Tra il 7 e l’11 novembre 2022, 2400 esperti provenienti da istituzioni accademiche, società civile, enti governativi, settore privato e organizzazioni multilaterali di tutto il mondo hanno partecipato alla settima edizione del “World One Health Congress (WOHC)” dal titolo “Integrating Science, Policy and Clinical Practice: A One Health Imperative Post-COVID-19”.
Più di 120 relatori provenienti da oltre 60 Paesi hanno condiviso le loro ricerche e lezioni apprese in diverse discipline per migliorare l’integrazione degli approcci di One Health nelle strategie di prevenzione, preparazione e risposta alle minacce per la salute globale e salvaguardare un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
Il World One Health Congress (WOHC) è un congresso biennale sulla tematica One Health (OH) e rappresenta il principale evento mondiale per promuovere l’approccio OH con l’obiettivo di prevenire e mitigare le minacce per la salute globale che hanno origine nell’interfaccia animale-uomo-ambiente.
“Il punto cruciale del paradigma OH riguarda il riconoscimento dell’interconnessione tra uomo, animale e ambiente e la trasversalità dei determinati di salute. Questo è stato evidente con la pandemia di COVID-19, durante la quale abbiamo compreso quanto il progresso dell’equità sanitaria si basi sulla nostra comprensione di questa interconnessione e sulla capacità di risposta a minacce sanitarie globali”, ha affermato Wang Linfa, copresidente del comitato direttivo WOHC 2022 e professore presso la Duke-NUS Medical School.
“Circa il 70% di tutti i patogeni emergenti ha un’origine zoonotica. L’uso irresponsabile del suolo, la deforestazione e il cambiamento climatico aumentano il rischio che nuovi agenti patogeni si trasmettano dalla fauna selvatica e dagli animali domestici all’uomo. Possiamo davvero rendere il mondo più sicuro solo se affrontiamo questi fattori alla base di epidemie e pandemie”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel suo discorso di apertura ricordando che “il mese scorso, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), l’OMS e l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OMSA) hanno lanciato il Piano d’azione congiunto per integrare e coordinare strategie di One Health”.
“Dobbiamo trasformare il nostro rapporto con l’ambiente e il modo in cui affrontiamo l’emergenza e la diffusione dei patogeni. Il modo più efficiente è promuovere la prevenzione con l’obiettivo di attuare misure preventive per arrestare la trasmissione delle malattie zoonotiche dagli animali all’uomo”, ha affermato Monique Eloit, direttrice generale della OMSA “Il piano d’azione congiunto dovrebbe guidare l’attuazione dell’approccio OH nei settori animale, umano e ambientale a tutti i livelli. Dovrebbe anche guidare l’integrazione di approcci OH nel nuovo accordo pandemico attualmente in fase di negoziazione tra i paesi membri”.
Il Centro per la Salute Globale dell’ISS ha partecipato al Congresso condividendo gli studi e le attività che sta conducendo al fine di contribuire all’integrazione degli approcci di One Health nelle strategie di prevenzione, preparazione e risposta a minacce per la salute umana, animale e ambientale in particolare su questi argomenti:
- lo One Health Framework sviluppato dall’ISS per monitorare l’integrazione della OH in piani nazionali e il suo utilizzo per la valutazione della risposta all’epidemia di antrace in Armenia del 2021
- un focus sui risultati di una scoping review relativa al monitoraggio di potenziali “drivers” di epidemie e pandemie che ha analizzato quanto questo aspetto prioritario della prevenzione viene considerato nei piani nazionali e in rilevanti progetti di formazione e raccolta dati
- obiettivi e metodi dello studio avviato nel contesto del Network Europeo MediLabSecure sul coinvolgimento comunitario per potenziare un approccio integrato nella prevenzione, sorveglianza e risposta a minacce sanitarie causate in particolare dalle malattie trasmesse da vettore.
Infine, sono stati condivisi gli obiettivi e le strategie del Progetto Europeo MediLabSecure, nel cui contesto l’ISS coordina studi operativi e attività di Sanità Pubblica atte a fortificare approcci di OH per la prevenzione e il controllo delle arbovirosi.
Il take home message della WOHC raccomanda un approfondimento della realtà con una visione di salute globale, che consenta di inserire approcci di OH in strategie rilevanti per gli specifici contesti, le relative priorità, e la valorizzazione delle istanze e delle risorse disponibili.
Le zoonosi sono state il punto di forza per avviare lo sviluppo di piani ed esercizi nazionali (quali le prioritizzazioni e la valutazione congiunta del rischio) con un approccio OH al fine di aumentare la consapevolezza sui benefici di un approccio integrato. Le zoonosi rappresentano però solo un aspetto delle tante sfide da affrontare per promuovere un cambio di paradigma. È indispensabile rendere operative strategie preventive complesse che si focalizzino sui drivers e i determinanti primari per rendere i piani di preparazione e risposta più efficaci e supportare il rilevamento di possibili minacce per la salute globale identificando aree prioritarie da sorvegliare all’interfaccia animale-uomo-ambiente, esaltando la tempestività e la sostenibilità anche in Paesi con risorse limitate.
Risorse utili
- scarica il libro degli abstract del congresso (pdf 3 Mb)
- scarica gli abstract presentati dall’ISS durante il congresso (pdf 399 kb)
fonte: EpiCentro ISS