La 10^ Commissione del Senato ha deciso, all’unanimità, di avviare un’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di Welfare e di tutela della salute. Il Presidente della Commissione procederà a richiedere l’autorizzazione allo svolgimento dell’indagine conoscitiva alla Presidenza del Senato
Riportiamo il testo integrale del dibattito in 10^ Commissione
Proposta di indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di Welfare e di tutela della salute
Il presidente ZAFFINI, nel riepilogare la proposta di indagine conoscitiva già esposta in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, mette in evidenza la necessità dell’approfondimento relativo a una componente di grande rilievo nel complesso del sistema di tutela della salute quale l’assistenza sanitaria integrativa, nonché alle forme di previdenza complementare, con la finalità di acquisire elementi conoscitivi utili a impostare successivamente una proposta legislativa organica.
Ritiene pertanto che la Commissione possa procedere con un ciclo di audizioni mirate di soggetti altamente qualificati, quali autorità indipendenti, associazioni di categoria, sindacati ed enti di ricerca, nonché esperti, in tempi non eccessivamente dilatati. Ribadisce quindi che l’esito ottimale dell’attività conoscitiva proposta sia costituito da una proposta legislativa condivisa dalla totalità della Commissione.
Il senatore MAGNI (Misto-AVS) sostiene la centralità della sanità pubblica universale e nazionale, indebolita da una regionalizzazione che ha determinato la sussistenza di sistemi sanitari regionali distinti e disparità nell’erogazione dei servizi. Ritiene pertanto che l’indagine conoscitiva non possa prescindere da un approfondimento circa il funzionamento della sanità pubblica nel suo complesso, posto che la sanità complementare ha una portata circoscritta, in quanto fruita da un numero limitato di cittadini in condizioni socio-economiche favorevoli.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) osserva che il sistema della previdenza complementare è già oggetto di una disciplina legislativa specifica, senza peraltro essere sostitutivo della previdenza pubblica, mentre il Servizio sanitario nazionale è deputato a garantire l’assistenza all’universalità dei cittadini e le forme di assistenza sanitaria integrativa sono sorte al fine di consentire di fruire di alcuni tipi di prestazione non erogati dalla sanità pubblica. Tuttavia l’assistenza sanitaria integrativa non è oggetto di una regolamentazione specifica, così che dà luogo a livelli di assistenza diversificati, e non può essere considerata sostitutiva del Sistema sanitario nazionale proprio allo scopo di salvaguardare il principio di universalità delle prestazioni, nonché di evitare la sottrazione di risorse al Servizio sanitario nazionale.
Il presidente ZAFFINI interviene brevemente puntualizzando che la proposta in esame non è in alcun modo tesa a mettere in discussione la valenza universale della sanità pubblica, alla quale nulla deve essere sottratto, potendosi piuttosto individuare forme utili di integrazione.
La senatrice CAMUSSO (PD-IDP) prende atto delle precisazioni del presidente Zaffini e ritiene in particolare utile una verifica dell’effettiva capacità dei soggetti privati di supportare il Servizio sanitario nazionale. Suggerisce infine di includere le regioni tra i soggetti da audire, in quanto titolari della funzione di erogare le prestazioni sanitarie.
La senatrice PIRRO (M5S), premesso che nella scorsa legislatura la questione posta è stata oggetto di attenzione della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, ritiene essenziale che l’indagine conoscitiva proposta contempli un approfondimento sulle attuali condizioni del Sistema sanitario nazionale, prima ancora di procedere all’analisi delle forme integrative, le quali troppo spesso rischiano di sostituirsi al sistema pubblico e universale, come dimostrato dalle correnti di opinione tese a sostenere l’estensione e la generalizzazione del modello assicurativo. Tale approccio, tuttavia, sottrarrebbe risorse alla sanità pubblica, per cui è fondamentale approntare un sistema di norme idoneo a garantire la complementarietà dei due sistemi. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’indagine conoscitiva, suggerisce l’audizione degli ordini professionali.
Il senatore ZULLO (FdI) osserva che i rilievi posti nel corso del dibattito sono già stati oggetto di confronto e superati durante la riunione dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi. Ribadito il carattere fondamentale e irrinunciabile dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale, fa notare peraltro che i livelli essenziali di assistenza, garantiti dalla sanità pubblica, non coprono la totalità delle prestazioni richieste dall’utenza, per cui auspica che la Commissione possa procedere, in assenza di visioni preconcette, a cogliere le reali possibilità di utile integrazione delle forme di sanità integrativa rispetto al Servizio sanitario nazionale. Suggerisce inoltre l’utilità di una verifica successivamente all’avvio dell’indagine conoscitiva, mirata a orientare nella maniera più efficace l’andamento dell’attività.
La senatrice ZAMPA (PD-IDP) ritiene che non siano stati espressi giudizi pregiudizialmente sfavorevoli rispetto alla assistenza sanitaria integrativa e che il confronto non tragga alcun giovamento da una tale rappresentazione delle posizioni espresse. Richiama quindi l’attenzione sull’esigenza primaria del rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, particolarmente nell’ottica del superamento delle attuali diseguaglianze nei livelli delle prestazioni di fatto erogate nelle diverse regioni. Dopo aver rilevato l’utilità dell’audizione dell’AGENAS, invita la Presidenza a delineare con sufficiente precisione gli obiettivi e i tempi della procedura informativa proposta.
La senatrice CANTU’ (LSP-PSd’Az) esprime il sostegno del proprio Gruppo alla proposta illustrata dal Presidente, peraltro conseguente rispetto alla relazione conclusiva presentata nella scorsa legislatura dalla Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Rileva l’attuale bisogno di una disciplina più adeguata in materia di attività degli enti previdenziali, nonché di disposizioni atte a garantire il migliore apporto dell’assistenza sanitaria integrativa al Servizio sanitario nazionale. Riepiloga quindi la più recente evoluzione normativa in materia di monitoraggio delle attività sanitarie, basato sulla valutazione dei dati quantitativi e qualitativi delle prestazioni erogate, di cui è responsabile il Ministero della salute, i cui rappresentanti dovrebbero pertanto essere auditi nell’ambito dell’indagine conoscitiva.
La senatrice FURLAN (PD-IDP) pone in evidenza il progressivo deterioramento del livello qualitativo del servizio offerto dalla sanità pubblica, che fino a 20 anni fa costituiva un modello di eccellenza, caratterizzato ormai da marcata eterogeneità nell’offerta delle prestazioni nei diversi territori, ma anche da debolezze diffuse, al punto da determinare persino l’indebitamento di numerose famiglie per motivi di cura. Sostiene quindi che punto di partenza imprescindibile per la Commissione è la comprensione dello stato dell’offerta sanitaria nel contesto dei bisogni attuali della collettività.
La senatrice SBROLLINI (Az-IV-RE) conviene con la senatrice Furlan e rileva l’utilità della proposta di indagine conoscitiva, anche in considerazione delle fragilità del Servizio sanitario nazionale messe in evidenza dalle conseguenze della pandemia. Suggerisce in particolare di cogliere le difficoltà della sanità pubblica in rapporto alle priorità nella domanda di prestazioni sanitarie proveniente dalle famiglie e nella consapevolezza che la sanità pubblica e l’assistenza integrativa sono da considerare nell’ottica di una finalità comune. Pone inoltre in rilievo il rapporto tra diritto alla salute e qualità della vita, in particolare negli ambienti urbani, da cui derivano nuove richieste di prestazioni sanitarie.
La senatrice GUIDOLIN (M5S) suggerisce, al fine di procedere a un ciclo di audizioni più ampio ed esaustivo, di integrare il titolo dell’indagine conoscitiva proposta con un riferimento alla verifica dello stato di salute del Servizio sanitario nazionale.
Il presidente ZAFFINI obietta che tale ultima proposta renderebbe eccessivamente vasto l’argomento dell’indagine, così da impedire alla Commissione di svolgere efficacemente la propria attività conoscitiva. Rileva peraltro che il tema proposto, già di per sé ampio, non può prescindere dall’analisi delle intersezioni delle forme integrative con la sanità pubblica.
In risposta ad un breve quesito della senatrice GUIDOLIN (M5S), che chiede quindi rassicurazioni sulla possibilità di poter procedere a un ciclo di audizioni sufficientemente ampio, manifesta apertura rispetto alle proposte che verranno presentate dai Gruppi.
Il senatore ZULLO (FdI) ritiene ci siano le condizioni per lo svolgimento di un ciclo di audizioni esaustivo rispetto al tema oggetto dell’indagine conoscitiva.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente ZAFFINI, verificata la presenza del numero legale, pone in votazione la proposta di indagine conoscitiva in titolo.
La Commissione approva all’unanimità.
Il presidente ZAFFINI fa quindi presente che procederà a richiedere l’autorizzazione allo svolgimento dell’indagine conoscitiva alla Presidenza del Senato, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento. Propone inoltre di fissare il termine per la trasmissione di proposte relative ai soggetti da audire alle ore 12 di domani.
La Commissione conviene.
Fonte: Senato della Repubblica