Si parlerà del fatto che follia (quale che sia il senso che diamo a questa parola) è da sempre l’effetto di una messa a margine, a fondo pagina di discorsi che reggono soltanto bandendo il fuori campo. Una questione di spazi separati, dislocazioni non scelte, forzati trasferimenti, sradicamenti. Si parlerà di quei luoghi comuni – ideologie e pregiudizi – che chiudono i dialoghi, innalzano muri, barriere intransitabili, spazi chiusi che nulla hanno di comune e del dolore dell’essere spinti fuori gioco; ma anche delle condizioni che rendono inabitabili o abitabili i contesti, della cura che occorre perché sia possibile abitare da soggetti il dentro e il fuori, luoghi comuni, territori condivisi, comunità materiali e immateriali, garantendo a pieno la cittadinanza come chiede la legge 180, a quarant’anni dalla sua emanazione.
Come note a margine che riaprono i discorsi.