessReviews on Environmental Health, 2022.

Gli spazi verdi sono un tema all’avanguardia nell’ambito della ricerca sulla promozione della salute ambientale e essere a contatto con aree verdi è stato dimostrato che migliora il benessere psichico, aumenta l’attività fisica e promuove le relazioni sociali.

Tuttavia la terminologia e che cosa gli indicatori degli spazi verdi rappresentano in concreto, nel mondo reale non è sempre chiaro a chi lavora nella sanità pubblica e ai professionisti della salute che possono leggere, interpretare o utilizzare le evidenze scientifiche. Lo studio Vilcins 2022 si prefigge l’obiettivo di fornire un quadro generale riferito alle principali definizioni di aree verdi e agli indicatori utilizzati per valutare l’esposizione alle aree verdi. Si indirizza a professionisti sanitari, ricercatori ed esperti di politica sanitaria a cui interessa comprendere questo ambito di ricerca, per offrire servizi o per scopi di ricerca.

Definire che cosa si intende con il termine spazio verde non è lineare. Diversi autori adottano differenti definizioni: parchi pubblici, presenza di vegetazione inclusi prati, spazi aperti non edificati, foreste e riserve naturali per menzionarne alcune. Esiste una distinzione tra verde, come presenza di vegetazione e spazi verdi come aree aperte per lo svago e ritagli boschivi. Tuttavia molta della ricerca pubblicata su riviste specialistiche non distingue in modo netto e chiaro.

Lo studio Vilcins delineerà le misurazioni e gli indicatori più comuni per aiutare a comprendere i numerosi termini con cui viene descritto lo spazio verde e le differenze essenziali tra uno e l’altro. Infine è ovvio che se gli indicatori scelti nella ricerca sono motivati dall’obiettivo, il disegno di studio e questioni di pragmatismo, esiste una tensione tra i dati a disposizione e l’ideale disegno di studio e spesso è la disponibilità dei dati a giocare un ruolo nella scelta del disegno dello studio.

Avez-vous pensez à vos plus petits citoyens. Espace Muni e Observatoire des tout-petits, 2022

“Progettare la città a misura di bambino significa dare priorità agli utenti vulnerabili, contribuendo così allo sviluppo dell’intera comunità. L’equazione è semplice: una strada dove è piacevole e sicuro giocare per i più piccoli è anche una strada piacevole e sicura per tutti” – Le Centre d’écologie urbaine de Montréal.
Questa guida, nella sua versione riveduta e aggiornata, suggerisce azioni ed esempi concreti per costruire comunità più favorevoli ai bambini piccoli (0-5 anni) e alle loro famiglie.
La guida è strutturata in 5 grandi aree tematiche. Due di queste riguardano, in particolare, l’ambiente costruito per progettare spazi pubblici e parchi inclusivi, sicuri e adatti ai più piccoli e lo sviluppo della mobilità sostenibile.
‘Avez-vous pensez à vos plus petits citoyens’ è stata elaborata da Espace Muni e Observatoire de tous petits in collaborazione con, tra gli altri, la Fédération québécoise des municipalités e l’Union des municipalités del Québec.

Espaces verts urbains. Promouvoir l’équité et la santé. Réseau français des Villes-Santé de l’Organisation mondiale de la santé, 2020

Lo sviluppo degli spazi verdi nelle aree urbane, secondo principi di equità, approcci e soluzioni innovative di progettazione urbanistica e sociale, contribuisce a migliorare la salute e il benessere delle comunità. Cosa sono gli spazi verdi urbani? Qual è il loro legame con la salute? Che utilizzo possiamo fare degli spazi verdi? Come possiamo agire con e per gli abitanti per rendere gli spazi verdi accessibili a tutti? Questo documento prova a rispondere a queste domande rivolgendosi, principalmente, ai decisori e offrendo una sintesi di dati, esperienze sul campo e indicazioni pratico-operative per creare spazi verdi nelle città che siano promotori di salute ed equità.
‘Espaces verts urbains…’ è stato elaborato dal gruppo di ricerca del progetto GreenH-City – GoveRnance for Equity, ENvironment and Health in the city -, guidato dai ricercatori dell’Ecole des Hautes Etudes en Santé Publique in collaborazione con l’Università Paris-Nanterre, l’Università di Ginevra e la Rete francese Città sane del WHO – Organizzazione Mondiale della Salute che ne ha anche coordinato la pubblicazione.

Valoriser les surfaces résiduelles. Mobilité piétonne Suisse, 2019

Questo documento suggerisce, ispirandosi al tactical urbanism e al pocket parks, come trasformare piccoli spazi urbani inutilizzati in aree verdi (ad esempio gli angoli tra una strada e l’altra, alcuni tratti dei marciapiedi, i basamenti degli alberi) con interventi infrastrutturali (panchine, aiuole fiorite, …) e artistici (murales, …) per lo più semplici e a basso costo. Queste azioni contribuiscono a rendere più ‘attraenti’ i percorsi pedonali, invogliando a camminare, aumentano la presenza di verde urbano e sono dei potenziali attivatori di percorsi di rigenerazione urbana e sociale. Questo dossier, che si rivolge principalmente a decisori ed esperti in progettazione e pianificazione urbana, offre un inquadramento teorico sul tema, esempi pratici ed esperienze di progettazione partecipata.
‘Valoriser les surfaces résiduelles’ è una pubblicazione di Mobilité piétonne Suisse, associazione d’utilità pubblica svizzera che si occupa di mobilità pedonale sostenendo, e incoraggiando, iniziative e progetti locali e regionali.

Interventi sul patrimonio del verde urbano. Una guida per la progettazione partecipata. Dors, 2018

Questa guida dell’Ufficio regionale per l’Europa della WHO – Organizzazione Mondiale della Salute evidenzia gli aspetti da considerare nella progettazione delle aree verdi urbane per massimizzarne i benefici sociali e di salute.
Il documento fornisce informazioni sulle aree verdi urbane e i loro benefici, presenta considerazioni generali sulla progettazione delle aree, sulla loro realizzazione, sul coinvolgimento della comunità e dei portatori di interesse e su come promuoverne l’utilizzo. Descrive, anche, come monitorare e valutare interventi e progetti, comprese criticità e difficoltà che si potrebbero verificare, per evitarle, se possibile, o per saperle affrontare. La guida è rivolta ai responsabili delle politiche urbane e ai professionisti che lavorano in questo ambito. La traduzione in lingua italiana, autorizzata dal WHO-Europa, è stata curata da Dors.

Approfondimenti

Europa: proposta della Commissione europea per ripristinare la natura. Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente, 2022

Il 22 giugno 2022, la Commissione europea ha proposto al Parlamento europeo l’adozione di una nuova normativa, Nature Restoration Law, volta a ripristinare l’habitat naturale europeo. La Commissione stima che l’80% del patrimonio naturale dell’UE versi in cattive condizioni, per questo gli stati membri, una volta che la normativa sarà stata adottata, saranno chiamati ad azioni di recupero degli ecosistemi anche con la finalità di combattere il cambiamento climatico e salvare molte specie dall’estinzione.

Nature-Based Solutions e territorio: prendersi cura della Natura con la Natura. Reticula N. 28/2021 Numero monografico. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

A cura dell’ISPRA, RETICULA è una rivista tecnico-scientifica online quadrimestrale, che tratta argomenti legati alla connettività ecologica, alle infrastrutture verdi, ai servizi ecosistemici e alla governance ambientale connessa ad una pianificazione ecosostenibile del territorio e del paesaggio.
Segnaliamo il numero monografico n. 28 del 2021 perché propone articoli su esperienze di applicazione di Nature-Based Solutions definite come: “azioni strategiche di restauro e di recupero ambientale, efficienti in termini di risorse e adattabili a livello locale, che utilizzano elementi, sistemi e processi naturali ispirandosi al funzionamento naturale degli ecosistemi.
La monografia, in lingua italiana, è ricca di contributi esaustivi e critici che intendono verificare l’effettiva associazione tra queste soluzioni e le biodiversità e sottolineare i benefici che esse possono fornire al capitale naturale e umano.

Salute a cielo aperto. Riflessioni e proposte di più settori. Dors, 2020

In occasione della Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio 2020, Dors, per facilitare decisori e tecnici, nel futuro post emergenza Covid-19, nella scelta e nel finanziamento di attività di riorganizzazione e promozione del patrimonio verde urbano – con un’attenzione particolare alla promozione della salute e del camminare – ha pubblicato una breve raccolta di studi e approfondimenti che portano il punto di vista dei settori Salute Pubblica, Ambiente, Pianificazione Urbanistica e Sport.

Siti web tematici

New – Associazione Italiana di Medicina Forestale – 2023

L’associazione promuove azioni e fa informazione/formazione sugli effetti benefici dell’immersione nella natura (Forest Therapy) misurati da numerosi studi attraverso parametri bio-chimici (aumento/miglioramento di difese immunitarie, tono dell’umore, globuli bianchi, ormoni e riduzione cortisolo/stress), e vuole favorire la diffusione delle “Urban Jungle” per contrastare la “Sindrome da Deficit di Natura”, secondo cui molte patologie sono collegate alle difficoltà di adattamento allo stress e ai ritmi frenetici imposti dalla civiltà industrializzata e urbana che porta le persone ad allontanarsi dalla natura.
AIMeF fa parte di una vasta rete di realtà inerenti la medicina olistica, le terapie naturali, l’osteopatia, le pratiche di meditazione e yoga, il contatto con l’ambiente e la natura.
Si segnalano le sezioni:
– la ricerca in medicina forestale/articoli scientifici, in particolare la revisione del 2017 sugli effetti sulla salute di Forest Bathing e Nature Therapy (in lingua inglese)
– la ricerca in medicina forestale/Progetti AIMeF, in particolare il progetto romano Urban Forest (attivo dal 2018 al 2020, ri-attivabile su richiesta, promuove l’avvicinamento cittadini – mondo vegetale e la stimolazione di nuove forme di Progettazione Urbana green).

New – PaRX. A Prescription for nature. 2023

Sito del progetto canadese PaRX della BC Parks Foundation, realizzato da un gruppo di professionisti sanitari allo scopo di migliorare la salute dei propri pazienti attraverso il contatto e la relazione con la natura. Fornisce indicazioni operative ai medici, e risorse pratiche agli utenti quali ad esempio suggerimenti di comportamenti (tips) di facile adozione, volantini scaricabili gratuitamente, schede descrittive sui benefici dell’attività all’aria aperta articolati per fasce di età (vai alla sezione evidence-based patient resources).
Nato una decina di anni fa negli Stati Uniti come movimento popolare – Park Prescription movement – si è poi diffuso in altre zone del mondo, dando vita in Canada al programma nazionale nature prescription evidence-based, di cui PaRX rappresenta lo strumento di diffusione e formazione.

Listen to nature sounds, fall in love with the Earth

Sito web che raccoglie i suoni della natura, composti da habitat, animali, acqua, vento, sabbia, vulcani attivi,…. Si ascoltano viaggiando su di un planisfero interattivo del mondo. È un’iniziativa promossa da Organizzazioni no profit convinte che l’ascoltare suoni naturali abbia effetti positivi sul benessere e rafforzi il rispetto per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta è disponibile anche su twitter (@earth_fm_live) e instagram (https://www.instagram.com/earthfm_live/)

Green4C: Green For Care. Progetto cofinanziato da Erasmus plus Programme of the European Union

Green For Care è un progetto triennale innovativo dedicato allo studio e la promozione delle soluzioni nature-based per la salute, il benessere, l’inclusione sociale. Il suo scopo principale è contribuire allo sviluppo delle iniziative di Green Care (GC), in particolare tra gli obiettivi si vuole favorire l’integrazione: tra settore scientifico – servizi che si occupano di salute e inclusione sociale – e settore economico-commerciale – come Agricoltura, Foreste, Turismo, servizi di promozione sociale e ambientale, ecc. –

Con l’espressione Green Care si intende un insieme di pratiche che utilizzano la natura e i suoi elementi per promuovere e migliorare la salute fisica e mentale delle persone, estendendo gli ambiti applicativi a iniziative educative e di inclusione sociale, e affermandosi sempre più a livello internazionale come efficace strumento di prevenzione e, in alcuni casi, come approccio terapeutico per alcune patologie.

Nella sezione LEARN del sito è possibile trovare vari materiali – in lingua inglese – scaricabili gratuitamente, quali:

  • alcuni report su temi quali l’analisi dei bisogni formativi (Training Needs Assessment) riguardo alle pratiche di Green Care, raccomandazioni per gli stakeholder (EU Blueprint on Green Care) (https://www.greenforcare.eu/learn/)
  • 20 factsheets sui modelli, le buone pratiche (best practices), i casi-studio più innovativi, articolati nelle 4 aree tematiche del progetto: terapia forestale (Forest-based Care), cura del verde urbano (Urban Green Care), agricoltura sociale (Social Agriculture), turismo verde (Green Care Tourism) (https://www.greenforcare.eu/case-studies/)

Climate change. WHO, 2022

Pagina/sezione della WHO dedicata ai cambiamenti climatici e all’impatto sulla salute


Urban Health Repository
. WHO, 2022

L’Organizzazione Mondiale della Salute ha pubblicato una banca dati sul tema dell’urban health in cui raccoglie sue risorse per sostenere e orientare le azioni di promozione della salute nei contesti urbani che sono in costante espansione. La ricerca delle risorse può essere sia libera sia guidata per nazione, anno di pubblicazione, tipologia di documento: tra cui, per esempio: campagne, indicatori di valutazione, strumenti, pubblicazioni,… La banca dati è in costante aggiornamento.

Transjardins. Association Dessine l’Espoir, 2022

Si tratta di un’iniziativa dell’associazione francese Dessine l’Espoir, iniziata nel 2013, col sostegno della The Ivory Foundation, che promuove lo scambio culturale e la diffusione di esperienze di giardini educativi, sociali e sperimentali realizzati in vari Paesi dell’Africa e in Francia, chiamati Transjardins o Transgardens.
Nella sezione resources & links si trovano: “Risorse utili per creare nuove attività, trovare ispirazione o semplicemente ammirare la bellezza della Natura”.

National Environmental Education Foundation, 2022

Sito web del National Environmental Education Foundation (NEEF), un’organizzazione no profit che affianca le attività del Dipartimento di Protezione Ambientale degli USA, e si occupa di educazione continua nel contesto ambientale, al fine di migliorare la vita delle persone e la salute del pianeta.

  • obiettivo dichiarato: “coltivare” persone responsabili e consapevoli dal punto di vista ambientale
  • vision: fare in modo che le azioni quotidiane di ciascuno siano guidate da comprensione e attenzione alla salute del pianeta
  • mission: rendere l’ambiente più accessibile, riconoscibile, pertinente e collegato alla vita quotidiana.

Tra le attività proposte, alcune riguardano in specifico la prevenzione e la promozione della salute: si segnala ad esempio la Fact Sheet per gli adolescenti sui benefici dello stare all’aria aperta.

Pad lab/Progettare Scuole/Pedagogia Architettura Design | Sud Tirol, 2020

PAD [eden] lab è un collettivo interdisciplinare formato da pedagogisti, architetti, designer, che si confrontano attivamente con dirigenti, insegnanti, amministratori locali, politici, esperti e filosofi allo scopo di individuare le migliori soluzioni per la qualificazione dello spazio educativo in dialogo con la natura dentro e fuori, all’interno ed all’esterno.
Un esempio del lavoro svolto dal gruppo è descritto in questo articolo: Una pianta per ogni alunno: dalla classe al “soggiorno educativo” che raccoglie l’intervista di Sara De Carli (Vita.it, 2021) a Beate Weyland, pedagogista e responsabile del team di ricerca. Una pianta per ogni alunno: dalla classe al “soggiorno educativo” – Vita.it

PAD[eden]lab ha come base scientifica la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, che sostiene da 10 anni studi sulla relazione tra pedagogia e architettura. Nella sezione Ricerca, è possibile scoprire le molte comunità scolastiche italiane ed europee che hanno attivato percorsi di ricerca-azione per trasformare a piccoli passi gli ambienti per insegnare e imparare. Interessante anche la proposta formativa consultabile alla voce Servizi.

Pratiche Promettenti

New – Oasi di benessere, al Niguarda “il giardino che cura”. In Notiziario Salute, Redattore Sociale 3 aprile 2023

Un progetto della Fondazione Niguarda di Milano prevede la realizzazione di tre giardini terapeutici-sensoriali pensati per i bambini e i ragazzi con problemi di salute mentale e disabilità psichica seguiti dal servizio ospedaliero di Neuropsichiatria Infantile, e per le persone con malattie croniche in fase avanzata ricoverate presso l’Hospice.
Tra gli obiettivi del progetto la fruizione di uno spazio familiare e comune per utenti e familiari per favorire la socializzazione, la condivisione esperienziale, e trascorrere del tempo insieme ai propri cari; nonché il recupero del contatto con la natura e con le proprie emozioni, e lo sviluppo delle competenze relazioni non mediato da dispositivi tecnologici per i ragazzi.

New – Bradley E. Nature prescriptions. Supporting the health of people and nature. A report on the outcomes of an urban pilot of Nature Prescriptions. RSPB Scotland

Si tratta di un progetto sperimentale promosso dal sistema sanitario scozzese, in collaborazione con il National Health Service del Regno Unito, e la Royal Society of the Protection of Birds: nato nel 2017 e testato nelle isole Shetland, ha continuato a estendersi in altre zone della Scozia, adesso è stato avviato in Inghilterra, nel Derbyshire, e rappresenta un riconoscimento ufficiale dei vantaggi che derivano dal trascorrere del tempo all’aria aperta.
La “Nature Prescription” consiste in una conversazione “guidata” tra il medico di base o un altro professionista sanitario e il proprio paziente/cliente con l’obiettivo di motivare e supportare quest’ultimo a entrare in relazione con l’ambiente naturale e trarne beneficio a livello fisico e psichico. Il programma non contempla la sostituzione alla medicina tradizionale, ma un’integrazione “naturale”: i medici che aderiscono al progetto possono prescrivere ai pazienti “dosi” giornaliere di attività fisica da svolgere all’aperto, affiancando questa abitudine alla classica terapia. Le malattie trattate sono soprattutto quelle croniche, quali ad esempio disturbo d’ansia, depressione, diabete e ipertensione, che potranno essere curate con “sedute” giornaliere all’aperto, ma si può ricorrere alla Nature Prescription anche se si è semplicemente stanchi o stressati. Un opuscolo orienta/guida il medico nell’individuazione delle attività da prescrivere, che devono essere adattate in base al tipo di disturbo, alle condizioni fisiche del paziente, e al periodo dell’anno in cui dovranno essere svolte (passeggiate a piedi nudi in spiaggia in estate, camminate nel bosco per raccogliere funghi in autunno, esplorazioni di sentieri collinari, ecc)

Per approfondire: https://www.rspb.org.uk/natureprescriptions

New – Da giardino del Rito Laico a Giardino Parlante di Cura. ASO Ordine Mauriziano di Torino, 2020 – in corso

Il giardino dell’ospedale: un ulivo e una targa che ricordano quanto successo con il Covid-19. Un rito collettivo che si rinnova, simbolicamente e umanamente, ogni anno dal luglio del 2020. Mani che dissetano un Ulivo: pazienti, famigliari e operatori sanitari, la comunità dei curanti e dei curati, i cittadini del quartiere e della città. Lo spazio verde è diventato la scena del Rito Laico prima per onorare i morti durante il periodo pandemico (2020) e poi per celebrare la vita (2021). Un giardino che si trasforma da tradizionale spazio verde dell’ospedale a uno spazio intenzionalmente disegnato e organizzato per il ricordo passato e la cura presente e futura degli operatori sanitari (Tortone C, Longo R, Santoro S. 2021), che possono soffermarsi per una pausa, e dei cittadini che possono sedersi per leggere un libro o partecipare ad appuntamento di benessere e salute.
Il progetto Giardino Parlante di Cura e del Rito Laico è realizzato dal gruppo aziendale SaluteArte, seguendo la metodologia di Teatro Sociale e di Comunità orientata alle strategie di Promozione della Salute secondo gli Standard 2020 degli Ospedali e dei Servizi Sanitari che Promuovono Salute della Rete HPH&HS.
La progettazione dello spazio e la sua realizzazione è stato un processo partecipato con gli operatori sanitari, attraverso un laboratorio teatrale e una performance, e con gli studenti dei diversi gradi dell’IC Pacchiotti di Torino, attraverso attività didattiche e progettuali. Entrambe le esperienze sono state presentate durante il convegno di studio Healing Garden – il giardino parlante (2022) e discusse con ricercatori ed esperti.

Per maggior informazioni contattare il responsabile del progetto: Giuseppe Fiumanò (gfiumano@mauriziano.it) oppure la pagina web https://www.salutearte.it/.

Isole educative. Un progetto per non isolare i bambini. Dors 2022

Da gennaio 2022, in una Scuola Primaria Statale della provincia di Belluno, si trova un’aula verde dove i banchi compongono isole da 4, 3, 2 posti.
Il verde è dato soprattutto dalla ricca presenza di piante – una per studente – curate quotidianamente dagli alunni di una classe seconda, guidati da un botanico esperto. Le piante stanno al centro di ogni isola, rendono accogliente l’aula e la loro cura diventa un potente strumento di apprendimento e di benessere.
Dors ha dialogato con Raffaela Mulato e Paolo Giordano, che coordinano questo progetto come l’Associazione Moving School 21, sulle opportunità e le strategie per replicare questa iniziativa in altre realtà scolastiche e territoriali.

Progetto Verde Aroma: da un seme, una pianta; da un seme, un uomo con la sua dignità. Spello (PG), 2021

Il progetto Verde Aroma nasce a Spello (PG) nel maggio 2021 presso il C.A.S.T. – Centro Attività Sulle Tossicodipendenze Assisi Onlus con l’intento di riqualificare un’area verde adiacente alla struttura. Il gruppo ha dato forma ad un giardino aromatico a disposizione degli utenti residenti, con l’intento di acquisire competenze utili ai fini di un inserimento lavorativo, grazie anche al supporto della Regione Umbria con il progetto RE-WORK (borse lavoro presso aziende vivaistiche locali).

L’ascolto dei bisogni dei residenti ha poi portato nuovi obiettivi e risultati terapeutico-riabilitativi, quali il rinforzo del senso di coesione di gruppo (Gruppo Mappe), la sperimentazione di una responsabilizzazione individuale quotidiana (co-progettare e dare forma concreta a un’idea di giardino), la percezione di un senso di benessere condiviso da operatori e utenti nel “prendersi cura” del verde e della natura (rilevato attraverso interviste e confronto quotidiano tra utenti e operatori).

Il giardino è stato inaugurato ufficialmente il 15 giugno 2022, l’evento ha consentito a tutti i partecipanti coinvolti nel progetto di raccontare l’esperienza e il proprio vissuto, e condividere il senso di una crescita individuale e di gruppo. Nel futuro si prevede di “trasferire” l’esperienza in altre sedi su territorio umbro e piemontese, e già a settembre 2022 è previsto l’avvio di una seconda edizione del progetto presso un ente di Spoleto.

Per maggiori info contattare la responsabile del progetto, dott.ssa Irene Brusa: irene.brusa01@gmail.com
Per approfondire: https://www.castonlus.it/verde-aroma-il-giardino-si-mette-in-gioco/ e https://www.castonlus.it/inaugurazione-giardino-verde-aroma/

Regione Toscana. Progetto NOVIFRA, 2017-2020

Avviato nel 2017, concluso nel 2020, questo progetto è stato premiato come “eccellenza nell’innovazione terapeutica” dalla Regione Toscana. Vi hanno partecipato 4 aziende private toscane, la finalità principale era: ” la realizzazione di un ambiente terapeutico interno alla struttura sanitaria che dialoga con un giardino terapeutico esterno, dove, attraverso l’utilizzo di sensoristica, si sperimentano terapie non farmacologiche nella cura dell’Alzheimer”.

Il luogo della sperimentazione è stato il nucleo Alzheimer della RSA Casa Argia di Figline Valdarno. Leggi il progetto Novifra in sintesi. I risultati del progetto sono esposti in un report qui disponibile. Ne riportiamo di seguito un breve estratto: “A conclusione della fase di osservazione e raccolta dei dati emerge chiaramente quanto il verde abbia un effetto benefico sulla salute psico-fisica degli individui, e soprattutto è stato possibile dedurre che in presenza di deficit cognitivi più o meno gravi il contatto con la natura ha un impatto positivo: il vivere il giardino terapeutico ha permesso ai pazienti coinvolti nel progetto di aumentare il proprio benessere e la qualità della loro vita, recuperando ricordi sopiti e manualità perdute.

L’Hortus-giardino dell’Hospice Anemos. Ospedale San Luigi di Orbassano (TO), 2015

Il progetto Hortus Hospice nasce nel contesto della struttura Hospice Anemos, gestito dalla Fondazione Luce per la Vita in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera San Luigi di Orbassano (TO).
La finalità principale è migliorare la qualità della fase finale della vita per le persone accolte in hospice, creando un giardino con specifiche caratteristiche: un percorso-labirinto che potesse trasmettere bellezza e consentire un contatto con la natura, percorribile anche in carrozzina, fruibile visivamente dalle camere di chi non può muoversi; l’Hortus-giardino è utilizzabile anche da parenti/familiari e operatori per allentare lo stress del lavoro di assistenza/accompagnamento e del caregiving, recuperare serenità camminando nel verde e “aver cura” delle piante.

Il progetto ha una sua continuità grazie anche al lavoro di manutenzione dei volontari di una scuola di formazione professionale guidati da un esperto giardiniere. Gli sviluppi futuri prevedono l’allargamento dell’area coltivata intorno all’hospice per favorire piccoli lavori di orticoltura, e ampliare le opportunità di attività pratiche e rigenerative nell’area boschiva intorno all’hospice.

Per maggiori informazioni, contattare il responsabile del progetto:
Gianfranco Virga, nanocelestino@alice.it oppure la pagina web: https://www.luceperlavita.it/index.php/dall-associazione/home-mainmenu/56-testi/202-hortus-hospice-lavori-in-corso

Buone pratiche

New – ASL CN1. Progetto Montagnaterapia

Il progetto di Montagnaterapia del Dipartimento di Salute Mentale – Psichiatria Area Nord dell’ASL Cuneo 1 è nato in modo spontaneo da professionisti sanitari appassionati e competenti, costituendosi nell’arco di oltre 10 anni, quale prassi operativa trasversale ai centri diurni e ai centri di salute mentale del territorio – area nord del DSM. Nel tempo si è ampliata la riflessione teorica e il progetto si è dotato di strumenti in particolare per la valutazione degli esiti e dei processi implicati in questa attività.
L’idea alla base poggia sul valore terapeutico, riabilitativo, educativo o preventivo delle attività che coinvolgono la montagna, specialmente per i soggetti più “fragili”, e soprattutto se “vissute” attraverso il cammino e in una dimensione di gruppo.
Il progetto, inserito all’interno della banca dati Pro.Sa., ha recentemente ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Trasferibile (BPT), a seguito di un processo di accompagnamento da parte di Dors e ad un “irrobustimento” metodologico da parte dell’équipe progettuale.

Foto articolo di Element5 Digital su Unsplash.com

fonte: a cura di Paola Capra, Luisa Dettoni, Rita Longo, Alessandra Suglia e Claudio Tortone – Dors

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