La salute è un bene da diffondere, fallo con un bacio !

40 anni fa, con la legge 833/1978, nasce il Servizio sanitario nazionale per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione sociale, economica o territoriale, configurandosi in tal senso come strumento di giustizia e coesione sociale, oltre che come fattore di sviluppo sostenibile ed inclusivo.

L’art.1 della legge che lo istituisce prevede alcuni principi fondamentali ispirati all’art.32 della Costituzione:

  • universalità, secondo cui vengono garantite prestazioni sanitarie a tutta la popolazione;
  • uguaglianza, in virtù della quale tutti, senza alcuna distinzione di condizioni individuali, sociali o economiche, hanno diritto di accedere alle prestazioni offerte dal Servizio sanitario nazionale;
  • equità, per cui tutti i cittadini, a parità di bisogno, devono accedere alle stesse prestazioni.

Negli ultimi anni, tuttavia, un insieme di fattori di ordine politico, economico e organizzativo ha determinato il consolidamento di una condizione di frammentazione e difformità territoriali in cui a regioni in grado di assicurare servizi e prestazioni all’avanguardia se ne affiancano altre in cui si fa fatica a garantire anche solo i Livelli Essenziali di Assistenza, in violazione di quanto previsto dagli art.32 e 118 della Costituzione e in contrasto con lo spirito del legislatore che ha istituito il SSN. Le disuguaglianze tra le persone si sono fatte sempre più evidenti con la conseguenza che non tutti riescono ad accedere alle cure di cui hanno bisogno nei territori in cui vivono.

Perché il Servizio sanitario nazionale rappresenti invece una garanzia reale del diritto alla salute e perché risponda in pieno alle ragioni e ai bisogni per cui è nato, bisogna fare in modo che ciascuno di noi, ovunque si trovi, possa ricevere le stesse cure e godere degli stessi diritti.

Tutti questi motivi sono alla base della proposta di riforma costituzionale di Cittadinanzattiva che intende integrare l’art.117, nella parte relativa alle materie di legislazione concorrente, come segue: “tutela della salute nel rispetto del diritto dell’individuo ed in coerenza con il principio di sussidiarietà di cui all’art. 118 Cost”. Ponendo l’accento sull’individuo, si rafforza e si restituisce centralità alla tutela del diritto alla salute attraverso l’applicazione del principio di sussidiarietà, per evitare che eventuali inerzie istituzionali compromettano l’esercizio di tale diritto.

Perché è ora che davvero “la salute sia uguale per tutti”.  …leggi tutto su Diffondilasalute.it

 

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