Biden promette una tassa minima sui super ricchi. di Paolo Andruccioli

Nel discorso sullo stato dell’Unione il presidente Usa Joe Biden annuncia una tassa minima del 20% sui super ricchi e di quadruplicare la tassa sui buyback azionari, mentre attacca sugli extraprofitti Big Oil e Big Pharma. Un tentativo di risalire nei sondaggi che però seduce Bernie Sanders.

“Nessun miliardario dovrebbe pagare un’aliquota fiscale inferiore a quella di un insegnante, di un vigile del fuoco o di un’infermiera”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden nel suo secondo discorso sullo Stato dell’Unione in cui ha anche proposto di quadruplicare la tassa sul riacquisto delle azioni societarie per incoraggiare gli investimenti a lungo termine. “Continueranno ad avere considerevoli vantaggi. Finiamo il lavoro e chiudiamo le strade che consentono ai molti ricchi di evitare di pagare le tasse”, ha spiegato un presidente che è apparso molto determinato e capace di creare scompiglio anche tra le fila dei repubblicani che lo hanno interrotto più volte, fischiato, accusandolo di dire bugie sul presunto progetto della destra di tagliare le spese per l’assistenza sanitaria. Ma Biden è stato molto chiaro e ha spiegato che nessuno che guadagna “meno di 400 mila dollari all’anno si vedrà aumentare le tasse, nemmeno un centesimo”. “Il mio piano economico è quello di investire in luoghi e persone che sono stati dimenticati. Dopo le turbolenze economiche degli ultimi quattro decenni, troppe persone sono state lasciate indietro o trattate come se fossero invisibili”.

Biden ha confermato la presenza dello Stato in economia con i tanti investimenti a favore del rilancio dell’industria manifatturiera e delle aziende dell’alta tecnologia. Il presidente ha citato i milioni di posti di lavoro creati sotto il suo mandato (“in due anni più di qualunque altro presidente”) e un tasso di disoccupazione ai minimi da oltre mezzo secolo, in particolare dovuto al riscatto del settore manifatturiero e a piani da centinaia di miliardi per la transizione energetica e il tech. Nel discorso elenca le proposte che il presidente (in caduta negli ultimi sondaggi) considera popolari, anche se saranno tutte in salita in Parlamento: quadruplicare una speciale tassa sui buyback azionari e introdurre una minimum tax sui miliardari. In particolare l’imposta minima sui super ricchi “garantirà che i più abbienti non paghino più aliquote inferiori a quelle di insegnanti e vigili del fuoco”. Il balzello sui buyback verrebbe alzato dall’attuale 1%, previsto dall’Inflation Reduction Act (IRA) dedicato alla transizione verde. L’intento è spingere le società a dedicare risorse a investimenti produttivi e aumenti salariali.

Per molti (compreso Bernie Sanders che si è complimentato e ha parlato di un possibile terreno di lavoro comune), quello di ieri (8 febbraio) è stato forse il miglior discorso della presidenza di Joe Biden. Ma a quanto pare non è stata solo una questione di toni e di vis retorica. Secondo quanto riporta il manifesto (tra i pochissimi quotidiani italiani a dare spazio alla notizia) davanti a un Congresso spaccato, e con i toni di quella che potrebbe essere la sua campagna per la rielezione, Biden ha dettagliato un’agenda politica progressista, che include tasse più alte per i ricchi e pene per quelli fra di loro che le evadono, sanzioni per i profittatori della pandemia e fine della tolleranza per le Big pharma, promettendo al contempo di sancire i diritti dei lavoratori, proteggere il diritto all’aborto, estendere e proteggere la sanità garantita dall’Obamacare e creare “un futuro di energia pulita”.

Le parole del presidente non danno adito a dubbi. “Avrete notato – ha detto – che Big Oil ha appena registrato profitti record. L’anno scorso hanno guadagnato 200 miliardi di dollari nel bel mezzo di una crisi energetica globale. È una cosa oltraggiosa. Hanno investito troppo poco di quel profitto per aumentare la produzione interna e mantenere i prezzi del gas verso il basso. Invece, hanno usato quei profitti record per ricomprare le proprie azioni, premiando i loro amministratori delegati e azionisti. Le aziende dovrebbero fare la cosa giusta. Ecco perché propongo di quadruplicare la tassa sui riacquisti di azioni societarie per incoraggiare invece gli investimenti a lungo termine. Ne trarranno comunque un notevole profitto”. “L’anno scorso, le compagnie petrolifere e del gas hanno realizzato profitti record e hanno investito molto poco nella produzione interna e per mantenere bassi i prezzi del gas, invece hanno acquistato le proprie azioni, dando tutto quel profitto ai loro amministratori delegati e azionisti”, si legge nella nota ufficiale della Casa Bianca.

“Invece di far pagare più imposte ai benestanti, qualche repubblicano vorrebbe tagliare la copertura medica e sociale”, ha detto Biden, facendo balzare in piedi Taylor Green (una delle più influenti sostenitrici di Donald Trump, sostenitrice della teoria del complotto) che ha gridato “bugiardo”, provocando boati e fischi da parte dei repubblicani, con molti che gridavano “no” e alcuni che ripetevano “bugiardo”, impegnandosi, in questo modo, a non attaccare il programma per la copertura sanitaria. Biden ha tracciato il ritratto di una nazione che emerge da una serie di eventi devastanti ma con promesse di rivitalizzazione economica, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il presidente, non solo ha criticato Big Oil per aver fatto profitti record quando i prezzi del gas erano a livelli storici, ma poi ha anche attaccato Big Pharma per i prezzi stratosferici dei farmaci e Big Tech per aver raccolto troppe informazioni personali, specialmente sui bambini.

Sulle tasse il presidente non ha fatto sconti a nessuno. “Avete idea che nel 2020, 55 delle più grandi aziende in America hanno realizzato 40 miliardi di dollari di profitti e pagato zero in imposte federali sul reddito? Questo non è giusto. Ma ora, a causa della legge che ho firmato, le società miliardarie devono pagare un minimo del 15%. Solo il 15 percento. È meno di quanto paga un’infermiera. Sarò chiaro. Secondo il mio piano, nessuno che guadagni meno di 400.000 dollari l’anno pagherà un centesimo in più di tasse”.

Nessuno è così ingenuo da pensare ad un Biden improvvisamente convertito alle idee più progressiste della sinistra. La battaglia è per la rielezione e per recuperare i consensi persi tra gli strati popolari e più disagiati. Il Washington Post spiega che il discorso aveva l‘obiettivo di “prefigurare il messaggio della campagna elettorale, di difesa delle sue realizzazioni e di appello diretto alla classe dei lavoratori”. Per far questo Biden ha “alternato appelli all’unità rivolti ai repubblicani e la condanna delle loro politiche meno popolari”, come appunto le proposte di drastici tagli alla spesa sociale. La performance presidenziale, secondo i critici più cinici, ha rappresentato “un contributo di cui il presidente aveva bisogno: in termini puramente teatrali, i boati l’hanno aiutato ad apparire più vitale”. L’ottantenne inquilino della Casa Bianca, il più anziano della storia americana, si è messo a rispondere tra il serio ed il faceto ai repubblicani che lo contestavano, rintuzzandoli con uno scambio di battute “assolutamente fuori copione” rispetto al testo del discorso.

Ma a parte la retorica, la propaganda elettorale e gli scontri ideologici con una destra che ripropone sempre la stessa ricetta (il taglio delle spese sociali), il presidente degli Stati Uniti ha chiarito la sua intenzione di rilanciare il piano per l’introduzione di una “tassa minima sui miliardari” e ha riproposto una tassazione maggiore sui riacquisti di azioni societarie (buyback). Se ne parla sui media statunitensi e ne troviamo traccia anche in Italia, ma solo su alcuni siti specializzati. Il piano prevede una riforma fiscale che garantire che le famiglie più ricche d’America paghino almeno il 20% di tasse sul reddito. La tassa – come abbiamo già detto sopra – coprirebbe anche i guadagni non realizzati sugli investimenti, come azioni e obbligazioni. “Questa tassa minima assicurerebbe che gli americani più ricchi non paghino più un’aliquota fiscale inferiore a insegnanti e vigili del fuoco”, ha affermato la Casa Bianca nella scheda informativa. Ha aggiunto che di solito, in un anno, i miliardari godono di un’aliquota fiscale dell’8%.

Secondo quanto affermato dalla Casa Bianca, l’incremento della tasse sui buyback dovrebbe incentivare le società a reinvestire nella propria crescita e produttività, piuttosto che “pagare i dirigenti aziendali o incanalare i profitti agevolati dalle tasse agli azionisti stranieri“. Sui siti specializzati e finanziari, la critica di molti esperti che fanno riferimento all’azionariato diffuso della popolazione americana.

Gran parte delle famiglie americane possiedono azioni tramite i fondi pensione, investimenti o piani di risparmio 401 (k). Anche secondo quanto afferma al Wall Street Journal Cathy Schultz, vicepresidente di Tax & Fiscal Policy Roundtable, un’istituzione che rappresenta i Ceo delle grandi corporation Usa, che chiosa: “La proposta scoraggerebbe gli investimenti e la crescita, danneggiando le famiglie americane e soprattutto gli anziani”. Ma la critica alla fine sembra più che altro una scappatoia ideologica. Il solito spauracchio che viene usato anche nel nostro Paese quando si parla di imposta patrimoniale (vogliamo davvero danneggiare il pensionato che si è costruito la sua casetta con i sacrifici di una vita di lavoro?). Torneremo sulla questione che è centrale anche per far capire il vero messaggio della campagna Tax The Rich.

Nel frattempo registriamo altri segnali importanti dal discorso sullo stato dell’Unione. Biden ha affrontato per esempio anche la questione della salute mentale dei più giovani, facendo un collegamento con l’impatto dei social media sui ragazzi in età scolare. “Dobbiamo fare di più per la salute mentale, in particolare quella dei nostri figli – ha detto – quando milioni di giovani lottano con il bullismo, la violenza, il trauma dobbiamo garantire loro un miglior accesso ad aiuti psicologici a scuola”. E ovviamente è stato centrale nel suo discorso il tema della violenza e dei troppi abusi della polizia. Biden infatti ha chiesto al Congresso di legiferare per redigere una riforma che prevenga gli abusi della polizia e un’altra per proibire l’uso di armi d’assalto. “Abbiamo l’obbligo di assicurarci che tutta la nostra gente sia al sicuro e la sicurezza pubblica dipende dalla fiducia pubblica, ma troppo spesso tale fiducia è stata violata”. Nell’aula, c’erano la madre e il patrigno di Tyre Nichols, il giovane afroamericano morto ai primi di gennaio a Memphys dopo essere stato picchiato da diversi poliziotti, un pestaggio a sangue ripreso in video. I suoi genitori erano seduti nel box della first lady, Jill Biden. “Non ci sono parole per descrivere l’angoscia e il dolore di perdere un figlio, ma immaginate cosa si prova a perdere un figlio per mano della legge”. “Immagina di doverti preoccupare se tuo figlio o tua figlia torneranno a casa, camminando per strada o giocando nel parco o semplicemente guidando la macchina. Non ho mai dovuto fare queste raccomandazioni ai miei figli Beau, Hunter e Ashley, e sono raccomandazioni che tanti – le famiglie afroamericane e le latine – devono avere con i loro figli”. Per questo, ha aggiunto, è necessario raggiungere “un accordo” che consenta “l’eguale tutela davanti alla legge”, che fornisca alle forze dell’ordine pubblico “la formazione di cui hanno bisogno” e che consenta agli agenti di essere chiamati a rispondere “quando violare la fiducia del pubblico”. Perché, ha aggiunto, “quello che è successo a Tyre a Menphys, accade troppo spesso”. Al discorso ha assistito anche Brandon Tsay, che Biden ha definito “un eroe di 26 anni”, un giovane che due settimane fa, durante i festeggiamenti del capodanno lunare, ha “trovato il coraggio di agire e ha sequestrato la pistola semiautomatica a un uomo armato che aveva già ucciso 11 persone in un’altra discoteca”. Questo giovane “ha salvato vite”, “è ora che facciamo lo stesso anche noi”, ha spiegato il presidente, che ha chiesto al Congresso di vietare “le armi d’assalto una volta per tutte”. “L’abbiamo già fatto. Ho guidato la battaglia per bandirle nel 1994. Nei 10 anni in cui il divieto era legge, le sparatorie di massa sono diminuite. Dopo che i repubblicani l’hanno lasciato scadere, le sparatorie di massa sono triplicate. Finiamo il lavoro e vietiamo di nuovo le armi d’assalto”

Difficilmente le proposte di Biden passeranno alla Camera. In ogni caso alla fine del suo discorso anche Bernie Sanders, unico dei presenti ad indossare la mascherina, si è detto convinto da Biden: “Ci sono molti punti sui quali potremo lavorare insieme. – ha dichiarato Sanders – Abbassare il costo delle medicine è qualcosa che bisogna fare, che tu sia democratico o repubblicano, e fare sì che tutti abbiano accesso alle cure di cui hanno bisogno. È chiaro che i ricchi dovranno pagare più tasse. Ci sono le basi per lavorare insieme”.

fonte: sbilanciamoci.info

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