La medicina nelle zone rurali. di Rosario Falanga, Ferdinando Petrazzuoli

La “rural health” è un tema di grande attualità e può offrire un campo di riflessioni e sperimentazioni innovative. A livello globale si stima che 2 miliardi di persone che vivono nelle aree rurali non abbiano un adeguato accesso ai servizi sanitari essenziali.  Anche per questo motivo osserviamo una massiccia emigrazione di popolazione dalle aree rurali verso le travagliate “banlieue” suburbane.

Lo scorso ottobre centoventi delegati provenienti da 25 Paesi Europei si sono riuniti a  Catania per partecipare all’ “11th EURIPA Rural Health Forum”. L’ EURIPA (European Rural and Isolated Practitioners Association – https://euripa.woncaeurope.org/ ) è un network di WONCA Europe, la società scientifica e accademica che rappresenta più di 120.000 medici di famiglia in Europa. La rete è stata fondata per rispondere alle esigenze di salute e benessere delle comunità rurali e alle necessità professionali dei medici di medicina generale operanti in ambito rurale europeo.  Rappresenta una rete crescente di professionisti ed organizzazioni rurali, che lavorano insieme per ridurre le diseguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, diffondere “la buona pratica medica”, intraprendere ricerche cliniche e possibilmente influenzare le politiche sanitarie.

Il Forum è stato un successo in termini di partecipazione e di contenuti scientifici. I temi affrontati dalle relazioni hanno spaziato dalla gestione della pandemia nelle aree rurali del mondo, a temi più tradizionali quali il management dell’ipertensione arteriosa, della fibrillazione atriale e del rischio cardiovascolare nel setting rurale. Non sono mancate presentazioni su temi attualissimi quali le conseguenze dell’invasione della Ucraina da parte della Russia e la conseguente migrazione massiva in Polonia, con le ricadute enormi sul servizio sanitario di questo paese. Sono stati trattati anche temi molto caldi in Italia, quali la crescente scarsità dei medici di medicina generale nelle zone montane e rurali.

I numerosi abstract presentati in occasione del Forum sono consultabili sulla rivista “Advances in Clinical and Experimental Medicine” I.F.1.736 https://advances.umw.edu.pl/en/abstract-book-2022-euripa che ha anche patrocinato l’evento.

La “rural health” è un tema di grande attualità e può offrire un campo di riflessioni e sperimentazioni innovative. A livello globale si stima che 2 miliardi di persone che vivono nelle aree rurali non abbiano un adeguato accesso ai servizi sanitari essenziali.  Secondo l’OMS un numero insufficiente di operatori sanitari adeguatamente formati e la conseguente carenza di professionisti sanitari rende le comunità rurali e remote meno in grado di ricevere cure adeguate. Anche per questo motivo osserviamo una massiccia emigrazione di popolazione dalle aree rurali verso le travagliate “banlieue” suburbane, contribuendo all’instaurarsi di gravi problemi sociali.  In Italia, così come nel resto d’Europa, per preservare i bellissimi borghi, le montagne e le piccole isole dall’abbandono della popolazione, c’è anche bisogno di un’assistenza primaria di buona qualità. Fornire una buona assistenza sanitaria nelle aree rurali non è solo un problema di salute, ma anche di politica pubblica.

Nelle raccomandazioni dell’OMS viene sottolineata la necessità di una trasformazione radicale di tutti i sistemi di welfare secondo una prospettiva integrata, multiprofessionale e multisettoriale. Questi cambiamenti devono essere attuati principalmente a livello territoriale, richiedendo una partecipazione attiva delle comunità. In letteratura, questo è chiamato Comprehensive Primary Health Care (C-PHC). Uno dei principali ostacoli alla sua effettiva attuazione risiede nella formazione degli operatori sanitari, che purtroppo troppo spesso avviene quasi esclusivamente nei grandi ospedali universitari cittadini, sia in fase pre che post laurea. Mentre le aree rurali necessitano di personale sanitario specificamente formato per lavorare in simili contesti, comprendendone esigenze e complessità. A tal riguardo EURIPA Italia con i suoi rappresentanti ha partecipato alla Campagna “2018 Primary Health Care Now More Than Ever”, ha collaborato alla stesura e alla sottoscrizione del “Libro Azzurro” ed infine ha aderito al Progetto di “Alleanza per la riforma delle Cure Primarie in Italia”, con l’obiettivo di vedere rafforzati la territorializzazione, la contestualizzazione e la prossimità dei servizi di cure primarie in Italia.

Distinguiamo quindi due aspetti che possono garantire una migliore assistenza sanitaria nelle zone rurali: la formazione dei professionisti e la presenza di un adeguato numero di professionisti sanitari.

Uno dei temi fondamentali quando si parla di “rural health” è quello della formazione dei futuri professionisti e dell’esposizione agli insegnamenti che si possono trarre nei contesti di campagna o nelle zone remote. L’Europa è generalmente in ritardo rispetto ad altre regioni del mondo nello sviluppo della formazione medica rurale. Per quanto molto spesso sottovalutato, grande è il potenziale dei medici rurali per contribuire alla formazione e alla ricerca. La definizione di WONCA Europe afferma che i medici, quando si occupano dei pazienti, “integrano fattori fisici, psicologici, sociali, culturali ed esistenziali, utilizzando la conoscenza e la fiducia generate dalla ripetuta conoscenza e la fiducia che si instaura con i contatti ripetuti”. Cosa c’è di meglio di un ambiente rurale per esplorare (e ricercare) queste competenze: orientamento alla comunità, assistenza centrata sulla persona, modellizzazione olistica. EURIPA cerca di stimolare le attività di ricerca in ambito rurale. Il comitato scientifico progetta e sviluppa progetti di ricerca attraverso il coinvolgimento degli associati e ne promuove la presentazione a meeting scientifici o la pubblicazione su riviste indicizzate.

Infatti, fino ad ora i medici rurali sono stati meno inclini a intraprendere percorsi di ricerca scientifica. Gli ostacoli includono la mancanza di tempo protetto, le lunghe distanze dagli altri colleghi e la sensazione di isolamento. Tuttavia l’avvento delle nuove tecnologie, come connessioni internet veloci, smartphone, app e social media, possono essere d’aiuto nella pratica clinica quotidiana e possono contribuire a combattere l’isolamento.

In Italia ci sono 5.532 piccoli comuni rurali sotto i 5.000 abitanti, che rappresentano il 70% del totale dei comuni italiani. Pertanto, anche in Italia l’educazione medica rurale dovrebbe essere una componente importante della formazione medica. EURIPA suggerisce la creazione di corsi di formazione pre e post laurea in medicina rurale per tutti i professionisti delle cure primarie (medici, infermieri, assistenti sociali), che lavoreranno insieme secondo i principi della “Conprehensive Primary Health Care”. Per procedere in questa direzione è necessario coinvolgere come insegnanti medici di famiglia che hanno esperienza di lavoro nelle zone rurali, oltre a un adeguato curriculum e vocazione all’insegnamento e alla ricerca. Solo in questo modo la pratica rurale sarà attraente, sostenibile e di successo.

Mantenere i giovani medici di famiglia nelle aree rurali è una delle principali sfide di EURIPA.    Alcuni degli aspetti potenzialmente negativi del lavoro in aree rurali e remote, oltre all’elevato carico di lavoro e alla mancanza di “coraggio clinico” per il fatto di operare a volte da soli in zone remote, sono la mancanza di sviluppo e crescita professionale, le scarse opportunità ricreazionali, le scarse prospettive di lavoro per il partner e della scuola per i figli.

A nostro avviso lavorare in zone rurali e remote può essere stimolante e gratificante sia dal punto di vista emotivo e professionale. La vision di EURIPA per i futuri medici di famiglia rurali non è quella di qualcuno che si lamenta sempre per la mancanza di strutture e la sensazione di isolamento, ma di chi è orgoglioso di essere un medico di famiglia di campagna e cerca di trarne il massimo ogni giorno. Tutti gli operatori sanitari che lavorano in zone rurali o remote o semplicemente condividono gli obiettivi e la vision di EURIPA possono diventare soci e partecipare alle attività di questo crescente network, di cui è possibile reperire maggiori informazioni al link  https://euripa.woncaeurope.org/ .

Gli Autori:

Rosario Falanga, Medico di famiglia, Polcenigo (PN), EURIPA Executive Committee

Ferdinando Petrazzuoli, Medico di famiglia, Ruviano (CE), EURIPA Chair Scientific Board

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fonte: saluteinternazionale.info

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