Cosa significa, Roberto, alla luce della la tua esperienza di vita, la parola “inclusione” per le persone con disabilità? «In due frasi: “Non dover chiedere per favore, se è un diritto” e “Niente su di Noi, senza di Noi”». Basterebbe questo per raccontare Roberto Frullini, scomparso la notte scorsa, e la sua tempra di combattente per i diritti di tutte le persone con disabilità e delle loro famiglie.
Questa sua risposta asciutta ed essenziale, com’egli stesso era, l’aveva data a conclusione di una lunga intervista rilasciata a Gloria Gagliardini del Gruppo Solidarietà, compresa anche nel libro Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità e ripresa anche sulle nostre pagine. (ndr: superando.info)
«Sono nato a Rho, in provincia di Milano, e dal 1966 al 1993 ho abitato là. Avevo 27 anni quando ci siamo trasferiti a Falconara (Ancona), dopo che i miei genitori sono andati in pensione. Sono figlio unico, ho 50 anni e dal marzo del 2015 abito da solo. Ho una distrofia muscolare che si è manifestata nei primi anni di vita. Ho smesso di camminare all’età di 9 anni e da lì ho iniziato a stare in carrozzina»: così si era presentato Roberto in quella stessa intervista, con il suo consueto stile che puntava direttamente ai “fatti”, senza troppe parole in più di quelle che servivano.
La sua scomparsa costituisce anche un grande dolore personale per chi scrive, che ha avuto la fortuna di conoscerlo sin da quando era un giovane adulto e di apprezzarne, oltre al costante impegno sociale, anche la grande ironia e autoironia che lo caratterizzava.
Una Persona cara, innanzitutto, che da quando si era trasferito nelle Marche, davvero molto aveva fatto, diventando un membro storico della UILDM di Ancona (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), consigliere nazionale della stessa Associazione, ma anche presidente di Federsolidarietà Marche, nonché della Fondazione Dr. Dante Paladini, lottando e credendo, in tale veste, nel sogno di un Centro NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) anche ad Ancona, specializzato nel trattamento delle persone con malattie neuromuscolare, ciò che oggi è divenuto una bella realtà.
Vicini ai suoi familiari e amici, condividiamo fino all’ultima parola quanto scritto nella pagina Facebook della UILDM Nazionale: «Roberto Frullini è stato prima di tutto un grande uomo, che ha dedicato la vita agli altri e ha lottato per rendere concrete le opportunità di miglioramento alle persone del suo territorio e non solo. E tutto questo senza smettere di sorridere e far sorridere. Un uomo di tutti, ma prima di tutto un amico e un sostegno per tante persone. Grazie di tutto, Roberto! Sarai sempre con noi». (Stefano Borgato)
fonte: superando.info