Nel 2017 la Riduzione del Danno (RdD) è entrata nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Un passaggio importante, voluto e perseguito dagli operatori, dalle organizzazioni della società civile e del Terzo settore e da quelle Regioni che da tempo hanno implementato sistemi di intervento di limitazione dei rischi e riduzione dei danni droga-correlati.
I LEA sanciscono un diritto, quello per ogni cittadino di accedere a servizi e prestazioni a tutela del proprio diritto alla salute.
In Italia, la RdD come approccio delle politiche sulle droghe e come sistema di intervento, è stata adottata da oltre vent’anni, in accordo con le evidenze e con le linee guida che via via venivano elaborate in molti paesi europei e a livello comunitario. Tuttavia, anche per le opposizioni ideologiche e i tagli dei fondi per la spesa sociosanitaria, insieme a una consolidata esperienza e all’impegno di tanti attori, permane una mappa della RdD estremamente diseguale tra le regioni, e dunque anche una forte disuguaglianza nel diritto all’accesso a servizi e interventi da parte di chi consuma sostanze.
Il quadro nazionale non aiuta: un Piano nazionale sulle droghe fermo al 2010, che non cita la RdD, una Conferenza nazionale che non viene convocata dal 2009, l’assenza di Linee guida nazionali sulla RdD. In questa situazione, nel corso degli anni, operatori e organizzazioni della società civile hanno continuato ad attivarsi, non si è mai interrotto il movimento plurale che si è mobilitato per la promozione della RdD come approccio al fenomeno dei consumi, e per la difesa e la necessaria innovazione dei sistemi di intervento.
In questo percorso, il dialogo con le Regioni attive sulla RdD non si è mai interrotto, restando anzi un terreno di confronto e collaborazione concreta anche quando il contesto nazionale appariva stagnante.
Ora, nel momento in cui i LEA della RdD sono vigenti e dovrebbero, una volta declinati e articolati, “andare a regime” in tutte le Regioni, rilanciare questo dialogo appare urgente e necessario.
L’incontro del 14 giugno intende essere un momento in cui approfondire la conoscenza e avviare il confronto sui percorsi che le Regioni stanno conducendo attorno all’implementazione dei LEA della RdD e, più i generale, delle politiche di RdD, con il contributo delle esperienze, delle conoscenze e delle proposte che su questo terreno hanno elaborato le associazioni della società civile attive nella promozione della RdD nel nostro paese, e gli operatori del pubblico e del Terzo settore
L’evento è promosso da Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità e dalle Associazioni attive per la promozione della RDD: Antigone, CGIL Nazionale, CGIL Funzione Pubblica, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, COBS – Coordinamento Operatori servizi a Bassa Soglia del Piemonte, CNCA-Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Comunità San Benedetto al Porto, Forum Droghe Onlus, Gruppo Abele, Isola di Arran, ITARDD -Rete Italiana Riduzione del Danno, Legacoopsociali, LILA -Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS, Plus Onlus – la Società della Ragione Onlus.
Con il sostegno del Progetto Civil Society Involvement in Drug Policy, CSI-DP (https://rdd.fuoriluogo.it/progetto/)
A breve il programma dettagliato dell’incontro.
La partecipazione è gratuita, è necessaria l’iscrizione.
Informazioni: rdd.fuoriluogo.it, csidp@fuoriluogo.it
Fonte: https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/lea-la-riduzione-del-danno-e-un-diritto/#.WssY4NRubIV