Giorgia Meloni ha commentato duramente la pessima figura da “Repubblica delle banane” che avrebbero fatto fare all’Italia i sanitari che hanno disposto lo sbarco a terra di tutte, ma proprio tutte, le persone migranti irregolari che si trovavano a bordo della nave “Humanitas” di una ong tedesca e della nave “Geo Barents” di una ong norvegese.
Il governo italiano ha investito di invettive e insulti le due ong perché si sarebbero prestate a fare da “taxi del mare” a migranti che, senza averne diritto, pretendevano di passare dalla Libia all’Italia, porta di accesso meridionale per l’Europa. Alla sollecitazione ai comandanti delle navi a portare i loro carichi umani lontano, magari in uno scalo tedesco e norvegese purché non italiano, è seguita la decisione di impedire l’attracco delle navi ong nel porto di Catania. Ma, alla fine, a fronte delle proteste e degli appelli umanitari al rispetto delle “leggi del mare”, è stato autorizzato lo sbarco a terra dei soli “soggetti fragili” (minori, donne incinte, malati ecc.), in numero rispettivamente di 144 per la “Humanity” e 142 per la “Geo Barents” affidando a personale sanitario la valutazione della condizione di fragilità.
Sulle due navi rimanevano le persone “non fragili” e non affette da patologie organiche: 35 sulla Humanity” e 215 sulla Geo Barents”. Ma la squadra dei sanitari italiani, questa la grande novità, si è occupata di accertare anche le condizioni di sofferenza mentale e i rischi per la salute mentale delle persone imbarcate, ancorché non fragili e non affette da malattie organiche, e sulla base delle risultanze ha richiesto e ottenuto lo sbarco a terra di tutti. Un evento tutt’altro che “bizzarro” (questo l’aggettivo usato da Giorgia Meloni) e di straordinaria importanza perché professionisti sanitari, sulla base della rilevanza della dimensione della “salute mentale” nella vita quotidiana degli esseri umani, hanno evidenziato i gravi rischi che comporta per la stessa una condizione di restrizione, di detenzione di fatto per settimane su una nave di persone impedite di scendere a terra.
Il fatto grave è che molti governi europei e italiani hanno pensato e continuano a pensare che le persone che vogliono migrare, specie se provenienti dall’Africa, debbono essere discriminate e maltrattate.
Viva dunque la “Repubblica delle banane” quando difende il diritto di tutti gli umani alla salute, anche quella mentale.
fonte: Gazzetta di Mantova 12.11.2022