È on line sul sito dell’Osservatorio nazionale screening (Ons) il documento “Screening oncologici: dieci buone pratiche per la comunicazione”, redatto dal Gruppo comunicazione interscreening (Gic) con l’obiettivo di realizzare una guida per approcciarsi alla comunicazione in modo pianificato ed efficace e costruire fiducia e credibilità attraverso l’attivazione di un canale permanente di ascolto.
Per i programmi di screening disporre di un piano di comunicazione è fondamentale anche perché, prevedendo specifici indicatori di qualità, la pianificazione permette di identificare i criteri per monitorare e valutare i risultati che la comunicazione ha prodotto, nell’ottica di ottimizzare l’offerta dei servizi ai bisogni della popolazione.
La versione elettronica del documento è accessibile anche dai siti del:
—> Gisma Gruppo Italiano per lo Screening Mammografcoico
—> Gisci Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma
—> Giscor Gruppo italiano screening colonrettale
dal documento “Screening oncologici: dieci buone pratiche per la comunicazione”: “Avere un piano di comunicazione ben definito ed efficace è fondamentale per un programma di screening oncologico. In quanto interventi di sanità pubblica, infatti, gli screening godono di una larga diffusione nella popolazione italiana, ma esprimono anche una grande diversità di sistemi e di risultati, di cambiamenti organizzativi e di implementazione nel tempo di nuove attività. Tutto ciò richiede uno sforzo importante di contestualizzazione e divulgazione.
Gli screening riguardano intere comunità e pertanto, dal punto di vista comunicativo e relazionale, comportano una varietà di esigenze.
Inoltre, va sempre ricordato che il “sistema screening” rappresenta un significativo esempio di inversione nel rapporto utente-struttura, perché siamo noi operatori di un’azienda sanitaria che attivamente ci rivolgiamo ai cittadini e non il contrario” … LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE
fonte: EpiCentro ISS