DECRETO MINISTERIALE N. 77/2022, ISTRUZIONI PER L’USO. VERSO LA CASA DELLA COMUNITÀ: 18 novembre Bologna Conferenza nazionale

Oltre venti relatori tra docenti universitari e studiosi, rappresentanti delle istituzioni e del Terzo settore, si ritroveranno a Bologna per discutere di DM 77 e Case della comunità. Li hanno convocati e messi insieme la nostra associazione e Acli per la Conferenza nazionale: dal titolo: “Decreto ministeriale n. 77/2022: istruzioni per l’uso. Verso la Casa della comunità“.

L’evento, che ha il patrocinio del Comune di Bologna Quartiere Borgo Panigale-Reno, si terrà a Bolognavenerdì 18 novembredalle 9 alle 17, nella sede del Consiglio di quartiere Borgo Panigale-Reno, sala “Falcone-Borsellino”, in via Battidarno 123.

La Conferenza potrà essere seguita on line in diretta streaming sul canale YouTube di Prima la comunità.

Per partecipare in presenza, scrivere a:
segreteria@primalacomunita.it, 

PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO

Il DECRETO 23 maggio 2022, n. 77 – Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, prescrive che le Case della comunità, oltre a garantire la presenza medica e infermieristica e a lavorare in collegamento tra loro, siano conformi ad almeno 8 standard organizzativi (vedi allegato 2 al DM), definiti come servizi, ovvero funzionalità necessarie a caratterizzare il modello organizzativo della Casa della comunità nei confronti delle persone. Con la premessa che si garantisca la partecipazione attiva e il contributo di tutte le risorse formali e informali presenti nella comunità. Perché la salute necessita di condizioni generali, sociali, economiche e culturali per essere generata, rappresentando l’indicatore fondamentale del governo di una comunità (OMS 2016).

Sarà quindi il MODO di FUNZIONARE dell’insieme di questi elementi obbligatori del nuovo impianto di assistenza sanitaria e sociale di prossimità ad assicurare il rispetto dei requisiti di servizio e conseguentemente la risposta complessiva in termini di promozione della salute, prevenzione, cura, riabilitazione e assistenza.

Come esplicita la legge, si tratta di approcci sistematici diventati riferimento a livello internazionale (Integrated Community Care) che lavorano utilizzando in modo continuo conoscenze ed evidenze scientifiche di epidemiologia di cittadinanza, per definire i propri obiettivi e valutare la propria efficacia, con il coinvolgimento attivo di tutti i professionisti della salute e degli attori della comunità.

La giornata si incentra sulle esperienze che possono indicarci le leve più efficaci per il cambiamento e come queste leve possano essere promosse dalle istituzioni pubbliche e private:

  • al mattino saranno presentate esperienze in corso che possono suggerire ai responsabili soluzioni praticabili per l’attuazione efficace della legge, all’interno di una visione della salute come progetto globale di comunità;
  • al pomeriggio si vogliono condividere le iniziative che i regolatori ai diversi livelli territoriali possono sviluppare per sostenere lo sviluppo del nuovo modello delle Case della Comunità.

L’obiettivo di tutta la giornata è di costruire insieme un progetto di accompagnamento e valutazione delle innovazioni che saranno introdotte in questo percorso e che l’associazione Prima la comunità si impegna a promuovere e sostenere.

La nostra associazione intende proporre, attraverso la Conferenza, delle linee guida dinamiche per accompagnare/facilitare l’applicazione e la trasferibilità delle soluzioni adottate nelle migliori esperienze.

L’associazione, inoltre, intende avviare, in collaborazione con alcune Università, un LABORATORIO NAZIONALE per osservare e analizzare come procede l’innovazione, facilitare il confronto e offrire una sede per discutere e far circolare le esperienze di implementazione e di regolazione che si mostreranno efficaci, in particolare, per l’uso delle leve organizzative individuate e per la loro gestione organica e coerente per la complementarietà-cooperazione delle professioni, l’iniziativa verso la persona, il domicilio, le reti di prossimità e il contesto comunitario, l’alleanza e l’integrazione tra ambiti e funzioni del sistema sanitario, il governo e la gestione unitaria dei servizi sanitari con i servizi sociali, i consorzi e i Comuni, la logica della co-produzione e del protagonismo della persona, con l’attivazione della sua rete e con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio.

IL LABORATORIO avrà quindi funzioni di osservazione scientifica e di coordinamento del dialogo tra le esperienze, per promuovere l’organicità e la coerenza del cambiamento.

Per questo, IL LABORATORIO sarà sede di esame delle regole e degli strumenti organizzativi specifici, al fine di metterli a disposizione degli attori istituzionali e professionali che intendono applicarli nei diversi contesti locali.

IL PROGRAMMA

9:00-9:15: accoglienza e registrazione

9:15 – APERTURA DELLA CONFERENZA
Antonio Russo – vicepresidente ACLI
Paolo Bordon – direttore generale AUSL Bologna

9:30 – DALLA SANITÀ ALLA SALUTE: LE SFIDE PER LA COMUNITÀ
don Virginio Colmegna – presidente associazione Prima la comunità

9:45 – SALUTE E COMUNITÀ: UNA SFIDA PER L’ENTE LOCALE
Matteo Lepore – sindaco Comune di Bologna

PRIMA SESSIONE

10:15 – LE CASE DELLA COMUNITÀ E GLI INDIRIZZI DEL DM 77: DALLE ESPERIENZE IN ATTO SPUNTI PER IL NUOVO MODELLO TERRITORIALE

Nodi attuativi del DM 77. Le leve per costruire salute con la comunità
Roberto Di Monaco – Università di Torino

10:40 – VALORI IN CAMPO ED ESPERIENZE DI ATTUAZIONE
Chairman: Maurizio Bonati – Istituto Mario Negri

Dalla sanità alla costruzione della salute. Esperienze di multi-professionalità e integrazione nelle Case della salute
Sergio Bernabè – ASL Torino 3

Alla ricerca di alleanze nei territori: la salute mentale comunitaria a Bologna
Fabio Lucchi – Ilaria Camplone – Ausl Bologna

Dalle istituzioni separate alle alleanze per la comunità
Salvatore Rao – Associazione La bottega del possibile

Oltre le prestazioni, verso la co-produzione della salute
Marzia Ravazzini – Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”

12:00 – FATTORI TRASVERSALI E STRATEGIE PER SOSTENERE IL CAMBIAMENTO

La metrica della salute diseguale come driver dell’innovazione
Giuseppe Costa – Università di Torino

Verso nuovi paradigmi di cura e salute: le iniziative della Fondazione Compagnia di San Paolo
Anita Reboldi – Fondazione Compagnia di San Paolo

12:40 – DIBATTITO E CONCLUSIONI

SECONDA SESSIONE

14:00 – COME FACILITARE E REGOLARE L’INNOVAZIONE

Uno sguardo d’insieme: norme e organizzazione per sostenere il cambiamento
Renato Balduzzi – Università Cattolica

14:20 – LEVE E CONTRIBUTI PER SOSTENERE IL CAMBIAMENTO
Chairman: Francesco Longo – Università Bocconi

Prima parte: le leve del sistema sociale

Alleanze territoriali per la formazione
Matteo Garofano – AUSL Parma

Empowerment sociale, diseguaglianze: la salute come sistema complesso. Il caso della “povertà educativa”
Andrea Morniroli – Forum diseguaglianze e diversità

Seconda parte: il contributo e il sostegno delle istituzioni

Contributo delle associazioni
Paola Bardasi – direttore generale AUSL Piacenza per FIASO
Alberto Bellelli – sindaco Comune di Carpi per ANCI

Il ruolo regolativo delle Regioni e delle Aree vaste
Luca Baldino – Regione Emilia Romagna
Walter Bergamaschi – Regione Lombardia

Percorsi e strumenti di indirizzo e supporto
Maria Donata Bellentani – Ministero della Salute

16:00 – DIBATTITO E CONCLUSIONI

16:30 – INDICAZIONI OPERATIVE PER LA COSTITUZIONE DEI LABORATORI

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